Addio al regista statunitense William Friedkin, premiato con l'Oscar per la Migliore Regia nel 1972 (Il braccio violento della legge), regista del successo mondiale L'Esorcista e Leone d'Oro alla carriera nel 2013 a Venezia70.
E’ morto il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense William Friedkin, regista dell’originale film L’esorcista (The Exorcist) del 1973 e premiato con cinque Oscar nel 1972 alla regia per il suo film Il braccio violento della legge (The French Connection), mentre più di recente con il Leone d’oro alla carriera nel 2013 alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Friedkin è nato il 29 agosto 1935 a Los Angeles. Ha iniziato da giovanissimo a lavorare nel mondo della produzione documentaristica e televisiva in diretta. Friedkin ha poi diretto uno degli ultimi episodi di The Alfred Hitchcock Hour nel 1965, prima di trasferirsi in quel di Hollywood rilasciando nel 1967 il suo primo lungometraggio, Good Times con Sonny e Cher, seguito da The Birthday Party e The Night They Raided Minsky’s. Il suo primo film di successo è però stato The French Connection (Il braccio violento della legge) del 1971, che ha portato a casa cinque premi Oscar: miglior film, miglior regia, miglior montaggio, miglior sceneggiatura originale e miglior attore. Il film per il quale Friedkin verrà ricordato di più è presumibilmente L’esorcista (The Exorcist) del 1973, basato sul romanzo bestseller di William Peter Blatty e candidato a dieci Academy Awards (vincendo l’Oscar per Miglior Sceneggiatura non originale e Miglior Sonoro).
Dopo i successi di The French Connection e L’Esorcista, Friedkin è stato considerato tra i migliori registi di New Hollywood, come anche altri registi come Francis Ford Coppola e Peter Bogdanovich.
Friedkin è stato regista anche del documentario Fritz Lang Interviewed by William Friedkin (1974) e dei film Il salario della paura (Sorcerer) (1977), Pollice da scasso (The Brink’s Job) (1978), Cruising (1980), L’affare del secolo (Deal of the Century) (1983), Vivere e morire a Los Angeles (To Live and Die in L.A.) (1985) con il quale ha vinto il premio del pubblico al Cognac Film Festival, Assassino senza colpa? (Rampage) (1987), Blue Chips – Basta vincere (1994), Jade (1995), Regole d’onore (Rules of Engagement) (2000), The Hunted – La preda (2003), Bug – La paranoia è contagiosa (2006) vincitore del premio Fipresci a Cannes, Killer Joe (2011) con Matthew McConaughey ed Emile Hirsch. E poi c’è il recente L’ammutinamento del Caine: Corte Marziale (The Caine Mutiny Court-Martial) (2023), selezionato per la presentazione Fuori Concorso alla prossima 80a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Oltre al cinema, Friedkin ha diretto opere liriche, con la prima che è stata il Wozzeck di Alban Berg nel 1998 al Maggio Musicale fiorentino, proseguendo poi con Il castello del duca Barbablù di Bartok, Gianni Schicchi di Puccini e Arianna a Nasso di Strauss all’Opera di Los Angeles. Hanno fatto seguito anche Sansone e Dalila di Saint-Saëns alla New Israeli Opera di Tel Aviv, e l’Aida di Verdi al Teatro Regio di Torino, oltre alla prima mondiale di Das Gehege di Wolfgang Rihm.
Negli ultimi vent’anni, Friedkin è tornato nel mondo della televisione dietro al dramma televisivo 12 Angry Men (un film per la tv del 1997) e di alcuni episodi di Csi: scena del crimine (8×09 ‘Cockroaches’ e 9×18 ‘Mascara’).
William Friedkin è morto il 7 agosto 2023 a Los Angeles all’età di 87 anni – avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 29 agosto. Stando a quanto riferito dal The Hollywood Reporter, Friedkin è morto di insufficienza cardiaca e polmonite nella sua casa di Bel Air, come annunciato dalla sua ultima moglie, Sherry Lansing, con la quale si è sposato ne 1991. Friedkin ha avuto altre tre mogli precedenti, è stato sposato con Jeanne Moreau (1977-1979), Lesley-Anne Down (1982-1985) e Kelly Lange (1987-1990).
Friedkin ha partecipato più volte alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in particolare nel 1995 con Jade, presentato nelle Notti veneziane, e nel 2011 conKiller Joe, presentato in Concorso. Dopo l’annuncio della morte di William Friedkin, la Biennale di Venezia ha comunicato che “Il Presidente, il Direttore generale, il Consiglio di amministrazione, il Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e La Biennale di Venezia tutta ricordano con grande commozione e ammirazione il regista William Friedkin. Con lui scompare uno dei maestri del cinema americano moderno e contemporaneo.” confermando che William Friedkin era atteso a #Venezia80 quest’anno sia col suo ultimo lavoro The Caine Mutiny Court-Martial, sia col restauro del classico del cinema non solo horror L’esorcista (1973).
Alla 70a Mostra, nel 2013, Friedkin era stato premiato col Leone d’Oro alla carriera, con la motivazione che aveva contribuito in maniera rilevante e rivoluzionaria a quel profondo rinnovamento del cinema americano che è stata la Nuova Hollywood: “Friedkin ha rivoluzionato due generi popolari come il poliziesco e l’horror – aveva dichiarato in quell’occasione il Direttore della Mostra Alberto Barbera – inventando di fatto il blockbuster moderno con Il braccio violento della legge (1971) e L’esorcista (1973). È stato poi autore di film in anticipo sui tempi come Il salario della paura (Sorcerer, 1977), Cruising (1980) e Vivere e morire a Los Angeles (1985)“.
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