Buon compleanno, Valeria Golino: vita e carriera dell’attrice e regista italiana
Oggi, 22 ottobre, si festeggia il compleanno di Valeria Golino, una delle attrici più apprezzate dal nostro cinema e non solo, che può vantare anche una lunga carriera internazionale, e che è passata con successo anche dietro alla macchina da presa.
di Matilde Capozio / 22.10.2023
Valeria Golino nasce a Napoli il 22 ottobre del 1965, figlia di un padre italiano e di una madre greca; lei stessa da giovane trascorre diverso tempo ad Atene con la madre, dopo la separazione dei genitori, dove comincia a lavorare come modella da adolescente.
Gli esordi cinematografici e i primi riconoscimenti
Un giorno suo zio, Enzo Golino, giornalista a L’Espresso, viene a sapere che la regista Lina Wertmuller sta cercando una ragazzina per il suo prossimo film, e contatta la nipote: così Valeria viene scelta per il ruolo di Adalgisa nel film Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada (1983), con protagonista Ugo Tognazzi. Negli anni successivi, Valeria vince un Globo d’oro alla miglior attrice rivelazione per il dramma Figlio mio, infinitamente caro… (1985), che segna anche l’esordio di Sergio Rubini, e per il fantasy Piccoli fuochi (1987), mentre conquista la Coppa Volpi al Festival di Venezia, oltre a un Nastro d’argento, per il film Storia d’amore (1986) di Citto Maselli, e viene candidata al David di Donatello per il suo ruolo in Gli occhiali d’oro (1987) di Giuliano Montaldo, co-produzione dal cast internazionale (ci sono anche Rupert Everett, Philippe Noiret e Stefania Sandrelli) tratta dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani.
Mentre decolla anche la sua carriera internazionale, negli anni Novanta gira anche qualche film italiano come Puerto escondido (1992) di Gabriele Salvatores, ultimo capitolo della tetralogia sulla fuga, ambientato prevalentemente in Messico, Come due coccodrilli (1994) di Giacomo Campiotti, dramma con Fabrizio Bentivoglio e Giancarlo Giannini, Le acrobate (1997) di Silvio Soldini, L’albero delle pere (1999) di Francesca Archibugi, e Harem Suare (1999), uno dei primi film di Ferzan Özpetek, che si svolge tra Italia e Turchia.
I successi italiani degli anni Duemila
Gli anni Duemila vedono Valeria Golino tornare più stabilmente a lavorare nel nostro Paese, a cominciare da Respiro (2002) di Emanuele Crialese, in cui è una dei pochissimi attori professionisti nel cast principale, e che ottiene molti riconoscimenti anche all’estero, facendo vincere all’attrice, tra le altre cose, un Nastro d’argento.
Da allora, Valeria Golino continua ad alternare ruoli da protagonista, come in L’inverno (2002), La guerra di Mario (2005), per cui vince un David di Donatello, Il sole nero (2007), Giulia non esce la sera (2009), Come il vento (2013), Per amor vostro (2015), con cui conquista un’altra Coppa Volpi al Festival di Venezia, e Il colore nascosto delle cose (2017), a personaggi secondari o in film corali, ad esempio in Texas (2005), La ragazza del lago (2007), Lascia perdere, Johnny! (2007) esordio alla regia di Fabrizio Bentivoglio, per anni suo compagno di vita, Caos calmo (2008) con Nanni Moretti, L’uomo nero (2009) di Sergio Rubini, L’amore buio (2010), La kryptonite nella borsa (2011), Il capitale umano (2013) di Paolo Virzì, per cui è premiata con un David di Donatello, Il ragazzo invisibile (2014) e Tutto il mio folle amore (2019) che la riuniscono a Gabriele Salvatores, 5 è il numero perfetto (2019), di Igort dal suo omonimo fumetto, per cui lei vince un altro David, Lasciami andare (2020), La scuola cattolica (2021) ispirato alla vicenda di cronaca nera del massacro del Circeo, La terra dei figli (2021), dramma post-apocalittico dal fumetto di Gipi, e anche in tv, con le serie In Treatment (2013), in cui interpreta la moglie del protagonista Sergio Castellitto, e La vita bugiarda degli adulti (2023) dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante.
La carriera all’estero e i successi internazionali di Valeria Golino
Valeria Golino è anche una delle poche attrici italiane ad aver avviato una carriera anche negli USA, interpretando diversi film americani, a partire da una co-produzione come l’action-comedy Asilo di polizia (1986), ambientata tra New York e Roma con cast misto, poi il sequel Big Top Pee-Wee-La mia vita picchiatella (1988), Rain man-L’uomo della pioggia (1988) al fianco di Tom Cruise e Dustin Hoffman, le commedie demenziali-parodistiche Hot shots! (1991) e il suo seguito (1993), L’anno del terrore (1991), produzione statunitense ma ambientata in Italia durante gli anni di piombo, Lupo solitario (1991) di Sean Penn, il biopic Amata immortale (1994) con Gary Oldman nel ruolo di Beethoven, Via da Las Vegas (1995) con Nicolas Cage, il film a episodi Four Rooms (1995), Fuga da Los Angeles (1996) con Kurt Russell, il dramma corale al femminile Le cose che so di lei (2000), il biopic Frida (2002) con Salma Hayek, e di recente la seconda stagione di The morning show (2021), con il ruolo della documentarista che incontra il conduttore tv caduto in disgrazia per uno scandalo sessuale, interpretato da Steve Carell.
Nella sua filmografia troviamo anche diverse produzioni francesi, tra queste L’ultima estate a Tangeri (1987), La puttana del re (1990) , 36 Quai des Orfèvres (2004), Attrici (2007) e I villeggianti (2018), dell’amica Valeria Bruni Tedeschi, Ca$h-Fate il vostro gioco (2008), Un baiser papillon (2011), Jacky nel reame delle donne (2014), L’ultimo amore di Casanova (2019), e Ritratto della giovane in fiamme (2019), candidato anche a un Golden Globe come Miglior film straniero.
I film da regista
Dopo una lunga carriera come interprete, Valeria Golino decide di mettersi alla prova anche come regista cinematografica, dirigendo Miele (2013), una storia drammatica che affronta il controverso tema dell’eutanasia, e che le fa vincere un Nastro d’argento come Miglior regista esordiente, mentre sceglie di non comparire nel film come attrice ma sceglie come protagonista Jasmine Trinca (Valeria ricambierà con un cameo in Marcel!, esordio alla regia di Jasmine); cinque anni dopo fa il bis con Euforia (2018), interpretato da Riccardo Scamarcio, a cui è stata sentimentalmente legata per anni, e Valerio Mastandrea nei panni di due fratelli.
Dove rivedremo Valeria Golino
Golino è una dei protagonisti di Te l’avevo detto di Ginevra Elkann, presentato alla Festa del cinema di Roma 2023, con un cast internazionale che comprende anche Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher e Valeria Bruni Tedeschi, e avrà un ruolo anche in The beautiful game della regista inglese Thea Sharrock, che racconterà di una coppa del mondo di calcio per senzatetto, tra Londra e Roma, con Bill Nighy tra i protagonisti, e infine apparirà nel già attesissimo Maria, nuovo film di Pablo Larraìn dedicato a celebri figure femminili, stavolta incentrato su Maria Callas che avrà il volto di Angelina Jolie, di cui Golino interpreterà la sorella.