La serie SF8, Yummy di Lars Damoiseaux, Coma di Nikita Argunov, The Relic di Natalie Erika James, Dune Drifter di Marc Price, The Blackout di Egor Baranov, 2067 di Seth Larney, Skylin3s di Liam O'Donnell, Jumbo di Zoé Wittock, Lapsis di Noah Hutton, Mortal di André Ovredal, Post Mortem di Péter Bergendy tra i film proposti alla 20esima edizione del Trieste Science e Fiction Festival.
Si conclude mercoledi 4 novembre 2020 la 20esima edizione del Trieste Science+Fiction Festival, evento italiano dedicato all'esplorazione della fantascienza e del futuro. L'edizione di quest'anno si è tenuta dal 29 ottobre in un'inedita versione all-digital, causa pandemia del Covid19, ma inizialmente l'evento doveva svolgersi in una versione ibrida, con modalità di partecipazione online e dal vivo – i piani sono cambiati in seguito al Dpcm del 24 ottobre. Proprio per questo, si è deciso di allungare di un giorno l'evento, che avrebbe dovuto concludersi il 3 novembre.
Vincitore Premio Asteroide TS+FF2020
Il Premio Asteroide elegge il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon del festival. Il premio è stato assegnato da una giuria internazionale composta dal fumettista e scrittore Bepi Vigna, dallo sceneggiatore e scrittore Javier S. Donate e dal produttore e sceneggiatore Brendan McCarthy. E' andato a "Sputnik" di Egor Abramenko (Russia) con la seguente motivazione: "Ad una notevole opera prima che con intelligenza e scene autenticamente spaventose osserva con perizia la burocrazia egocentrica e oppressiva dell'Unione Sovietica negli anni '80, nel fallimento di riconoscere i pericoli dell'arrivo di una creatura aliena."
Menzione Speciale Premio Asteroide TS+FF2020
"Come true" di Anthony Scott Burns (Canada) con la seguente motivazione: " Per le attente e precise scelte espressive, volte a rappresentare la perdita di controllo della protagonista, sospesa tra sogno e realtà, che in alcune scene si traducono in momenti di grande impatto emotivo. "
Premio Méliès d'argent – Lungometraggi
Il concorso è organizzato in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF) ed è riservato ai lungometraggi di genere fantastico di produzione europea. La Giuria 2020 del premio Méliès d'argent è formata dal compositore Pino Donaggio, dalla direttrice del Far East Film Festival Sabrina Baracetti e dal regista Martin Turk. Vincitore "The Trouble with Being Born" di Sandra Wollner (Austria, Germania) con la seguente motivazione: "Un film poetico e controverso, un'opera che parte da una spunto fantascientifico per presto dirottarsi al di fuori delle coordinate del genere inserendosi in un ambito decisamente "d'autore". Complesso, allusivo, pone molte domande su temi quali la solitudine e soprattutto l'amore in tutte le sue forme (anche quelle più morbose) riuscendo a creare un ritmo e un'atmosfera che affascinano e inquietano allo stesso tempo. Dopo aver apprezzato tutti i film in concorso, i giurati hanno indicato come vincitore del Méliès d'argento il film diretto dalla regista Sandra Wollner "The Trouble with Being Born".
Menzione speciale Premio Méliès d'argent – Lungometraggi TS+FF2020
"Post Mortem" di Péter Bergendy (Ungheria) con la seguente motivazione: "Un horror cupo che si basa su un'ottima messa in scena e una bellissima ambientazione storica. Siamo nel primo dopoguerra ai tempi dell'epidemia della spagnola e il terrore si diffonde in un villaggio di contadini. Il realismo dei loro volti, la macabra e gelida presenza dei morti in mezzo ai vivi sono da brivido. I cadaveri siano i veri protagonisti. La menzione speciale è attribuita ad un film che si inserisce pienamente nel concetto di genere: 'Post Mortem' di Péter Bergendy."
Premio Méliès d'argent – Cortometraggi
Il concorso è organizzato in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF) ed è riservato ai cortometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato al cortometraggio che riceve il maggior numero di voti dal pubblico. Premio assegnato a "The Recycling Man" di Carlo Ballauri (Italia).
