Un’insolita Mary, il debutto della Vintage Editore per i fan di Orgoglio e Pregiudizio
Arriva in libreria 'Un'Insolita Mary', romanzo che rappresenta un sequel ideale del capolavoro di Jane Austen, 'Orgoglio e Pregiudizio'
di Erika Pomella / 03.06.2020
Ci sono libri che sono in grado di rapire l'anima e l'immaginazione dei lettori.
Romanzi che creano un immaginario collettivo, un'esperienza condivisa di aspettative e sogni ad occhi aperti e che, proprio per questo, riescono a trascendere la propria età.
Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen rientra senz'altro in questo genere di letture: il classico della scrittrice inglese, maestra dell'epoca regency e in grado di usare l'ironia per attaccare uno status quo in cui si trovava a esistere, è uno di quei libri che non mancano mai nelle librerie dei lettori, anche di quelli meno voraci. Ed è, soprattutto, un romanzo che, nel corso dei decenni, si è aperto alla possibilità di retelling e sequel ideali. L'ultimo dei quali è Un'Insolita Mary, romanzo firmato da S.M. Klassen, che segna il debutto della casa editrice Vintage Editore.
Come è facilmente intuibile dal titolo, il romanzo ruota intorno al personaggio di Mary Bennett, forse la più "sfortunata" e meno amata delle sorelle Bennett. Nel romanzo della Austen il lettore ha imparato a conoscere questa ragazza come una giovane donna moraleggiante e noiosa, non di bell'aspetto, pronta a mettere bocca su qualsiasi cosa e a giudicare chiunque non la pensasse come lei. Un personaggio negativo proprio nel suo non essere aperta ad ascoltare altri punti di vista, a non accettare comportamenti che non rispondessero ai suoi metri di giudizio. Non è vanesia come Lydia, o sciocca come Kitty; non ha la bellezza di Jane né lo spirito di Elizabeth: è una ragazza con gli occhiali a coprirle lo sguardo e nessun talento da mettere in mostra nei balli e nelle serate mondane.
S.M. Klassen parte da questo personaggio noto della letteratura inglese e le crea intorno un punto di partenza diverso, che si basa sul "sotterfugio" del What If. Infatti, cosa succederebbe se scoprissimo che quella di Mary era tutta una posa? Che il suo desiderio era proprio quello di rendersi indesiderabile perché non vuole cadere vittima delle manovre di Mrs. Bennett, madre invadente che vive solo per vedere le figlie sposate? Ed è così che inizia Un'insolita Mary. Dopo i matrimoni tra Jane e Charles Bingley e, soprattutto, tra Elizabeth e Mr. Darcy, Mary si sente al sicuro di poter affermare di non volersi sposare e di voler vivere come una zitella in un cottage che potrà permettersi con la sua piccola rendita annua. Liberato questo pensiero, Mary si libera anche delle sovrastrutture: via gli occhiali, via gli chignon stretti al punto da arginare persino i pensieri. Via le letture messe in mostra e fatte di salmi e saggi e tutto ciò che di noioso si potrebbe immaginare. Emerge così la figura di una Mary che non ha bisogno di occhiali per vedere, che è un'appassionata lettrice di romanzi e che non è così poco avvenente come aveva voluto far credere. La sua famiglia è quasi sconvolta dal cambiamento, ma più di tutti è sorpresa Elizabeth, quando si trova la sorella a Pemberly, dove l'aveva invitata per passare un po' di tempo.
Ed è proprio nella tenuta degli ormai (sempre innamoratissimi) coniugi Darcy che Mary farà amicizia con la sorella minore di Fitzwilliam Darcy, Lady Georgiana. Tra le due nascerà una sincera e bella amicizia, che porterà Mary a cercare di migliorare se stessa per essere all'altezza dell'amica, che con pazienza le insegna tutto quello che può, per colmare le lacune della giovane amica. Ma le due, in modo quasi inaspettato, si troveranno a dover affrontare una sfida che non avevano previsto e che metterà in moto tutta una serie di reazioni che spingeranno Mary a riflettere sempre di più su se stessa, sulla sua forza e su quello che davvero vuole per il futuro.
Un'insolita Mary è senza dubbio una lettura che non può mancare nella biblioteca dei lettori che hanno amato Orgoglio e Pregiudizio e che sentono la mancanza dell'epoca regency, delle sue storie d'amore create attraverso il balle e conversazioni intorno alla musica, alla lettura e a tutto ciò che spesso oggi viene dato per scontato. La sua vicinanza a Orgoglio e Pregiudizio, che è l'elemento che salta subito all'occhio, è dovuta non solo alla scelta di utilizzare personaggi già ampiamente noti, ma anche alla capacità di S.M. Klassen di creare una struttura narrativa che avesse al suo interno anche quell'intento critico alla società e l'attenzione alla vita quotidiana che hanno reso il lavoro di Jane Austen immortale. L'autrice crea un universo narrativo non solo perfettamente credibile, in linea con l'epoca anche per quanto riguarda la cultura, ma che soprattutto ha il merito di continuare la linea di pensiero dell'autrice originale, che raccontava quella discrepanza tra nobilità e borghesia, ma anche l'orgoglio e i pregiudizi che spesso muovono i personaggi e le loro scelte. Da questo punto di vista Mary è il personaggio perfetto: un personaggio costruito con una serie di pregiudizi indotti che, pian piano, si spoglia delle sovrastrutture che la società vuole per lei, riuscendo a costruire sé stessa in un modo che somigli alla donna che vorrebbe essere.
Si aggiunge anche una sottotrama che tende di più al giallo e che, sebbene non regali grandissimi colpi di scena, fa sì che Un'Insolita Mary si arricchisca di un ritmo ancora più incalzante, per cui è davvero difficile posare il romanzo e smettere di leggere. Klassen ha gestito con prudenza e intelligenza il materiale che aveva a disposizione: da una parte accontentando i fan storici di Orgoglio e Pregiudizio (le scene tra Darcy ed Elizabeth sono sempre molto belle), sia creando un personaggio che pur derivando da un universo narrativo arci-noto riuscisse a brillare per originalità. Un esempio su tutti è vicinanza tra Mary Bennett e il mondo del pugilato: e di più non diciamo per non correre il rischio di fare spoiler e rovinare l'esperienza della lettura, che è invece deliziosa e gradevole, perfetta per questo inizio d'estate.