Un padre, il romanzo da cui è stato tratto il film Netflix con Kevin Hart
In libreria arriva il libro di Matthew Logelin da cui è stato tratto il film, disponibile su Netflix, 'Un padre', che vede Kevin Hart indossare i panni di un padre vedovo che deve inventare il sole per la figlia appena nata
di Erika Pomella / 14.07.2021
Il 18 giugno ha debuttato su Netflix il film Un padre, che vede Kevin Hart indossare i panni di Matthew, un neopapà rimasto vedovo che mentre è nel pieno dell'elaborazione del lutto deve anche occuparsi di sua figlia e scoprire così che gioia e dolore sono spesso due facce della stessa medaglia. In breve, la trama del film di Paul Weitz, è tutta qui, nell'impegno di un padre a dare a sua figlia un'esistenza normale e serena nonostante sia iniziata con la più grave perdita che un essere umano possa immaginare. Quello che colpisce è che il film racconta una storia vera, una storia raccontata nella commovente e straziante autobiografica di Matthew Logelin, edita da Sperling & Kupfer con il titolo Un padre – Crescere insieme.
Ci sono storie che nessuno di noi vorrebbe mai raccontare. Storie che preferiremmo lasciare tra le pagine di un libro o nel riflesso di un grande schermo e che mai e poi mai vorremmo che si insinuassero nelle crepe della nostra giornata. Lo sa bene Matthew "Matt" Logelin, che si trova quasi annegato dalle parole che vuole raccontare e, allo stesso tempo, sente sulle spalle il fardello di un dolore che forse si può dimenticare, ma che difficilmente si potrà superare. La storia che Logelin affronta tra le pagine del suo romanzo autobiografico è una storia che non è fatta di grandi eventi, non è fatta di colpi di scena e ribaltamenti che lasciano il lettore con il fiato in gola. Eppure, allo stesso tempo, è comunque un romanzo eroico. Perché davvero qualcosa di eroico in un uomo che apprende della nascita della propria figlia nello stesso momento in cui apprende che sua moglie, l'amore della sua vita, la persona con cui aveva cominciato a disegnare i confini del futuro, non c'è più. C'è qualcosa di eroico in un uomo che lascia che il dolore gli attanagli lo stomaco e che pure non si arrende, non si spegne, non lascia che sia la morte ad avere la meglio, ma la vita. E questa è la dicotomia maggiore del libro.
La morte di Liz durante il parto è un evento che si distente per tutta la durata del libro, che si allarga come la proverbiale macchia d'olio perché quando pensi di stare tutta la vita con qualcuno e quel qualcuno sparisce di colpo, la sua presenza, il suo ricordo e la sua mancanza esplodono e diventano quasi un pensiero fisso. Allo stesso tempo, però, Matt vuole come fare da scudo a sua figlia, vuole proteggerla da questa ombra e far sì che lei sia sempre al sole, che abbia una vita "normale", un'infanzia felice, nonostante abbia perso la madre ancor prima di conoscerla.
Una storia, quella di Un Padre, che avrebbe potuto facilmente ricorrere ai tanto detestati ricatti emotivi e far leva su facili sentimentalismi, con quei meccanismi artificiosi che vogliono quasi obbligare il lettore a provare qualcosa, a commuoversi ad ogni costo. Al contrario, grazie anche alla prosa di Matthew Logelin, che non solo è scorrevole ma anche profondamente onesta, non si ha mai la sensazione di essere condotti verso il dolore per puro estro creativo. Il lettore si trova dunque davanti a una storia vera che proprio della verità fa il suo punto di forza e il ponte attraverso il quale connettersi con chi legge. C'è da dire, però, che se cercate una lettura leggera, da fare a cuor leggero, forse Un padre non è esattamente il titolo più adatto. Non fatevi ingannare dalla mole sottile: Nonostante siamo intorno alle 300 pagine, la lettura necessiterà di pause, di rallentamenti, perché a volte vedere il dolore di un altro essere umano che si confessa in modo così diretto e onesto vi obbligherà a fermarvi, a mettere da parte il libro e, forse, a guardare alla vostra vita con nuovi occhi. Consiglio aggiuntivo: se decidete di portare Un padre in vacanza con voi e leggerlo sotto l'ombrellone, assicuratevi di avere degli occhiali da sole. Le lacrime sono assicurate.