Disconnect
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Venezia 2012, tra droghe tecnologiche, rivolte sociali e torture


Cellulari e iPad sempre in mano, videochat di ragazzi disposti a tutto per chi paga, cyberbullismo tra adolescenti con conseguenze tragiche, furti di identita’. Tanti volti della tecnologia e della rete, capaci di diventare droghe pericolose nel mondo giovanile (e non solo) di oggi, si intrecciano in Disconnect, il film corale di Henry-Alex Rubin, che […]

Cellulari e iPad sempre in mano, videochat di ragazzi disposti a tutto per chi paga, cyberbullismo tra adolescenti con conseguenze tragiche, furti di identita’. Tanti volti della tecnologia e della rete, capaci di diventare droghe pericolose nel mondo giovanile (e non solo) di oggi, si intrecciano in Disconnect, il film corale di Henry-Alex Rubin, che vede protagonisti Jason Bateman, Hope Davis, Michael Nyqvist, Alexander Skarsgard e in un cameo lo stilista Marc Jacobs, fuori concorso alla Mostra di Venezia e nelle nostre sale il prossimo anno.

Sangue, sparatorie e trapani usati come strumento di tortura: e’ Outrage Beyond di Takeshi Kitano in concorso alla 69esima Mostra. Ma la vera perversione volta dal regista, Leone d’oro nel 1997 con Hana-bi, e’ l’intreccio della trama che vede scontrarsi ed allearsi all’infinito tutta una serie di famiglie yakuza per il controllo del potere.

Da una parte una classe operaia che arranca e giovani senza futuro. Dall’altra, la gente che ha i soldi e va in vacanza. Alle Giornate degli Autori a Venezia e’ stato ieri il giorno di Acciaio, film di Stefano Mordini tratto dal romanzo d’esordio di Silvia Avallone. Michele Riondino e’ Alessio, operaio che arrotonda come puo’, tira spesso di coca e ama Elena (Vittoria Puccini), l’agiata figlia del dottore della cittadina che, dopo alcune esperienze di lavoro, si ritrova impiegata nella stessa fabbrica.

Nel frattempo applausi alla prima stampa al termine della proiezione di Apres Mai del regista francese Olivier Assayas, in concorso oggi alla Mostra di Venezia e prossimamente nelle nostre sale distribuito da Officine Ubu. La storia, ambientata nella Parigi dell’inizio degli anni ’70, subito dopo il ’68, ricostruisce un mondo giovanile alla ricerca di un’identita’ e di un futuro, con il mito della rivoluzione. Protagonista e’ un giovane liceale, Gilles, interpretato da Clement Metayer.

Venezia 2012
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