Vittorio Storaro
Scheda di Vittorio StoraroPersona conosciuta per Rifkin’s Festival (film), Un colpo di fortuna (film), Un Sogno Lungo Un Giorno (film), Un giorno di pioggia a New York (film)
Conosciuto per
Biografia
VITTORIO STORARO ha vinto Oscar per APOCALYPSE NOW, REDS, e L'ULTIMO IMPERATORE, più una quarta nomination per DICK TRACY. RIFKIN'S FESTIVAL segna la sua quarta collaborazione con Woody Allen, dopo UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK, LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE e CAFÉ SOCIETY. È noto soprattutto per le sue magistrali collaborazioni con Bernardo Bertolucci, in STRATEGIA DEL RAGNO, IL CONFORMISTA, ULTIMO TANGO A PARIGI, NOVECENTO, LA LUNA, L'ULTIMO IMPERATORE, IL TÈ NEL DESERTO e IL PICCOLO BUDDA, e con Francis Ford Coppola in APOCALYPSE NOW, TUCKER – UN UOMO E IL SUO SOGNO, NEW YORK STORIES (segmento "Life With Zoe") e il corto 3-D "Captain EO". Sono molto famose alcune sue celebri collaborazioni, ad esempio con Warren Beatty in REDS, DICK TRACY e BULWORTH – IL SENATORE, con Carlos Saura in FLAMENCO FLAMENCO, TAXI, TANGO, GOYA, IO, DON GIOVANNI, e, prossimamente, THE KING OF THE WORLD, PICASSO AND GUERNICA e BACH; con Alfonso Arau in HO SOLO FATTO A PEZZI MIA MOGLIE, ZAPATA e L'IMBROGLIO NEL LENZUOLO. Storaro è nato a Roma, dove il padre lavorava come operatore cinematografico. Diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, all'età di 20 anni, trovò impiego come assistente cameraman e, nell'arco di un anno, fu promosso ad operatore di macchina. Mentre piovevano offerte di lavoro per il ruolo di direttore della fotografia, Storaro passò alcuni anni a studiare le opere di grandi pittori, scrittori, musicisti e altri artisti, finché si sentì pronto ad iniziare la sua carriera. Fece il suo debutto nel 1968, con il film di Franco Rossi GIOVINEZZA, GIOVINEZZA, seguito da L'UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO, e altri. Il regista Bertolucci, che lo aveva notato, quando era ancora assistente cameramen, sul set di PRIMA DELLA RIVOLUZIONE, lo ingaggiò per il suo quarto film STRATEGIA DEL RAGNO, iniziando una collaborazione che sarebbe durata vent'anni. Altri suoi film includono: PECCATO CHE SIA UNA PUTTANA, MALIZIA, IDENTIKIT, LE ORME, GIORDANO BRUNO, IL SEGRETO DI AGATHA CHRISTIE, LADYHAWKE, PIETRO IL GRANDE, ISHTAR, L'ESORCISTA – LA GENESI, DOMINION: PREQUEL TO THE EXORCIST, MUHAMMAD: THE MESSENGER OF GOD, A ROSE IN WINTER, PARFUM D'ALGER, di Rachid Benhadj e, prossimamente, THE MAN WHO DREW GOD, di Franco Nero, e THE JOURNEY OF THE HOLY FAMILY, sempre di Benhadj. Per la TV, ha lavorato in "Eneide", "Orlando Furioso", "Wagner", "Pietro il grande", "Tosca, nei luoghi e nelle ore di Tosca", "Roma Imago Urbis", "La Traviata", "Frank Herbert's Dune", "Caravaggio" e "Rigoletto a Mantova". Nel 1992, David Thompson girò un documentario su Storaro, dal titolo WRITING WITH LIGHT: VITTORIO STORARO. Nel 2002, furono pubblicati i primi tre libri della serie Storaro: Scrivere con la luce: La luce, I colori, e Gli elementi, seguiti poi da Le muse e Il visionario. Storaro al momento sta scrivendo un altro volume, intitolato I profeti. Ispirandosi all'affresco "L'ultima cena", di Leonardo da Vinci, Storaro creò, assieme al figlio Fabrizio, il sistema "Univisium", un formato 35 mm basato su pellicola con tre perforazioni, che fornisce un rapporto di aspetto di 2:1. Storaro sperava che la sua tecnologia potesse costituire un nuovo standard di lavorazione e fruizione dei prodotti cinematografici, sia per il cinema che per la TV, nell'era digitale. Tutti i suoi film, dal 1998 in poi, utilizzarono questa tecnologia. Recentemente, Storaro ha girato il cortometraggio di Armondo Linus sulla ricostruzione vivente dell'affresco "L'ultima cena", per l'Accademia del cinema e delle arti in Belgio. Tra i numerosi riconoscimenti, citiamo: un David di Donatello, un Emmy, un Goya, un BAFTA e uno European Film Award, premi dalla British e American Societies of Cinematographers, e numerosi altri dalla National Society of Film Critics, NY Film Critics Circle, LA Film Critics e altri gruppi prestigiosi. Ha ricevuto più di sessanta Lifetime Achievement Awards. E' stato il più giovane destinatario del Camerimage Lifetime Achievement Award e dell'American Society of Cinematographer's Lifetime Achievement Award, e il secondo, dopo Sven Nykvist, a non possedere la cittadinanza statunitense. Storaro ha ricevuto lauree ad honorem dall'università di Lodz, in Polonia, da quelle di Urbino, Palermo e della Tuscia, e dal Marist College di New York. Gli sono state inoltre riconosciute lodi accademiche dalle accademie delle belle arti di Macerata, Brera, Frosinone e Roma. Per dieci anni ha insegnato "Scrivere con la luce" all'Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell'Immagine dell'Aquila. E' stato presidente o membro di numerose giurie di festival del cinema internazionali. Storaro collabora anche con sua figlia, Francesca, acclamata architetto e progettista illuminotecnico. Alcuni dei loro progetti includono l'illuminazione permanente dei Fori Imperiali, dell'Arco di Giano e della Colonna dell'Immacolata Concezione, tutti a Roma. L'ambizione di Storaro è che i "Diritti d'autore" siano legalmente riconosciuti, a livello mondiale, ai direttori della fotografia, in quanto co-autori dei film a cui lavorano.