Venezia 80, flash-mob sul red carpet per solidarietà al popolo iraniano
Sul red carpet di Venezia 80 si terrà un flash-mob solidale nei confronti del popolo iraniano. Lo stesso giorno sarà proiettato il film 'Tatami' collaborazione fra un regista israeliano e un'attrice iraniana.
di Massimino de Febe / 26.08.2023
Dal 30 agosto al 9 settembre si terrà l’ottantesima edizione della mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia che quest’anno vanta di avere un poster disegnato appositamente per l’evento dal regista e fumettista Lorenzo Mattotti, che ha omaggiato l’evento con colori sgargianti e una visione futuristica in prospettiva dell’andare sempre avanti viaggiando nel mondo del cinema raffigurando dei personaggi a bordo di una macchina targata per l’appunto ’80’. Tra tutti gli eventi in programma, è stato annunciato anche un flash-mob sul red carpet come segno di solidarietà della Biennale di Venezia alle donne e agli uomini del popolo iraniano.
Venezia 80, sul red carpet verrà eseguito un flash-mob in solidarietà del popolo iraniano
Nel corso della 80a Mostra del Cinema di Venezia verranno consegnati molti premi a personalità importanti del cinema internazionale e a maestranze che hanno cambiato il mondo del cinema grazie al loro talento. Inoltre, ci sarà la gara tra le pellicole in concorso tra cui molte italiane. Verranno anche presentate delle pellicole fuori concorso e gli autori italiani mostreranno la loro solidarietà ai colleghi di hollywood che da più di tre mesi stanno scioperando e al quale si sono uniti anche gli attori bloccando così la macchina dell’industria cinematografica più grande del mondo. Ma un altro importante evento di solidarietà previsto nel corso dell’80a edizione della Mostra si terrà sabato 2 ottobre alle ore 18.00 al Lido, dove i cineasti gli artisti e altre personalità presenti sono invitati dalla Biennale di Venezia in collaborazione con l’Associazione democratica degli Iraniani di Venezia a partecipare ad un flash-mob sul red carpet di Venezia 80 al Palazzo del Cinema con l’obiettivo di sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali per via delle condizioni del popolo iraniano.
In Iran, infatti, molti uomini e molte donne vengono arrestati o imprigionati per il sol fatto di esprimere la loro libertà e tra questi ci sono moltissimi cineasti e artisti di ogni genere che non possono mostrare il proprio talento nella libertà più pura in quanto costretti a seguire determinate regole. Ad esempio, recentemente è stato condannano in Iran il regista Saeed Roustaee a sei mesi di carcere per la proiezione al Festival di Cannes nel 2022 del suo film Leila’s Brothers. Lo scorso anno, alla 79a Mostra 2022, si era tenuto un flash-mob per il regista Jafar Panahi.
Nello stesso giorno del flash-mob, alle ore 14.00 verrà proiettato in Sala Darsena il film Tatami, di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, che fa parte della sezione Orizzonti di Venezia 80. Questo titolo vede collaborare un regista iraniano e un’attrice iraniana per firmare la co-regia di questa pellicola che narra la vita di una giovane lottatrice di judo che stravolge la propria vita per via di una decisione presa durante il campionato mondiale e le autorità iraniane cercano di farla ritirare dalla gara proprio per via del suo gesto.
A partecipare a questo gesto di solidarietà sarà anche la sezione autonoma della Mostra, intitolata le Giornate degli Autori, dove verrà presentato in apertura, mercoledì 30 agosto, presso la Sala Peral alle ore 14, il film Aftab mishavad (The Sun Will Rise) di Ayat Najafi. La pellicola è ambientata a Teheran nell’ottobre 2022 e racconta la storia di un gruppo teatrale che sta lavorando alle prove della commedia greca Lisistrata di Aristofane e, durante la scena dell’assalto all’Acropoli conquistato dalle donne di Atene, capisce di essere circondato dalle forze anti-sommossa.
Il flash-mob di quest’anno dimostra ancora una volta la solidarietà da parte del mondo del cinema nei confronti del popolo iraniano con la speranza che prima o poi il problema della libertà di espressione che ostacola molti artisti iraniani possa terminare e che possano vivere la loro libertà creativa in tutti i modi possibili senza rischiare di essere arrestati dalle Forze dell’Ordine iraniane.