Emmanuel Carrère
Scheda di Emmanuel CarrèrePersona conosciuta per Tra Due Mondi (film)
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Biografia
Nato a Parigi nel 1957, si diploma all'Institut d'études politiques e esordisce come critico cinematografico collaborando con le riviste Positif e Télérama e pubblicando nel 1982 il saggio Werner Herzog. Nelle sue successive prove letterarie Carrère sembrerà recuperare dalla sua formazione cinematografica uno sguardo che scandaglia il reale cogliendolo nei suoi aspetti insieme più semplici e sconvolgenti, come nella biografia dello scrittore di fantascienza Philip K. Dick Io sono vivo e voi siete morti (1993; trad. it. 2016) e più ancora nel romanzo L'avversario (2000; trad. it. 2000), tratto dalla storia vera di un uomo che stermina la famiglia per nascondere le menzogne su cui ha costruito la propria esistenza, e del quale ha firmato la sceneggiatura dell'omonimo film (2002); o in Vite che non sono la mia (2009; trad. it. 2011), testo corale sull'inesorabilità della vita e della morte che compiono il loro cammino prescindendo dalla volontà umana.
Forzando la chiave del reale per costruire un delicato ed estenuante gioco a due, Carrère sperimenta anche il racconto erotico in forma di lettera con Facciamo un gioco (2002; trad. it. 2004), attraversato da temi biografici come quelli che sotto altra forma echeggiano in La vita come un romanzo russo (2007; trad. it. 2009), resoconto di un viaggio tra Francia e Russia il cui unico movimento è la ricerca delle origini dell'io narrante e in cui torna, come ne L'avversario, il tema della difesa accanita di un segreto indicibile. Scrittore di vite minuscole, Carrère abbandona questa scelta narrativa nel 2011 con la stesura della biografia Limonov (trad. it. 2012), in cui ricostruisce – riproponendo comunque i temi nodali dell'identità, della finzione e della complessa costruzione di una rappresentazione del sé – l'avvincente vicenda umana del dissidente e scrittore russo, aggiudicandosi in Francia il Prix Renaudot e il Prix des Prix e riscuotendo anche in Italia grande successo; impianto narrativo profondo e complesso rivela anche il successivo Il regno (2014; trad. it. 2015), poderoso volume sugli albori del cristianesimo e sulla vita di san Luca.
Tra le sue altre opere: L'amie du jaguar (1983); Bravura (1984; trad. it. 1991); I baffi (1986; trad. it. 1987), da cui nel 2005 ha tratto in veste di regista il film omonimo con Vincent Lindon (L'amore sospetto, 2006), il suo secondo dopo il documentario Ritorno a Kotelnitch (2003); Fuori tiro (1988; trad. it. 1989); La settimana bianca (1995; trad. it. 1996); il reportage sui migranti A Calais (2016; trad. it. 2016); l'antologia di articoli e saggi brevi pubblicati dagli anni Novanta Propizio è avere ove recarsi (2016; trad. it. 2017). Nel 2015 viene pubblicata in Italia sotto il titolo Emmanuel Carrère, fra cinema e letteratura una selezione degli articoli pubblicati dallo scrittore tra il 1977 e il 1986 sulla rivista Positif, in cui è compiutamente documentata la sua densa attività di critico cinematografico. Attivo da anni come sceneggiatore, anche per la TV (basti pensare alla serie di enorme successo Les Revenants), torna al cinema nel 2021 con Tra due mondi, tratto dall'omonimo romanzo-inchiesta sul precariato di Florence Aubenas (2010; trad. it. La scatola rossa, 2011) e presentato in anteprima come film d'apertura della Quinzaine des Réalisateurs a Cannes. Dello stesso anno è anche il suo atteso ritorno alla scrittura con l'intensa narrazione autobiografica pubblicata sotto il titolo di Yoga (trad. it. 2021).
(biografia tratta da Enciclopedia Treccani) [dal pressbook del film Tra Due Mondi]