Will Smith in Men in Black
Will Smith in Men in Black

Will Smith racconta come Spielberg lo ha convinto a fare Men in Black


Will Smith ha parlato di come Steven Spielberg lo abbia convinto a realizzare 'Men in Black', anche se lui non voleva

Will Smith è senza dubbio una grande star di Hollywood: sin dal debutto col grande pubblico nella serie Willy – Il principe di Bel Air fino al recente King Richardl’attore ha avuto un successo che lo ha portato sulla cima di Hollywood. Una fama che nemmeno lo schiaffo dato a Chris Rock durante la notte degli Oscar che lo ha eletto Miglior Attore Protagonista ha del tutto minato il grande amore che il pubblico nutre nei suoi confronti. Un amore che è legato anche ad alcune scelte di carriera che hanno portato Will Smith ad accettare ruoli in pellicole che hanno finito col diventare dei cult imprescindibili. Soprattutto se si fa scorrere lo sguardo indietro, verso gli anni Novanta, si può vedere come Will Smith abbia preso parte a film che ancora oggi sono considerate piccole perle nel loro genere, come Bad Boys e Independence DayProprio quest’ultimo film, come si legge su Coming Soon, sarebbe stato la causa di un quasi-abbandono da parte di Will Smith di un altro progetto molto famoso.

Will Smith e come è stato convinto a partecipare a Men in Black

Will Smith in Men in Black
Will Smith in Men in Black

Come racconta l’attore stesso in un’intervista rilasciata a Kevin Hart nel suo podcast Peacock’s Hart to Heart (titolo che spinge sul gioco di parole creato dall’assonanza del cognome di Kevin Hart con l’espressione heart to heart, vale a dire cuore a cuore), dopo Independence Day Will Smith non aveva alcuna voglia di cimentarsi di nuovo in una pellicola incentrata proprio alla caccia e alla guerra agli alieni, probabilmente per il timore di essere poi associato per sempre a quel tipo di narrativa. Proprio a causa di questa convinzione, dunque, l’attore non era molto interessato ad accettare il ruolo che gli era stato offerto in una pellicola intitolata Men in Black. L’attore, infatti, spiega nella chiacchierata con il collega Kevin Hart:

“Non volevo fare Men in Black, perché era l’anno successivo a Independence Day. Perciò non volevo fare due film sugli alieni, uno dopo l’altro.”

A fargli cambiare idea e a spingerlo non solo a considerare il progetto, ma anche ad accettare di farne parte fu il regista Steven SpielbergDavanti all’espressione colpita e quasi scioccata di Kevin Hart, che gli ha chiesto come avesse fatto Spielberg a convincerlo a prendere parte a un progetto a cui non era interessato, Will Smith ha spiegato:

“Steven Spielberg mandò un elicottero a prendermi […] Ero a New York e l’elicottero atterrò a casa sua. E “mi aveva già convinto al ciao” (una citazione al film Jerry Maguire, ndr). E non potevo dire no. È stata la prima volta che ho avuto una limonata con acqua gassata.[…] Mi chiede: “Dimmi perché non vuoi fare il mio film.” Sai, lui ne era il produttore. E ha messo l’enfasi sui tre punti di sospensione. Mi ha chiesto “Perché non vuoi fare il mio film”, puntino, puntino, puntino. E se fosse andato avanti a parlare avrebbe detto: “Buffone, sai che ho fatto lo squalo, vero? Sai che ho fatto E.T., no?””

Già solo con la sua presenza, dunque, Steven Spielberg riuscì a convincere Will Smith a prendere parte al progetto, che non divenne solo uno dei film più famosi dell’attore, ma anche uno dei più riusciti a livello di incassi. Il primo capitolo di Men in Black, infatti, guadagnò circa seicento milioni di dollari a livello internazionale.

Men in Black - trailer
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