World War Z: il cast degli umani
Conosciamo i personaggi di World War Z interpretati da Brad Pitt, Mireille Enos, Thierry Umutoni, David Morse, James Badge Dale, Jurgen Warmbrumm, Daniella Kertesz.
di Redazione / 11.06.2013
Un ex investigatore delle Nazioni Unite si trova suo malgrado a tentare di salvare la Terra da quella che potrebbe essere la sua fine. La distruzione globale lo spinge a girare il mondo alla ricerca di risposte che lo aiutino a capire come fermare l'orrenda devastazione e salvare le vite di miliardi di famiglie tra cui la sua. Paramount Pictures e Skydance Production presentano, in associazione con Hemisphere Media Capital and GK Films, una Produzione Plan B Entertainment/2DUX2, un film di Marc Forster, World War Z, distribuito in Italia da Universal Pictures dal 27 Giugno 2013.
World War Z nasce come un romanzo horror fantascientifico post apocalittico di Max Brooks dal titolo World War Z. La Guerra Mondiale Degli Zombi (World War Z: An Oral History of the Zombie War), con l'artificio di una raccolta di interviste a testimonianza dei fatti. I produttori Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner hanno letto le prime bozze del libro e ne sono rimasti catturati, compresi gli addetti della loro società di produzione, la Plan B Entertainment.
Mentre il libro narra la storia attraverso varie testimonianze di questa epidemia, i realizzatori hanno scelto di raccontarla invece attraverso una persona comune, il tipico eroe per caso – Gerry Lane, ex- agente dell' ONU, interpretato da Brad Pitt. "Gerry per lavoro è andato in 'zone calde' del mondo – Ruanda, Bosnia – luoghi di grande pericolo, instabilità, turbolenza e di crisi, fin quando non decide si ritirarsi per concentrarsi sulla sua famiglia e vivere una vita più normale. Ma quando si verifica l'epidemia degli zombie, i suoi ex datori di lavoro lo contattano, considerandolo l'unica persona adatta per quella missione. Sostanzialmente va alla ricerca dell'identità del Paziente Zero – il primo caso da cui è iniziata l'epidemia, e la sua descrizione dei fatti diventa il fulcro su cui ruota tutta la trama del film. E' stato molto importante per me costruire il film su questo presupposto; così facendo abbiamo una chiara rappresentazione di tutte le azioni della sua missione, " dice il regista Marc Forster.
Forster dichiara di aver trovato in Brad Pitt l'alleato ideale, sia sulle scene che fuori. "Lavorare con Brad è 'stata un'esperienza incredibile. E' un attore sublime, ed un vero artista con un gusto impeccabile, non solo nelle vesti del protagonista del film, ma anche come produttore. La sua accortezza riguardo la buona riuscita delle scene, su ciò che sembra reale rispetto a quello che appare falso, è sempre opportuna. Non stavamo facendo un documentario, stavamo facendo un film, ma allo stesso tempo volevamo che le rappresentazioni fossero ancorate alla realtà: lui è stato estremamente capace a far sì che tutto ciò si realizzasse. Nessuno di noi aveva mai fatto niente del genere, e la scelta di imbarcarsi in questo genere a noi finora sconosciuto per cercare di dar vita a qualcosa di nuovo, è stata una grande sfida. Non avrei potuto desiderare un socio migliore", spiega Forster.
La filmografia eclettica di Forster ha incuriosito Pitt. Dai film d'azione alle biografie d'epoca, agli adattamenti del libri – "Lui non può essere etichettato solo come un regista, perché la sua esperienza e la sua cultura che spazia in vari generi e tipi di film sono qualità rare da trovare. Il suo approccio nel film è intimo e umano. Questa sua virtù, giustapposta alla nostra massiccia crisi apocalittica globale, abbiamo creduto potesse scaturire in un thriller d'azione insolitamente autentico e fondato.". Forster afferma che Gerry "non è il tipico eroe" e questo è parte del fascino del personaggio.
