Venezia 69 sostiene i film micro-budget
Si intitola Film a micro-budget: il futuro del cinema? il panel internazionale della 69 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2012, moderato da Peter Cowie, che avrà luogo al Lido domani, nell’anno in cui la Biennale di Venezia lancia l’iniziativa Biennale College – Cinema, in partnership con Gucci e finalizzato alla produzione di 3 film a micro-budget. Il panel […]
di Redazione / 03.09.2012
Si intitola Film a micro-budget: il futuro del cinema? il panel internazionale della 69 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2012, moderato da Peter Cowie, che avrà luogo al Lido domani, nell’anno in cui la Biennale di Venezia lancia l’iniziativa Biennale College – Cinema, in partnership con Gucci e finalizzato alla produzione di 3 film a micro-budget.
Il panel internazionale farà il punto su due temi: l’importanza di saper/poter girare film a micro-budget in un periodo di crisi globale, e la necessità di trovare giovani talenti per rinvigorire il cinema del futuro. All’incontro curato da Peter Cowie parteciperanno i critici e storici del cinema: Richard Corliss, Mick LaSalle, Savina Neirotti, Mark Peranson.
Sin dagli inizi degli anni Duemila, un crescente numero di giovani cineasti ha risolto la sfida finanziaria di produrre un film usando le nuove tecnologie, e addirittura telefoni cellulari. I risultati sono stati alterni, e la fotografia non è stata spesso ai livelli qualitativi di Sven Nykvist o Vittorio Storaro. Ma la purezza e l’autenticità di questi film, insieme al frequente buon risultato al box-office, giustifica i modesti mezzi di produzione.
Tuttavia non si tratta di un fenomeno del tutto nuovo. Esistono dei precedenti nel lavoro dei grandi autori europei e asiatici. Satyajit Ray ha realizzato Pather Panchali con 3,000 dollari nel 1955, Ingmar Bergman ha girato Monica e il desiderio nel 1952 per una cifra oggi equivalente a 75.000 dollari, e i film chiave del Neorealismo italiano sono stati prodotti con pochi spiccioli. Il regista statunitense John Cassavetes ha girato Shadows con 40,000 dollari nel 1959. Nei primi anni ’90 Kevin Smith ha realizzato Clerks con 27,000 dollari, Robert Rodriguez El Mariachi addirittura con 7,000 dollari. Possiamo riflettere su alcuni successi inaspettati come Non aprite quella porta nel 1974, The Immoral Mr. Teas, The Blair Witch Project e La notte dei morti viventi – tutti quanti prodotti con meno di 120,000 dollari, e tutti che hanno incassato centinaia di volte il loro costo.
Il Panel Film a micro-budget: il futuro del cinema?, tra le altre questioni, sottolineerà l’importanza dei festival che propongono film a micro-budget.