Juliette Binoche
Scheda di Juliette BinochePersona conosciuta per Tre colori – Film Blu (film), Incroci sentimentali (film), Tale madre, tale figlia (film), Copia conforme (film), Complicità e sospetti (film), Le Verita’ (film), Cache – Niente da nascondere (film), Godzilla 2014 (film), Words and Pictures (film), Paradise Highway (film), Il paziente inglese (film), Ma Loute (film), Il mio profilo migliore (film), The New Look (serie), Fire (film)
Conosciuto per
Biografia
Figlia di Jean-Marie Binoche, un mimo, regista teatrale e scultore francese, e di Monique Stalens, un'attrice di origine polacca, studia recitazione al Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi. Il suo primo ruolo importante per il cinema è in Rendez-vous di André Téchiné (1985), ma il vero successo arriva grazie a L'insostenibile leggerezza dell'essere (1989) di Philip Kaufman, che la vede al fianco di Daniel Day-Lewis. Leos Carax, che già aveva lavorato con Binoche in Rosso sangue, la sceglie per Gli amanti del Pont-Neuf (1991), titolo di culto che la consacra come volto del miglior cinema d'autore internazionale.
Dopo Il danno di Louis Malle (1992), è protagonista di Tre colori – Film blu (1993), primo episodio dell'acclamata trilogia di Krzysztof Kieślowski, per il quale vince la Coppa Volpi a Venezia e un premio César. Grazie a Il paziente inglese (1997) la sua fama supera i confini europei e Binoche conquista l'Oscar come Miglior attrice non protagonista, premio per il quale sarà candidata anche nel 2000 per la commedia romantica Chocolat con Johnny Depp. Lavora quindi con alcuni dei maggiori registi dell'epoca, da Michael Haneke (Storie, Niente da nascondere) a John Boorman (In My Country), da Olivier Assayas (Ore d'estate) a Abbas Kiarostami (Copia conforme, che le fa vincere anche a Cannes), da Abel Ferrara (Mary) a Amos Gitai (Disimpegno).
Attiva anche a teatro, a Londra, Parigi e soprattutto a Broadway, si imbarca addirittura nel tour di uno spettacolo di danza contemporanea con il celebre coreografo inglese originario del Bangladesh Akram Khan (e per promuoverlo farà scalpore decidendo di posare per Playboy). Dopo Cosmopolis (2012), il film di David Cronenberg tratto dal romanzo di Don DeLillo, recita tra gli altri in Ma Loute di Bruno Dumont, L'amore secondo Isabelle di Claire Denis, con Gérard Depardieu (vincitore alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes), Il gioco delle coppie di Olivier Assayas e Le verità di Hirokazu Kore'eda, con Catherine Deneuve.
Binoche è tuttora considerata una delle più grandi attrici francesi viventi, l'unica ad aver vinto l'Oscar e i premi per la migliore interpretazione nei tre maggiori festival del mondo (Cannes, Venezia e Berlino). [dal pressbook del film Tra Due Mondi]