"Più volte nel film, Gerry dice che il movimento è vita, ed incita la gente intorno a continuare a muoversi. Mi piace molto questa frase, perché in definitiva anche nella vita non possiamo stare fermi, dobbiamo nuotare in alto mare altrimenti finiremo per annegare. E di fronte agli eventi a cui ha assistito – di come gli zombie hanno preso il sopravvento- ha focalizzato e messo assieme tanti piccoli particolari che poi ha analizzato e ricostruito. Ha preso istantaneamente delle decisioni cruciali. E' stato reclutato per questa missione perché è l'unico ad avere la capacità di sopravvivere a situazioni caotiche ed estremamente pericolose ", dice Forster.
Questa vita Gerry l'aveva lasciata per trascorrere più tempo con la sua famiglia. Ironia della sorte, per proteggere la sua famiglia deve tornare al suo precedente e pericoloso lavoro. "Gerry non vola, né lotta con i cattivi … Non ha superpoteri. Lui è un padre di famiglia, con l'unico intento di metterla al sicuro ", dice Pitt. "Per fare questo, può contare solo sulla sua testa, i suoi istinti e la sua esperienza.". "E 'stato molto importante scegliere l'attrice giusta per il ruolo di sua moglie Karen, una donna che mostra forza e vulnerabilità. Perché quando Gerry va via, lei deve essere all'altezza della situazione in modo che le loro figlie si sentano al sicuro, anche quando tutto intorno a loro si sta disintegrando. Ma doveva anche trapelare quel senso di malinconia, abbandono ed incertezza di poter rivedere suo marito ", dice Forster.
Mireille Enos ha incarnato quella duplice qualità di forza e vulnerabilità messe insieme. "E' entrata e ha fatto una lettura così bella e veritiera che ha dimostrato di possedere i diversi requisiti che reputavo adatti al personaggio", spiega Forster. World War Z, è il film più grande della Enos, e lei descrive quest'esperienza come "emozionante e sorprendente," dovuto in gran parte all'approccio di Forster. "Marc è un uomo gentile e premuroso, mette le persone completamente a proprio agio. C'era molto rispetto, cordialità e collaborazione sul set. E' stato come un dono per me lavorare con una persona così aggraziata. Facevo parte di un film così pieno d'azione, eppure le scene che ho girato con Brad erano intime e delicate – è questa la visione di Marc della storia. Li considerava delle piccole 'perle umane'. E 'stata la cosa più bella di questi due mondi ", dice la Enos. La Enos considera la sua collaborazione con Pitt altrettanto gratificante. "E' una persona estremamente generosa, un attore aperto e solare – e che ci ha fatto fare un sacco di risate sul set. E' sempre concentrato sulla storia e sul modo migliore di raccontarla ", afferma la Enos.
"Mireille è stata una partner brillante sul set", dice Pitt riguardo la sua co-protagonista. "Per mantenere un senso di freschezza e naturalezza di alcune scene familiari, molte sono state improvvisate. Questo è frutto di molta complicità, e spontaneità. Mireille è stata capace di incarnare l'amorevolezza di una madre ed in un istante tramutarla nella ferocia di una leonessa che protegge i suoi cuccioli. Come in tutte le grandi storie di successo, metà del merito è dovuto alla scelta del giusto alleato. ".
La Enos osserva che, quando Karen capisce che Gerry deve lasciare la famiglia, "… è molto contrastata sulla volontà di Gerry a prendere parte di questa missione. Da un lato, sarebbe utile se aiutasse a risolvere questa crisi mondiale, dall'altro significava anche che sarebbe rimasta sola con le bambine, in una realtà dove la sopravvivenza non è facile. Nel momento critico, quello in cui lei ha bisogno del marito, e hanno davvero bisogno di restare insieme – lui va via. E'complicato, ma trasmette quello che Marc sta cercando di far emergere dal film: la reazione dell'umanità all'interno di una situazione terribile. Non per sembrare troppo pesante, ma siamo un mondo in crisi e Marc sta girando un film intelligente, che ci rende consapevoli di quanto sia delicata la condizione umana ".
