Woody Allen risponde alle accuse di stupro: Non ho molestato Dylan


Accusato di aver abusato della figlia adottiva Dylan Farrow, Woody Allen si difende con una lettera inviata al New York Times.

Woody Allen si difende con una lettera inviata al New York Times usato dalla figlia adottiva per accusarlo di avere abusato di lei quando aveva sette anni: "E' stata sfruttata da una madre che era più interessata alla sua gigantesca rabbia che al benessere di sua figlia", si difende il regista hollywodiano.

"Quando avevo 7 anni il mio patrigno mi prese per mano, mi portò in un stanza, mi disse di stendermi" e "poi abusò sessualmente di me". Questa è l'accusa di Dylan Farrow, figlia di Mia Farrow oggi 27enne, contro Woody Allen nella lettera aperta pubblicata sul sito del NYT.

"Non ho molestato Dylan. Le volevo bene e spero che un giorno capisca che sua madre l'ha privata della possibilità di avere un padre che l'amava e che è stata sfruttata da una madre più interessata alla sua rabbia personale che al benessere della figlia", spiega in risposta Woody Allen. "non l'avrei fatto nella soffitta, soffro di claustrofobia".

Dylan Farrow già nel 1992 aveva accusato il patrigno di stupro, con una denuncia respinta dal regista e finita al centro della battaglia legale tra Allen e Mia Farrow dopo che lui l'aveva lasciata per mettersi insieme alla figlia adottiva, Soon Yi Previn.

Le accuse arrivano in un momento importante per Woody Allen, il cui film, Blue Jasmine, è candidato agli Oscar e le votazioni dei giurati sono molto vicine.

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