Trilussa storia d’amore e di poesia: Seconda puntata – 12 marzo 2013


Michele Placido è Trilussa nel film Trilussa storia d'amore e di poesia: sinossi della seconda puntata in onda su Rai Uno martedì 12 marzo 2013.

Michele Placido è "il poeta dei romani" nel film di Lodovico Gasparini Trilussa storia d'amore e di poesia, una grande produzione Titanus in collaborazione con Rai Fiction, la cui seconda ed ultima puntata (la prima è stata trasmessa lunedì 11 marzo) va in onda su Rai1 martedì 12 marzo 2013 in prima serata. Accanto a Placido, una straordinaria Monica Guerritore è Rosa, la fedele governante di Trilussa. La figura del libero e irriverente poeta, sempre a corto di soldi ma mai prono al potere, in un racconto ambientato nella Roma del 1937, alla vigilia dell'Apocalisse,  della persecuzione ebraica e della seconda guerra mondiale.

Sinossi Seconda puntata – 12 marzo 2013 su Rai1

Il nostro Trilussa ha più vite di una gatto e tiene testa a Mussolini che non riesce a "incastrarlo" per le sue simpatie anti-fasciste, Trilussa se la cava con una dedica  sul libro di fiabe del figlio del Duce e un invito a non parlare  più di politica in futuro. Rientrato a  casa  per  la  gioia  della  "sua"  Rosa,  Trilussa  si rassegna a  riprendere   la  sua  vita normale.  Giselda  gli si presenta  però ancora  davanti,  sul set di un filmaccio al quale Trilussa decide  di collaborare per raccattare un po' di soldi per  tranquillizzare   i creditori:  questa  volta  Trilussa  decide di mollare il film e riprendere  il lavoro lasciato  a  metà con Giselda: la trasformerà  in una vera diva.

Per concludere la sua impresa però Trilussa si circonda di una serie di "amici": la ex mannequin  Odette,  la ballerina  etiope Nouma,  il pianista  cieco Marcello, il truccatore omosessuale Ivano e un gruppo  di ballerine che diventerà il corpo di ballo dello spettacolo  dove  debutterà  Giselda.  Fondamentale  poi per Trilussa  la presenza del grande  amico – di sbornie  e di avventure – l'artigiano Frappiselli, vero uomo del popolo. Mentre continuano le prove dello spettacolo e Giselda comincia a sbocciare  come artista sotto la sapiente regia di Trilussa, la rete fascista di Longarini e Carlacci si stringe attorno al povero Arturo e al suo gruppo.  Soprattutto Carlacci  ha  sempre  più mire su Giselda e vuole ostacolare  in ogni modo la sua storia d'amore  con Arturo. Ma il cuore si mette in mezzo.  Giselda è sempre più divisa tra il suo giovane  amore  per Arturo e lo strano sentimento che prova per Trilussa, un giorno lo confessa a Rosa. Purtroppo Arturo le ascolta e crede che Giselda non lo ami più. Disperato,  senza  più speranze, decide  di agire contro il regime in un atto dimostrativo: riempirà di volantini anti-fascisti un'inaugurazione ufficiale a cui partecipa anche il Duce. Ma Carlacci lo scopre e trama contro di lui, lo blocca durante  l'inaugurazione e prima che Arturo possa difendersi gli mette in tasca  una  pistola: Arturo viene arrestato  con la gravissima accusa  di attentato a Mussolini. Rischia la pena di morte e viene rinchiuso in carcere in attesa di giudizio.

Nel frattempo mentre Trilussa cerca di liberare Arturo grazie alla sua amicizia con il Papa Pio XI, Giselda è disposta a tutto pur di salvargli la vita, anche di cedere alle lusinghe del laido Carlacci.  Questi prepara un piano  diabolico:  farà  scappare Arturo e avrà  Giselda,  poi ucciderà  il fuggiasco  e Giselda sarà  per sempre alla sua mercé. Nel frattempo la prima dello spettacolo di Giselda è sempre più vicina e la ragazza è sempre più brava: se ne accorge  anche il conte Della Rocca che l'applaude  alla prova  generale  sotto lo sguardo  torvo di Marisa  Mars. Con i fascisti a  caccia  di  Arturo,  Trilussa  riesce  però  a  evitare con un abile stratagemma che Giselda ceda  a Carlacci e nel frattempo prepara la grande  fuga dei due amanti.

Arturo ha le ore contate e Giselda verrà arrestata subito dopo lo spettacolo che segnerà  il suo trionfo. Trilussa decide allora di perdere  volutamente  la  sua  scommessa.  Giselda  non  lo vuole lasciare, le confessa di amarlo da sempre, il poeta le fa credere di non averla mai amata  per farla fuggire con Arturo in Francia.  E mentre Giselda  in lacrime lascia il teatro dove non debutterà,  Trilussa intrattiene il pubblico e tutta la milizia fascista con uno dei suoi famosi monologhi in romanesco. Longarini  e  Carlacci,   messi  sull'avviso da   Marisa   Mars, corrono alla stazione dove parte l'ultimo treno per la Francia ma questa era una "falsa pista" orchestrata  da Trilussa e dal conte Della Rocca, in realtà Arturo e Giselda lasciano  l'Italia sulla macchina del conte Della Rocca.

La nostra storia si chiude nel 1951  dove un'invecchiata Rosa cerca di comprare  all'asta dei beni del poeta Trilussa – morto da  pochi  mesi – un busto di bronzo  che campeggiava nel salone  della  "loro" casa  con  cui era  solita parlare. Ma  le offerte degli  altri  acquirenti  sono  troppo  alte  per  lei e  lo vede acquistare  da una ricca donna.  Mentre Rosa attraversa mestamente la piazza per tornare a casa viene fermata dalla stessa  donna  che aveva  acquistato  il busto: è Giselda,  ora diventata Leda Gys – il nome d'arte che le aveva dato Trilussa – una diva famosissima. Giselda ha voluto comprare per Rosa il busto di Trilussa, ha sempre saputo  che era  la sola donna che aveva sempre amato il poeta. Mentre Rosa attraversa  Roma al tramonto, sui panorami dei sette colli echeggiano i versi del suo grande  poeta.

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2. Sinossi Prima puntata – Lunedì 11 marzo 2013

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