World War Z evidenzia inizialmente questa "condizione umana" attraverso il rapporto tra Gerry e la sua famiglia, che a malincuore deve abbandonare. A tal fine, è importante che le scene iniziali tra Gerry, sua moglie e le sue figlie, interpretate da Sterling Jerins e Abigail Hargrove, sembrino giocose, affettuose e reali. Il pubblico deve percepire l'intensità del loro legame fin da subito, perché questa armonia da lì a poco si rovescia violentemente e spaventosamente. "Mostrare questo forte legame familiare è stato fondamentale. Abbiamo cercato a lungo e duramente le protagoniste, ed alla fine abbiamo trovato due ragazzine dotate di un grande talento, consono alla loro età ed al loro aspetto. Abbiamo poi fatto in modo che tutti e quattro trascorressero del tempo insieme, creando un'unità familiare che poi è continuata sul set. Quindi si sono conosciuti, hanno giocato e mangiato insieme, ed hanno fatto tutto ciò che normalmente fanno le famiglie, per rompere l'imbarazzo del loro primo incontro. Tutto è avvenuto in modo molto naturale. Abigail è proprio una sorella maggiore e Sterlin proprio una sorella minore, la piccola della famiglia, e sia Mireille che Brad sono realmente dei genitori, quindi eravamo un pezzo avanti. Al di là di questo, credo che la cosa migliore che si possa fare a sostegno di dinamiche del genere in una pellicola, è quello di concedere loro del tempo utile per interagire ed essere più credibili ", afferma Gardner.
Thierry Umutoni, amico ed ex capo di Gerry, è la persona che gli fa questa proposta a doppio taglio, quasi un patto Faustiano, nel film – invia un elicottero per trarre in salvo la moglie e le figlie e portarle in un luogo sicuro, a condizione che Gerry, metta a disposizione la sua esperienza, ed intraprenda la missione che porti letteralmente l'intera umanità alla salvezza. Thierry è interpretato dall'attore sudafricano Fana Mokoena, e con "World War Z" è al suo secondo film con Marc Forster. "Ho lavorato con lui in 'Machine Gun Preacher': è una persona fantastica. Io vengo da una cultura in cui i registi sono prescrittivi e descrittivi, ma Marc invece da' fiducia ai suoi attori. Ti lascia la libertà analitica, il che è molto liberatorio soprattutto in film di questa portata. Non c'è niente di meglio che dare ad un attore lo spazio creativo e lui (Marc) lo fa anche per lavori sul grande schermo. E' sempre molto sensibile verso gli attori, la storia ed i personaggi tanto che ha portato questa sua sensibilità in tutto il progetto", afferma Mokoena.
Mokoena è anche uno dei pochi attori che nel film ha girato delle scene sia con la Enos che con Pitt. "E 'stato fantastico lavorare con entrambi. Brad è un professionista di qualità, ed è anche un grande umanista. E Mireille è una persona meravigliosa, sempre sorridente, si è sempre occupata di tutti. Con il suo grande talento, ha tirato fuori il meglio di ognuno di noi. E' l'amica che tutti vorremmo avere per sempre ", dice Mokoena.
In un carcere militare della Corea del Nord sotto assedio, Gerry incontra un agente della CIA corrotto ed incarcerato di recente (David Morse), che potrebbe essere o finge di essere un folle. "Il mio personaggio ha una visione piuttosto cinica del mondo. Ha commesso un reato per cui è stato punito, e questo probabilmente gli ha salvato la vita perché rinchiuso in una cella in Corea, è protetto dagli eventi terrificanti che accadono fuori. Le informazioni che svela a Gerry, lo aiuteranno a fare un passo avanti nelle indagini ", afferma Morse. Da dietro le sbarre, rivela a Gerry un racconto verosimile a tratti scandaloso sul primo contagio del virus, e sulle modalità scelte dalla nazione per combatterlo. Morse ha lavorato con Pitt nel film "L'Esercito delle 12 Scimmie" (Twelve Monkeys)" ed è stato felice di interpretare con lui questa scena cruciale.
