Antonio Pennacchi
Scheda di Antonio PennacchiPersona conosciuta per Città Novecento (film)
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Biografia
Scrittore italiano. Operaio presso l'Alcatel Cavi, si è dedicato alla politica dapprima nelle file del MSI e poi in quelle del Partito marxista-leninista Italiano. A cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta ha aderito al PSI, alla CGIL e poi alla UIL. Nel 1983 ha deciso di sospendere l'attività di attivista e di sfruttare un periodo di cassa integrazione per laurearsi in lettere e filosofia, iniziando in seguito la carriera di scrittore. Il suo primo lavoro, "Mammut", è uscito nel 1995, seguito nello stesso anno da "Palude. Storia d'amore, di spettri e di trapianti". Nel 2003 esce "Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi", romanzo autobiografico da cui nel 2007 è stato tratto il film "Mio fratello è figlio unico", diretto da Daniele Luchetti. Nel 2010 ha pubblicato "Canale Mussolini", finalista al Premio Campiello e vincitore tra gli altri del Premio Strega. Tra e pubblicazioni più recenti: "Il delitto di Agora" (2018), rivisitazione del thriller "Una nuvola rossa" pubblicato nel 1998, e "La strada del mare" (2020). Pennacchi è morto nella 'sua' Latina il 3 agosto 2021. [dal pressbook di Città Novecento]