Gary Freeman
Scheda di Gary FreemanPersona conosciuta per Maleficent (film), Mission: Impossible – Dead Reckoning (Parte uno) (film), Le streghe (film), Last Christmas (film)
Conosciuto per
Biografia
Dopo aver studiato architettura e interior design, GARY FREEMAN ha sempre avuto una passione per il design cinematografico. Ha deciso di intraprendere una carriera nel cinema dopo essere stato influenzato da film come Brazil, Bladerunner e i film di Stanley Kubrick.
Poco dopo la laurea, Freeman ha acquisito esperienza lavorando per spettacoli di intrattenimento di grande budget alla London Weekend Television. Ciò gli ha permesso di accedere agli studios britannici, lavorando per molti dei migliori direttori artistici di Londra.
Freeman ha scalato tutte le fasi del dipartimento artistico, dall'assistenza alla preparazione di modelli in scala, e ha finito per diventare supervisore art director di molti scenografi di spicco, tra cui Dante Ferretti, Tom Sanders e Jan Roelfs, tra gli altri. Ha deciso di avventurarsi nel ruolo di scenografo ed ha avuto la fortuna di lavorare a Maleficent della Disney.
Da allora, Freeman si è spostato tra i progetti fantasy e quelli basati sulla realtà, che gli ha consentito un approccio completamente fondato sul design in qualsiasi genere cinematografico. Ha lavorato ad Everest del 2015, che ha richiesto un realismo assoluto, un approccio viscerale e talvolta doloroso per la creazione di un mondo che consente agli spettatori di coinvolgersi totalmente nell'esperienza cinematografica.
Successivamente è passato a Mowgli: il figlio della giungla della Warner Bros., dove ha lavorato a stretto contatto con il regista Andy Serkis. Il film ha richiesto giungle estremamente dettagliate create sui teatri di posa londinesi. Sebbene fotorealistico, il progetto ha portato un'innovazione fantastica, che ha bilanciato le creature interattive parlanti con il loro ambiente.
Freeman ha lavorato anche al film drammatico di Robert Zemeckis sulla Seconda Guerra Mondiale, Allied:un'ombra nascosta, ambientato in Marocco, Francia e Londra. Il progetto gli ha permesso di combinare elementi tradizionali di design marocchino con lo stile e la raffinatezza di quelli europei e britannici degli anni '40.
Questo è stato rapidamente seguito da Tomb Raider del 2018, che è stata una sfida per Freeman, ma ha prodotto con successo un film crudo e storicamente radicato rispetto allo stile fumettistico dei precedenti film di Lara Croft.