Un ironico, schietto Army Ranger, interpretato da James Badge Dale, dirige il penitenziario militare della Corea del Nord che cerca di gestire al meglio, cercando di mantenere in vita i suoi uomini di fronte all'anarchia indicibile che esplode proprio fuori dal suo bunker. "Sono un grande fan di David Morse, lo sono sempre stato. Ho avuto già il piacere di lavorare con lui – è un attore molto intelligente, umile e rispettoso. E 'stato bello anche solo vederlo incarnare questo personaggio seduto in una cella della prigione, che tentava di farsi capire. E stata un'interpretazione dinamica, che da un momento all'altro passava dalla contraddizione alla verità ed alla confidenza. E' un uomo incapace di mentire, sempre presente, semplicemente fantastico ", dice Badge Dale. Ha inoltre apprezzato il lavoro di Pitt nel suo duplice ruolo di attore / produttore, entrambi i quali, dice, si sono tranquillamente compensati. "Se non avessi saputo che era il produttore, non lo avrei nemmeno immaginato perché non è una persona che gira sempre intorno; è semplicemente un professionista molto attento. Si occupa della storia, del cast e della troupe, e fa in modo che tutto funzioni bene. Si preoccupa di tutti tranne di sé stesso – è molto altruista e crea un ambiente di lavoro positivo, " nota Badge Dale.
Badge Dale è già stato protagonista di alcune scene di combattimento nel suo precedente lavoro nella miniserie della HBO "The Pacific". Tuttavia, questa era un'esperienza militare completamente nuova per lui, e si è avvalso della collaborazione di Freddie Joe Farnsworth, il veterano stuntman, e consulente tecnico militare di World War Z. "Ho detto a Freddie che non c'era bisogno che andassi in un campo di addestramento, ma che piuttosto volevo trascorrere del tempo con i ragazzi che sarebbero stati miei commilitoni. Così Freddie ha speso del tempo ad insegnarci ad usare le armi e degli esercizi, e noi abbiamo avuto modo di conoscerci e fare amicizia, "spiega.
La missione di Gerry lo porta dalla Corea in Israele, dove è testimone in prima persona della loro indigena ed ormai consolidata modalità di contenimento e protezione – muri e barricate (alcuni antichi, altri nuovi), tutti progettati per proteggere la loro gente… Finché possono farlo, ovviamente. La guida di Gerry a Gerusalemme è Jurgen Warmbrumm, del Mossad e quando anche lì la situazione degenera in violenza e pandemonio, l'esperienza di Gerry gli permette di andar via in tutta sicurezza, mentre racimola altre informazioni di vitale importanza per la sua ricerca. Warmbrumm è interpretato dal regista/attore e produttore israeliano Ludi Boeken. "In realtà sono un regista e produttore cinematografico, e sto lavorando su un altro progetto con Marc. Durante una riunione per questo lavoro a Londra mentre parlavamo, Marc improvvisamente mi ha guardato e – visto che ci conosciamo da molto tempo – ha detto, 'Hai mai recitato in un film? Vuoi provare a interpretare qualcosa per me? ' Ho detto,' Beh, sì, ho recitato in alcuni dei miei film, di solito assassini o cattivi. ' Penso che lui sapesse anche che sono stato un reporter di guerra nel Medio Oriente, non solo in Israele, e ho conosciuto delle persone come Warmbrumm ", afferma Boeken.
Daniella Kertesz, Israeliana anche lei, è Segen, il tenente israeliano che si unisce a Gerry e diventa un aiuto cruciale, ed anche salvavita nella sua ricerca. "World War Z" è il suo primo film, ed ha trascorso del tempo in una sorta di campo di addestramento per incarnare la risoluta Segen. Il consulente militare Farnsworth, ha seguito la Kertesz. "L'abbiamo messa nei plotoni, le ho insegnato le formazioni base delle truppe, con tutti i contesti e le comparse. Avevo solo quattro o cinque giorni a disposizione per lavorare con lei, ma ha appreso molto in fretta ", dice Farnsworth. Come regola generale, i realizzatori hanno ingaggiato attori originari del posto per rappresentare le varie persone che Gerry incontra in giro per il mondo. "Tutto doveva essere autentico, sia in termini di qualità della recitazione che di rappresentazione della terra. Siamo andati in tutti i luoghi di provenienza dei personaggi, ed abbiamo reclutato talenti locali per cercare di trovare le persone giuste. Non eravamo interessati a persone che fingessero di essere di un posto da dove non provenivano, " spiega Dede Gardner.