Undici, intervista integrale a Serse Cosmi
Trascrizione dell'intervista integrale fatta all'allenatore del Siena Serse Cosmi. durante la trasmissione Undici su Mediaset Italia 2 di lunedi 8 ottobre 2012.
di Redazione / 09.10.2012
Ieri sera, lunedì 8 ottobre 2012, nel corso del programma “Undici” condotto da Pierluigi Pardo in onda in prima serata su Mediaset Italia 2, è intervenuto in esclusiva l’allenatore del Siena Serse Cosmi. Di seguito vi proponiamo al trascrizione dell’intervista integrale.
Serse Cosmi, a proposito dell’allenatore dell’Inter Andrea Stramaccioni, dichiara:
“Mi sembra un ragazzo molto preparato e anche abbastanza forte nell’affrontare situazioni complicate. L’esultanza post derby ci sta, non è da tutti vincerne due su due: non c’era nulla di offensivo nei confronti degli avversari. Gli invidio Ranocchia: è un ragazzo d’oro, con qualità umane antiche e mi piacerebbe allenarlo.”
L’allenatore del Siena continua commentando la sua squalifica:
“Nella sentenza è scritto che sono stato squalificato per blasfemia e per aver ritardato il gioco: la prima delle due mi dà molto fastidio, si vede, che come diceva De Andrè, dietro ogni blasfemo c’è un giardino incantato. Si vede che aveva ragione. Volevo rimanere in campo perché non pensavo di meritarmi l’espulsione: è stato un atteggiamento puerile e chiedo scusa. Mi piacerebbe che qualcuno una volta venisse a chiedere scusa a me, questo non è mai successo.”
A proposito di un eventuale ritorno di Antonio Cassano in Nazionale, Cosmi dichiara:
“Bisogna vedere quello che ha in testa Prandelli: il commissario tecnico ha parlato chiaramente, ci sono giocatori giovani sui quali puntare in questo momento. Anche perché Antonio non è una sorpresa per nessuno, si sa quello che puo’ dare se è al massimo della condizione. Dire che sia stato accantonato è brutto, ma sembra che le scelte siano state fatte. Però ha 30 anni e tra due, in ottica Mondiali, sarebbe ancora giovane.”
Serse Cosmi analizza anche i problemi del Milan:
“Il problema più grande è quello di ricostruire una squadra e quando avviene si va incontro a momenti di difficoltà. Giocatori come Nocerino e Boateng, che l’anno scorso erano un valore aggiunto, ora stanno facendo fatica a ripetere quegli standard. Se a questo sommi le partenze di giocatori come Ibra e Thiago Silva allora hai trovato buona parte di spiegazione. È una squadra che dà la sensazione di non essere sicura, di avere timore e questo è il problema più grosso per qualsiasi squadra.”
L’allenatore del Siena continua pronosticando la possibile vincitrice dello Scudetto:
“Penso che fino alla fine sarà un duello tra Juventus e Napoli: la sorpresa può essere l’Inter e credo nessun altro. Ma Juve e Napoli partono alla pari: entrambe hanno le qualità per vincerlo e qualche lacuna per perderlo. Hanno giocatori qualitativamente più bravi rispetto alle altre squadre, anche se più che bravi i giocatori devono essere pronti.”