Venezia 70: Moebius film scandalo di Kim Ki-duk
Kim Ki-duk presenta fuori concorso a Venezia 70 'Moebius', film scandalo censurato in Corea per le troppe immagini crude e violente.
di Redazione / 04.09.2013
Il regista coreano Kim Ki-duk è tornato a Venezia un anno dopo la vittoria del Leone d'Oro con Pietà e lo fa fuori concorso con un film censurato nel suo Paese, Moebius, che è stato uno scandalo al Lido.
"Spesso mi viene rimproverato di fare film violenti, ma credo che con i miei lavori esprimo la salute della società. Rifletto semplicemente quello che viene dalla società. Non posso fare altrimenti".
In Moebius, Ki-duk racconta di come la moglie vuole vendicarsi del marito per le sue continue infedeltà ma finisce per ferire gravemente il figlio e poi scompare sopraffatta dal senso di colpa. Per il figlio ormai in una condizione miserevole per colpa del gesto della donna, il padre cerca di fare qualcosa solo per rendersi conto che il ragazzo non può guarire. Il padre e' lacerato dai sensi di colpa e per auto punirsi si priva della virilità eliminando quella parte del suo corpo che e' stata la causa principale dei disordini famigliari.
La ferita in un certo modo si rimargina, ma un giorno la moglie torna a casa e la famiglia precipita verso una distruzione ancora più orrenda.
In Corea, proprio per la violenza di certe immagini, Moebius è stato censurato. Sulla censura il regista ha detto:
"Ho dovuto tagliare tre minuti per obbedire alle leggi che si prefiggono di proteggere i giovani e chi non ha raggiunto la maturità. E' un problema che il mio paese dovrebbe risolvere. Amare la propria patria non significa chiudere gli occhi e smettere di farsi domande. In molte parti d'Europa il mio cinema e' amato e non credo che accada perché sia coreano, ma perché parla dell'umanità".
"In origine nasciamo nel desiderio e ci riproduciamo nel desiderio." racconta il regista, "quindi siamo collegati in un tutt'uno come il nastro di Moebius e io finisco per invidiare, odiare e amare me stesso.".