La sesta edizione del Vittorio Veneto Film Festival si aprirà con il concerto del Quartetto Desueto.
La sesta edizione del Vittorio Veneto Film Festival – Festival Internazionale di Cinema per Ragazzi si svolgerà dal 14 al 18 aprile 2015 a Vittorio Veneto e vedrà la partecipazione di 1500 giovani giurati, ospiti di fama internazionale e lungometraggi proiettati in prima nazionale.
L'edizione si aprirà martedì 14 aprile alle ore 18.00 con l'inaugurazione di due mostre fotografiche presso Palazzo Todesco a Serravalle (Vittorio Veneto). La prima è intitolata 'Facciacce da Festival' e si compone di una raccolta di scatti eseguiti da Operarea in cui vengono ritratti i primi piani dei collaboratori, nonché dei volontari, che hanno preso parte all'organizzazione di queste edizioni del Vittorio Veneto Film Festival. La seconda, dal titolo 'Luoghi Sottosopra', sarà un'esposizione di fotografie del rugbista Ludovico Nitoglia, ala della Prima Squadra del Benetton Rugby e titolare della maglia azzurra nel Sei Nazioni del 2005 e del 2006, in cui verranno raccontati luoghi dismessi presenti sul nostro territorio. Le mostre rimarranno aperte per tutta la durata del festival.
Alle ore 20.30, presso il Teatro da Ponte di Vittorio Veneto, verrà aperta ufficialmente la sesta edizione del Vittorio Veneto Film Festival con il concerto del Quartetto Desueto composto da Aldo Betto, Giacomo Da Ros, Mauro Da Ros e Cesare Ceschin. Questo gruppo è nato a Vittorio Veneto nel 2006 ed è formato da quattro amici, due di loro fratelli. Nel 2008 il Quartetto Desueto ha pubblicato il suo primo cd, dal titolo omonimo, e contenente una serie di cover che hanno caratterizzato i primi due anni di concerti. Dato il gran numero di vendite, questo cd è stato registrato nuovamente nel 2010 e sono state inserite quattro nuove tracce, tra cui un inedito in versione live. Nel 2012 la band ha presentato alcuni brani inediti in una breve serie di concerti in teatro
Come hanno già annunciato sulla loro pagina Facebook, le prevendite saranno disponibili a partire dal 23 marzo direttamente sul sito del Vittorio Veneto Film Festival (vittoriofilmfestival.com). Posto unico euro 7,00.
Avrà luogo mercoledì 15 aprile alle ore 20:30 presso il Teatro "Da Ponte" di Vittorio Veneto la proiezione del film-documentario Italy in a day – Un giorno da italiani, realizzato dal regista Premio Oscar italiano Gabriele Salvatores.
Il film aprirà la prima delle tre serate dedicate a Rai Cinema, nel corso delle quali saranno proiettati alcuni capolavori "made in Italy", coprodotti dalla Rai.
"Italy in a day" è un progetto che ha visto la luce nel 2013 con l'idea di raccogliere all'interno di un film tanti spezzoni di vita quotidiana degli italiani, attraverso i filmati che proprio loro hanno potuto girare con ogni mezzo nella giornata del 26 ottobre 2013. I numeri hanno decretato un successo ben oltre le aspettative: più di 41mila filmati raccolti per un totale di 2.200 ore. Una volta realizzato il montaggio, il documentario è stato presentato alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia, ottenendo un enorme successo di pubblico e critica. La pellicola è stata successivamente proposta sul grande schermo in una sola data, il 23 settembre 2014, nelle maggiori città italiane. Al progetto ha partecipato anche Operarea – Area Studio del Vittorio Veneto Film Festival, inviando un filmato che raccontava uno spaccato della vita vittoriese. Tale spezzone è stato selezionati ed inserito poi nel montaggio finale del film. L'idea originale, dal titolo "Life in a day", nasce nel 2011 ad opera del regista Ridley Scott. Egli infatti realizzò una pellicola nella quale il pubblico fu contemporaneamente protagonista e spettatore, contribuendo in prima persona alla realizzazione, che raccontava appunto la "Vita in un giorno".
Sarà la pellicola "La sedia della felicità" la protagonista della seconda serata
RAI Cinema, a ricordo del regista, sceneggiatore ed attore padovano scomparso lo scorso anno. Un altro grande protagonista al Vittorio Veneto Film Festival e un altro film che tiene alto il nome della produzione cinematografica di qualità 'made in Italy'. Giovedí 16 aprile alle ore 20.30 sarà l'ultima opera di Carlo Mazzacurati 'La sedia della felicitá' a essere proiettata al Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto, sempre all'interno della manifestazione cinematografica internazionale dedicata ai ragazzi.
