Lo spettacolo TuttoDante di Roberto Benigni in onda su Rai2 non sembra piacere al pubblico televisivo, con ascolti in calo di settimana in settimana. La cultura in prima serata deve essere riconsiderata?
La cultura sulle reti televisive generaliste non funziona. E a dimostrarlo c'è TuttoDante, lo spettacolo che Roberto Benigni da alcune settimane dedica alla lettura della Divina Commedia di Dante. Il TuttoDante, trasmesso in prima serata il mercoledì su Rai2, non funzione: sebbene Benigni mette anima e corpo nella rilettura della Divina Commedia, i versi del genio fiorentino appassionano solo il 4,54 per cento, 1 milione 294 mila spettatori, della platea televisiva.
"Siamo dentro la città di Dite – spiega l'attore toscano in una delle sue riletture -, nella selva che si trova al di là del Flegetonte, dove giacciono le anime dei suicidi, peccatori inseriti addirittura dopo gli omicidi perché la loro è una colpa ancora più grave, è la massima ingiustizia verso se stessi e la massima ingiuria verso Dio", ma i canti dell'Inferno non sono nazionalpopolari quanto l'attore.
Secondo alcune stime, la maggior parte dei telespettatori di TuttoDante sono dei laureati, con una percentuale del 12,66 per cento.
Gli appuntamenti di TuttoDante su Rai2 riprendono lo spettacolo che Roberto Benigni fece la scorsa estate in Piazza Santa Croce a Firenze davanti ad una folla di 70 mila spettatori. Ad oggi, sono andati in onda cinque appuntamenti, e ne mancano ancora sette per concludere l'intero ciclo. Per il momento, non sono stati annunciate variazioni al palinsesto, quindi TuttoDante dovrebbe rimanere in prima serata il mercoledì su Rai2 per tutti i prossimi appuntamenti.
Venendo ai costi sostenuti per la produzione dello spettacolo, è stato stimato che si aggirerebbe sui 200.000 euro a puntata, per un totale di 2,4 milioni. L'evento, prodotto dalla Melampo Cinematografica e organizzato da Lucio Presta con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre, è diretto da Stefano Vicario con la fotografia di Massimo Pascucci. TuttoDante ha coinvolto uno staff di oltre cento persone; inoltre, per la prima volta in uno spettacolo del genere, è stata utilizzata la spidercam, che ha permesso di immortalare Firenze da un'altezza di 42 metri, offrendo inquadrature mozzafiato.
Benigni aveva già portato l'Opera di Dante in televisione in passato, in prima serata su Rai1, quando il successo è stato molto ma molto maggiore: il V dell'Inferno trasmesso dalla rete ammiraglia Rai raccolse il 29 novembre 2007 una media di 10 milioni 70 mila spettatori con il 35.68 per cento di share, mentre l'Ultimo del Paradiso andato in onda il 23 dicembre 2002 raccolse addirittura 12 milioni 687 mila spettatori con il 45.48 per cento.
Più di recente la serata La più bella del mondo che Benigni ha dedicato alla prima parte della Costituzione Italiana, andata in onda il 17 dicembre 2012 in prima serata su Rai1, raccolse 12,6 milioni di spettatori con il 44 per cento di share.
Come spiega Benigni, la Divina Commedia "è un regalo di Dio, un'opera che ci permette di capire come siamo fatti".
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