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UniVideo chiede al Governo che DVD, Blu-ray e 4K ultra HD possano tornare ad essere acquistati dagli italiani
In una lettera indirizzata al Governo, Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente di UniVideo, richiede con urgenza di inserire tra i beni immediatamente disponibili per la vendita al dettaglio le opere audiovisive registrate.
di Redazione / 13.05.2020
Le piattaforme di video on demand nelle settimane di lockdown attivato dal Governo italiano per evitare la diffusione del coronavirus Covid-19 sono tornate molto utili, sia per le persone per passare il tempo che per il settore dell'editoria audiovisiva, che altrimenti sarebbe rimasta ferma a causa del blocco delle vendite dei prodotti audiovisivi su supporto fisico come DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD. E con la 'Fase 2' l'emergenza non è finita. Infatti, le ultime disposizioni del Governo stabiliscono che si possono produrre ma non vendere negli esercizi attualmente aperti i prodotti audiovisivi su supporto fisico come DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD.
Il Presidente di Univideo – l'Associazione di categoria che rappresenta gli Editori Audiovisivi su media digitali (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD) e online (piattaforme di distribuzione digitale) – ha inviato una lettera al Premier Conte e ai Ministri Franceschini e Patuanelli chiedendo loro di consentire mediante il prossimo DPCM la vendita al dettaglio di opere audiovisive registrate (DVD, Blu-ray, 4K Ultra HD).
L'editoria audiovisiva nel nostro paese, come da Rapporto Univideo 2019, vale 288,9 milioni di euro, suddiviso tra 193 milioni di euro di fatturato derivanti dal prodotto fisico e 95,9 milioni di euro prodotto dalle transazioni digitali. In Italia sono 4,5 milioni le persone che hanno acquistato almeno un prodotto Home Entertainment, mentre i fruitori finali del prodotto audiovisivo italiano sono circa 6,7 milioni, a conferma del fatto che si tratta di un prodotto che si presta ad una modalità di consumo condivisa. Questo prima del lockdown attivato per evitare la diffusione del coronavirus Covid-19, con connesso blocco delle vendite. Entrati nella Fase 2 – iniziata di fatto il 4 maggio scorso – l'editoria audiovisiva si ritrova in difficoltà, in quanto oggi DVD, Blu-ray e 4k Ultra HD non possono essere liberamente acquistati dagli italiani.
Per Univideo, il settore dell'Home-Entertainment, e della promozione culturale più in generale, negli ultimi anni si è dovuto confrontare con la rivoluzione digitale, proseguendo ad investire e a ricoprire un ruolo economico rilevante: "non c'è una ragione di pubblica sicurezza che giustifichi, nel contrasto alla diffusione del Covid-19, il proseguo del blocco nella commercializzazione di supporti audiovisivi" spiega Univideo in una nota.
"Ci auguriamo – spiega Lorenzo Ferrari Ardicini, Presidente di UNIVIDEO e di CG Entertainment – che il Governo accolga la nostra richiesta, l'editoria audiovisiva rappresenta un pezzo importante della filiera creativa del nostro Paese. L'Home Entertainment è entrato nelle case degli italiani più di trent'anni fa e rimane ancora oggi un collante sociale importante e richiesto, per questo impedire anche nella fase 2 la vendita dei nostri prodotti culturali ci pare sbagliato e pericoloso in termini di sopravvivenza della nostra industria, fortemente colpita dagli effetti di questa crisi".
Il prossimo DPCM è atteso entro la fine di questa settimana, dal momento che quello attuale scadrà 18 maggio.