Lilli Gruber da giovane - MovieTele.it
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Vi ricordate Lilli Gruber negli anni 80? Spunta una foto di anni fa: bellissima


Lilli Gruber è una delle giornaliste italiane più note, ormai da anni sulla cresta dell'onda. All'inizio della carriera era anche un vero schianto e una foto lo dimostra.

Tra i giornalisti più famosi troviamo sicuramente Lilli Gruber, conduttrice di Otto e Mezzo su La7 e precedentemente uno dei volti più noti del Tg1. Una carriera perseguita con costanza e determinazione, che l’ha vista dare alle stampe anche saggi e romanzi pubblicati da Rizzoli e Rai Eri. Inoltre, per quattro anni, Lilli è stata anche una parlamentare europea nelle file dell’Ulivo, dal 2004 al 2008, passando quindi al Partito Democratico. Oggi, messa da parte la carriera politica, è conduttrice e ideatrice del talk show di approfondimento politico della rete di Urbano Cairo e da ben dieci anni partecipa periodicamente alle riunioni del Gruppo Bilderberg.

Lilli Gruber, la giornalista di Otto e Mezzo da giovane era un vero schianto

Nata nel 1957 a Bolzano, figlia del patron dell’azienda di macchine edili Tiger, Lilli Gruber si è diplomata con il massimo dei voti presso un istituto religioso linguistico, frequentando quindi la facoltà di lingue straniere a Venezia laureandosi con lode.

In seguito, da sempre interessata ad iniziare una carriera giornalistica, inizia il suo praticantato a Telebolzano, scrivendo anche per i giornali L’Adige e Alto Adige. Agli inizi degli anni Ottanta, quindi, entra in Rai, inizialmente nella redazione regionale del Trentino Alto Adige in lingua tedesca, passando poi al TGR di Bolzano.

Lilli Gruber
Lilli Gruber

Il 1986 è per lei l’anno della svolta, quando riesce ad arrivare al Tg2, facendosi subito notare per un piglio piuttosto deciso e la consuetudine di posizionarsi di tre quarti davanti alla telecamera, fatto allora insolito e che le fornisce una grande riconoscibilità.

Dopo aver chiesto di iniziare a lavorare come inviata all’estero, viene quindi inviata in Germania, dove testimonia la caduta del Muro e tutte le fasi successive, narrando quindi la sua esperienza nel saggio Quei giorni a Berlino. Dal fisico minuto e una cascata di capelli ramati con il taglio riconoscitivo a caschetto, in quegli anni Gruber non solo è stata una giornalista apprezzata per le sue indubbie qualità professionali, ma anche per la sua splendida presenza.

Lilli Gruber
Lilli Gruber

Nella foto in bianco e nero, sebbene gli occhi siano coperti da un paio di occhiali da sole scuri, si può notare il viso regolare, scorgere lo sguardo sorridente e notare il taglio sbarazzino tipico del periodo, che ha contribuito a formare la sua immagine pubblica.

Nel 1990, con il passaggio al Tg1, la sua notorietà è aumentata ancor di più, permettendole di condurre la principale edizione delle 20 e proseguire la sua attività di inviata dalle maggiori zone di guerra del periodo come l’allora Iugoslavia e l’Iraq, occupandosi anche degli attacchi dell’11 settembre.

Dopo aver dichiarato apertamente una mancanza di libertà d’espressione sotto il governo Berlusconi, nel 2004 ha deciso di abbandonare Viale Mazzini, candidandosi come europarlamentare nelle file dell’Ulivo, per poi dimettersi a sei mesi dalla fine della sua legislatura, rinunciando così alla pensione da deputata e iniziando la sua collaborazione con La7 di Cairo.

Un carattere forte e volitivo, associato a una bellezza rara, che le hanno permesso non solo di diventare uno dei mezzibusti più noti del Paese, ma anche un personaggio di spicco a livello culturale e anche politico. Oggi Lilli continua a essere al timone di Otto e Mezzo con successo ed è un volto familiare per gli spettatori della rete.

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