Zelda Williams e il padre Robin Williams alla première mondiale di 'Old Dogs' a El Capitan Theatre, Hollywood, CA, il 9 settembre 2011
Zelda Williams e il padre Robin Williams alla première mondiale di 'Old Dogs' a El Capitan Theatre, Hollywood, CA, il 9 settembre 2011
C: s_bukley/Shutterstock.com

La figlia di Robin Williams si scaglia contro l’IA


Robin Williams è caduto anche lui vittima della IA, pur essendo deceduto da quasi dieci anni: ecco cosa ha detto sua figlia Zelda

Anche Robin Williams è caduto vittima dell’intelligenza artificiale. È indubbio che questo tema sia un tema molto caldo in questi giorni, soprattutto alla luce dello sciopero degli attori del sindacato SAG-AFTRA contro l’AMPTP, l’associazione di produttori e grandi studios che sono alla base della maggior parte delle grandi compagnie di Hollywood. E Robin Williams non è l’unico ad essersi trovato in questa situazione. Solo qualche ora fa Tom Hanks ha pubblicato un post su Instagram in cui “denunciava” la presenza di uno spot che utilizzava la sua immagine video per promuovere dei servizi dentistici. Qualche giorno fa Stephen Fry si è lamentato che l’intelligenza artificiale aveva preso la sua voce dagli audiolibri originali di Harry Potter per creare il voice over in un documentario. Tuttavia Robin Williams è l’unico ad essere deceduto. Come tutti ormai sanno, infatti, l’attore si è tolto la vita nel 2014, quasi un decennio fa: e c’è qualcosa di moralmente ed eticamente sbagliato nell’utilizzare la voce di qualcuno che non c’è più e che non può combattere per i propri diritti. A parlare di questo caso di Robin Williams è sua figlia, Zelda Williams, che ha usato le stories di Instagram, poi riportate da Variety, per dar voce al suo scontento e al suo dolore.

Robin Williams e l’IA: le parole di Zelda Williams

Robin Williams
Robin Williams

Zelda Williams non ha avut0 paura di “denunciare” pubblicamente l’uso della voce del suo compianto papà. Nelle stories del suo account ufficiale, la donna ha scritto:

“Non sono una voce imparziale nella battaglia del SAG contro l’intelligenza artificiale. Ho visto coi miei occhi per ANNI come molte persone vogliano “allenare” questi modelli tecnologici per creare/ricreare attori che non possono dare il proprio consenso, come papà. Questa non è teoria, ma è qualcosa di molto, molto reale. Avevo già sentito di come la sua voce venisse utilizzata per fargli dire ciò che la gente voleva e sebbene io trovi tutto questo molto disturbante, le ramificazioni di un tale atto vanno ben al di là dei miei soli sentimenti. Gli attori ancora in vita meritano la possibilità di creare personaggi con le loro scelte, di doppiare cartoni, di mettere il loro impegno UMANO e il loro tempo per costruire una performance.”

Il discorso della figlia di Robin Williams non si ferma qui e continua:

“Queste riproduzioni sono, al loro massimo, una brutta copia di persone più grandi, ma al loro peggio, sono un terribile mostro di Frankenstein, messo insieme da ciò che di peggio questa industria è, invece di quello per cui dovrebbe combattere.”

Ricordiamo che gli attori stanno continuando lo sciopero – a differenza degli sceneggiatori che sono solo in attesa della convalida del voto di tutti i membri – proprio perché gli interpreti di Hollywood e tutti coloro che sono iscritti al sindacato vogliono una protezione dall’intelligenza artificiale. Si è dunque in attesa di una legge che ponga limiti a questi software, di modo che nessuno debba scoprire che la propria immagine o la propria voce venga utilizzata senza consenso o senza remunerazione. E naturalmente gli studios non vorrebbero rinunciare a uno strumento che gli permetterebbe di risparmiare davvero molto, anche solo già sul costo delle comparse e degli attori di sfondo.

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