La pellicola, definita dalla critica come un 'meraviglioso addio' dell'artista veneto, vede protagonisti luoghi e realtà del nordest che sicuramente il pubblico saprà riconoscere e apprezzare, dai colli Euganei alle Dolomiti, passando per la sua città natale, Padova, già presente in un altro suo film, 'La lingua del Santo'. Fu lo stesso Mazzacurati a spiegare le motivazioni di questa scelta d'ambientazione: "L'ispirazione nasce da un paesaggio umano e fisico che conosco bene, il Nordest. Dal desiderio di narrare una storia in tono comico, anche grottesco, ma con realismo e veritá, tenendo insieme il senso di catastrofe in cui sembra stia cadendo l'Italia con l'energia e la voglia di riscatto che nonostante tutto si sente nell'aria".
Il film, presentato nel 2013 al Torino Film Festival, si é visto riconoscere l'anno successivo la vittoria del 'Nastro d'Argento', grazie anche alla bravura dei suoi protagonisti: Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Giuseppe Battiston e il trevigiano Mirko Artuso. Quest'ultimo, presente anche in altri progetti di Mazzacurati come 'La giusta distanza', incontrerà il pubblico alla proiezione serale, che ricordiamo sarà libera e gratuita.
Gran finale al Vittorio Veneto Film Festival con Il Capitale Umano. Sarà lo sceneggiatore del film, Francesco Bruni, a introdurre la proiezione venerdì 17 aprile alle ore 20.30, come sempre presso il Teatro "Da Ponte" di Vittorio Veneto. Bruni, già gradito ospite alla kermesse cinematografica veneta tre anni fa, si è visto riconoscere il premio "Vittorio Veneto Film Festival" assegnato dalla Giuria dei Ragazzi durante la 68esima Mostra del Cinema di Venezia con il film Scialla. Inoltre è stato collaboratore nella maggior parte delle pellicole del regista Paolo Virzì, firmando le sceneggiature di film come "Caterina va in città", "N (Io e Napoleone)", "Tutta la vita davanti" e "Tutti i santi giorni".
Tuttavia è con "Il Capitale Umano" che si conferma ancora una volta come l'industria cinematografica italiana sia in grado di mettere in scena prodotti di alta qualità, affrontando spesso tematiche importanti e attuali, e aggiudicandosi la nomination italiana agli Oscar 2015 grazie al lavoro magistrale del regista livornese e alle interpretazioni efficaci degli attori Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio e Valeria Golino.
La sesta edizione del vvfilmf terminerà sabato 18 aprile, con una grande serata di gala dedicata alla premiazione delle pellicole vincitrici. A decretare i migliori film dell'edizione, una giuria composta da oltre 1000 ragazzi, provenienti da tutta Italia.
Per quanto riguarda la categoria + piccoli (6-7 anni) e Sant'Augusta (8-11 anni), troviamo Fünf Freunde 3 del tedesco Mike Marzuk, film che tratta le incredibili vicende di cinque amiche in un'isola esotica, e Ricky Rapper, del regista Timo Koivusalo, che narra le avventure dei giovani Ricky e Nelly alle prese con qualche grattacapo da risolvere. L'ultimo della categoria è la coproduzione di Italia, Argentina, Canada The games maker, del regista Juan Pablo Buscarini, che ci porta in un viaggio fantastico attraverso gli occhi del giovane Ivan Drago (interpretato da David Mazouz, il piccolo Bruce Wayne nella serie tv Gotham).
Nella categoria Monte Baldo (12-14 anni) c'è Project Wild Thing, documentario del regista britannico David Bond che, attraverso una campagna pubblicitaria nei confronti dell'ambiente, cerca di analizzare il distacco tra la generazione digitale e la natura; il film croato Love or Death, di Daniel Kusan, racconta invece la vita di Koko alle prese con la passione per il calcio e l'amore per una giovane ragazza, mentre il regista cinese Jiang Yunmin, attraverso la pellicola Little Sami, mostra la vita di un ragazzo, Yanhan, sulla soglia della maggiore età, momento molto importante per chi vuole diventare un monaco buddista.
Nella categoria Monte Pizzoc (15-17 anni), i film che si contenderanno il premio saranno Together, diretto dal regista russo Denis Shabaev, che descrive un rapporto difficile tra padre e figlia; The Cart, pellicola del Bangladesh di Ashraf Shishir, che riporta la difficile situazione di due fratelli e della madre divorziata; e Bintou, un documentario tedesco di Simone Catharina Gaul, che racconta il mondo tormentato di una ragazza con il sogno di diventare una famosa sarta.
Per quanto riguarda invece la categoria Monte Visentin (18-25 anni), il documentario francese Selapak, per la regia di Sylvain Aulagner, riporta la storia di tre gruppi di artisti cambogiani che lottano per preservare il loro patrimonio culturale, mentre Buschow, della regista tedesca Rosa Friedrich, racconta la relazione turbolenta di due giovani ventenni in una casa vacanza a Brandeburgo. La repubblica dei ragazzi, unica pellicola italiana in corsa al festival del regista Dario Albertini, narra di una struttura nata nel dopoguerra a 70 km da Roma con lo scopo di aiutare i ragazzi in difficoltà.
La categoria + alti (26 anni in su), per la quale le pellicole in concorso saranno The Cart, Project Wild Thing e La repubblica dei ragazzi.
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