Undici: intervista a Diego Milito, 6 maggio 2013
L'intervista all'attaccante dell'Inter Diego Milito rilasciata al programma Undici in onda lunedì 6 maggio 2013 su Mediaset Italia 2.
di Redazione / 06.05.2013
Stasera, lunedì 6 maggio 2013, nel corso del programma Undici, il talk show sportivo condotto da Pierluigi Pardo in onda alle ore 21.30 su Mediaset Italia 2, è intervenuto in esclusiva l'attaccante dell'Inter Diego Milito. Di seguito l'intervista integrale.
Diego Milito, a proposito del suo futuro e di quello della squadra nerazzurra, dichiara:
"Fuori si soffre tanto, ma bisogna supportare i compagni. A volte ci si arrabbia per un risultato negativo, ma le cose brutte nel calcio sono questi infortuni e purtroppo te ne accorgi solo quando ti capitano. Non ci sono ancora date precise sul mio rientro, ma spero di poter tornare a luglio, per poi fare la preparazione in gruppo con i compagni e iniziare una nuova stagione con l'Inter. L'Inter è una squadra che deve sempre puntare al massimo e sono sicuro che il presidente Moratti allestirà una squadra forte, per puntare a tutti gli obiettivi".
Quando gli viene chiesto un commento sullo Scudetto vinto dalla Juventus, l'attaccante dell'Inter dichiara:
"Ha vinto senza dubbio la squadra più forte. La Juventus merita questo successo e devo farle i complimenti perché ha fatto un campionato straordinario. Noi, fino a quel Juve-Inter dove interrompemmo la loro imbattibilità, eravamo vicini, poi però siamo stati discontinui e anche i tanti infortuni ci hanno fatto perdere terreno."
Diego Milito prosegue parlando delle voci di mercato che stanno coinvolgendo l'Inter:
"Non so se tornerà Leonardo: posso solo dire che con lui ho un rapporto bellissimo e che con l'Inter ha fatto grandissime cose, ma sono questioni che competono al presidente. Anche di Zeman e Mazzarri posso solo dire che sono bravi allenatori: il boemo mi piace soprattutto per i gol che fa fare agli attaccanti, mentre Mazzarri a Napoli sta facendo benissimo. La squadra è con Stramaccioni: siamo con lui dal primo giorno e continuiamo ad esserlo. Sta soffrendo, come noi, per il momento difficile, ma saremo sempre al suo fianco."
A proposito delle esperienze con la maglia del Genoa e della Nazionale argentina, l'attaccante dell'Inter dichiara:
"Prima di arrivare al Genoa sono stato anche accostato al Napoli, ma non c'è stato altro che un semplice interessamento. Il Genoa è una società fantastica: è stata la mia prima squadra europea, quella che mi ha permesso di conoscere un calcio diverso da quello sudamericano e per questo la porterò sempre nel cuore. In Nazionale mi allenava Maradona e potete immaginare cosa significhi per un argentino essere allenati da un idolo come Diego. Non ho giocato tanto e questo un po' mi è dispiaciuto, ma solo indossare quella maglia è stato un sogno che si avverava."
Diego Milito ha un pensiero anche per il suo ex allenatore Josè Mourinho e per il presidente dell'Inter Massimo Moratti:
"Mourinho è veramente speciale: riesce a tirare fuori il meglio da ognuno. È un vincente, ti convince delle sue idee e ti fa sentire il migliore in campo. Con questo spirito puoi battere chiunque. Moratti è una persona straordinaria: mi ha fatto vincere tutto, ha fatto in modo che realizzassi i sogni che avevo da bambino e mi ha sempre sostenuto nelle difficoltà. Anche lui avrà sempre un posto nel mio cuore."
Inoltre, Milito schiera il suo "Undici" ideale:
"In porta Julio Cesar; difesa a tre con mio fratello Gabi Milito, Samuel e Zanetti; davanti alla difesa Baggio, Zidane e Cambiasso; dietro l'unica punta, che sono io, Ronaldo il Fenomeno, Maradona e Messi."
Infine, l'attaccante dell'Inter Antonio Cassano, interviene a "Undici" e, a proposito di Diego Milito, dichiara:
"Diego mi ricorda Van Nistelrooy per i gol e i movimenti che fa. È una persona speciale per me e quando si è fatto male siamo andati a picco, senza di lui siamo morti."
E Diego Milito risponde:
"Antonio è un grande. È un giocatore molto importante per l'Inter e spero che rimanga."