Storie dal mondo al cinema ecco documentari e film nei cinema nel 2018 e 2019 con Wanted Cinema
Il listino cinematografico 2018 e 2019 della casa di distribuzione Wanted Cinema comprende 'Estate 1993' opera prima della registra Carla Simón, 'Lucky' premiato a Locarno, 'Speak Up' dal TFF 35, 'Big Time' sull'architetto Bjarke Ingels, 'La mia Vita è un Ballo - La Chana', 'Lou Von Salomé', 'Out' di Denis Parrot.
di Redazione / 07.06.2018
Dall'omaggio all'attore caratterista Harry Dean Stanton nella vecchia America del Far West all'importanza dell'arte oratoria come strumento di riscatto sociale in una Parigi multietnica; dalla vita di passione e dedizione della più grande ballerina di flamenco nel mondo al racconto biografico sul difficile e doloro percorso che una bambina rimasta orfana deve affrontare con la nuova famiglia adottiva in una estate spagnola del 1993; dal biopic sulla "giovane e affascinante russa" che incantò Friedrich Nietzsche e ispirò l'opera "Così parlò Zarathustra" al ritratto di Bjarke Ingels, giovane architetto danese dietro alla realizzazione del grattacielo che sorgerà sul Ground Zero. Sono questi dei temi e protagonisti raccontati nei documentari e film che Wanted Cinema, società di distribuzione indipendente fondata nel 2014, porterà nelle sale italiane nel 2018 e 2019. I film e documentari percorreranno l'Italia nei festival, nelle sale d'essai e nei cinema della grande distribuzione.
Tra i titoli proposti il film autobiografico "Estate 1993", opera prima della registra Carla Simón, nei cinema dal 5 luglio. Il film, presentato alla Berlinale 2017 e candidato alla corsa agli Oscar come Miglior Film Straniero dalla Spagna, racconta di Frida, una bambina di sei anni che si trova ad affrontare la prima estate con la famiglia adottiva dopo la perdita della madre. Un film di formazione sull'infanzia di una bambina che deve imparare a confrontarsi con un mondo nuovo e con il dolore della perdita dei genitori.
Evento speciale tra i film di finzione "Lucky" (al cinema dal 30 agosto): premiato all'ultimo Festival di Locarno e con la straordinaria partecipazione di David Lynch, vede l'attore John Carroll Lynch, per la prima volta dietro la macchina da presa, dirigere un film scritto e pensato per l'attore caratterista Harry Dean Stanton. Il film, che omaggia l'America del vecchio Far West, racconta la storia di un ateo novantenne che comincia a temere la morte e la solitudine; decide quindi di intraprendere un viaggio per trovare la sua strada, l'illuminazione.
E ancora, il documentario vincitore del Premio del Pubblico al 35esimo Torino Film festival, "Speak Up", (al cinema dal 24 settembre) del regista Stéphane De Freitas sull'importanza e sulla forza della parola. Ogni anno all'Università di Saint-Denis, nella periferia parigina, il concorso di Eloquentia nomina il "Miglior oratore del 93", numero del dipartimento di Seine-Saint-Denis. Possono partecipare gli studenti di tutti i corsi e prepararsi con l'aiuto di consulenti professionali che insegnano loro il delicato esercizio del parlare in pubblico e i sottili meccanismi della retorica. Acquisite queste nuove abilità, gli studenti si affrontano per diventare il miglior oratore del 93.
Presentati anche altri titoli in catalogo la cui data di uscita è in definizione: "Big Time", documentario del regista Kaspar Astrup Schroder che segue nell'arco di 5 anni (2011-2016) la vita dell'architetto Bjarke Ingels, mente dello Studio BIG – che ha realizzato il padiglione per la Danimarca alla Biennale di Architettura di Venezia appena inaugurata – mentre cerca di completare il suo progetto più ambizioso: progettare e realizzare un grattacielo che prenda lo spazio delle Twin Towers crollate l'11 settembre 2001. Ma mentre Bjarke è all'opera per realizzare il suo sogno, la minaccia di una grave malattia rischia di vanificarlo.
Il documentario per la regia di Lucija Stojevic "La mia Vita è un Ballo – La Chana": racconto della vita di Antonia Santiago Amador, in arte "La Chana", conosciuta in tutto il mondo negli anni '60 e '70 come la ballerina di flamenco per antonomasia, fino alla scomparsa dalla scena pubblica al culmine della sua carriera. La ritroviamo in questo documentario in cui racconta il percorso che l'ha portata a realizzare il suo ultimo spettacolo nel 2013 e dei reali motivi che l'hanno portata ad allontanarsi dal mondo del ballo.
"Lou Von Salomé", biopic della regista tedesca Cordula Kablitz-Post che racconta la vita di Lou Andreas-Salomé, scrittrice e psicoanalista tedesca di origine russa. Fu "la giovane e affascinante russa", che Friedrich Nietzsche conobbe nel 1882 e che lo ispirò a creare le prime due parti della sua opera più importante: "Così parlò Zarathustra".
Tra gli altri titoli che per il momento saranno invece presentati in anteprima rispettivamente al 14/mo Biografilm di Bologna e alla 54/ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, i documentari "Out", di Denis Parrot, che colleziona testimonianze dal Canada agli Stati Uniti, dal Regno Unito e alla Francia fino al Giappone e all'Australia, di adolescenti che hanno trovato il coraggio di fare coming out rivelando la loro omosessualità attraverso il web, e "John McEnroe: In the Realm of Perfection", di Julien Faraut, un'immersione nel Roland Garros del 1984 con il numero uno del mondo, John McEnroe. Un film didattico che rivela i 'problemi di convivenza' tra un campione perfezionista e gli arbitri perfettibili, un pubblico desideroso di spettacolo e una troupe cinematografica che ha deciso di catturare ogni mossa dell'irascibile tennista americano.
Tra le più recenti acquisizioni, da segnalare il film di finzione di Chloé Zhao presentato al 67/mo Festival di Cannes, "The Rider", storia di un giovane cowboy che a seguito di un infortunio alla testa intraprende la ricerca di una nuova identità e di cosa significhi essere un uomo nel cuore dell'America. Inoltre anche due film di animazione: "The Bridewinner" di Nora Twomey candidato Oscar 2018 prodotto da Angelina Jolie, tratto dal bestseller "Sotto il burqa", una storia tutta al femminile sulla lotta di una ragazza afghana contro l'oppressione; "Gordon and Paddy" di Linda Hambäck, presentato all'ultima Berlinale e tratto dal libro di Ulf Nilsson e Gitte Spee: una storia di coraggio raccontata dal punto di vista di una rana e un topo poliziotti.