Premio RAI4
RAI4, media partner di Trieste Science+Fiction Festival 2020, assegna il Premio RAI4 al miglior film della selezione ufficiale Neon a "Post Mortem" di Péter Bergendy (Ungheria) con la seguente motivazione: "La ricostruzione storica impeccabile nello scenario della pandemia 'Spagnola' che ha travolto il Mondo nel 1919, è potente e sconvolgente per la casuale analogia con l'attuale presente. Il tema di fondo coniuga brillantemente l'immaginario folclorico, la superstizione contadina, l'universo magico-religioso con l'esperienza tecno-scientifica d'inizio 900 tra fotografia e fonografia, per produrre un horror di grande qualità tra realismo ed echi del cinema espressionista. Con questi presupposti, per aver attualizzato sapientemente un genere classico come quello dei fantasmi, il premio RAI4 è assegnato a 'Post Mortem' di Péter Bergendy."
Menzione Speciale Premio RAI4 TS+FF2020 a "Mortal" di André Øvredal (Norvegia, USA, UK) con la seguente motivazione: "In un meraviglioso paesaggio scandinavo, il mistero e il soprannaturale irrompono lentamente innescando un viaggio interiore e la fuga di un'insolita coppia dalle minacce degli ottusi inseguitori stranieri. La Norvegia, si riappropria con intelligenza e senza complesso d'inferiorità della propria mitologia e il risultato è una sorprendente visione che strappa il mantello patinato all'immaginario dominante nell'universo fantasy dei supereroi nordamericani. Per questi motivi e nella speranza che il regista sia capace di resistere alle sirene Marvel e DC, la menzione speciale RAI4 va a 'Mortal' di André Øvredal."
Premio Nocturno Nuove Visioni
Riconoscimento assegnato ad un'opera significativa e originale per l'evoluzione del cinema di genere da Nocturno, la principale rivista italiana dedicata al cinema di genere. Assegnato a "Meander" di Mathieu Turi (Francia) con la seguente motivazione: "Ci sono film che ti conquistano perché sanno proiettarti in un'atmosfera claustrofobica e di grande tensione, ci sono film che ami per la bellezza dei loro mostri, quelli che giocano con le aspettative e dagli incubi ti trasportano in un sogno….e poi c'è il film che sa essere tutte queste cose insieme."
Premio CineLab Spazio Corto
Il premio è organizzato in collaborazione con il DAMS (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo), Corso di studi interateneo Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Trieste, ed è riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione Spazio Italia | Spazio Corto. Il premio è stato assegnato da una giuria composta dagli studenti Davide Beraldo, Mattia Cantarutti e Alessandro Dambrosi. Premio assegnato a "Guinea Pig" di Giulia Grandinetti e Andrea Benjamin Manenti con la seguente motivazione: "Dopo una lunga discussione e analisi di tutti i cortometraggi presentati si è deciso di premiare "Guinea Pig" di Giulia Grandinetti e Andrea Benjamin Manenti. Secondo la giuria il cortometraggio spicca per maggior completezza rispetto alle altre opere presentate, ciò si è deciso prendendo in considerazione l'ottima fotografia, un compartimento di design audio e colonna sonora davvero ottimi e delle interpretazioni notevoli. Non si manca di sottolineare l'apprezzamento nei confronti dell'idea, molto buona e perfettamente in linea con lo spirito fantascientifico del Festival. È stato inoltre apprezzato lo spirito artistico con cui si è deciso di procedere."
Film di apertura dell'edizione 2020 del festival Skylin3s di Liam O'Donnell, terzo capitolo della saga sci-fi. Questo nuovo episodio è incentrato sul personaggio del capitano Rose Corley (interpretata da Lindsey Morgan, già protagonista della serie televisiva The 100), un'umana dotata di superpoteri extraterrestri.
Dalla Corea, in anteprima al Trieste Science+Fiction Festival è arrivata la serie SF8, definita la risposta asiatica a Black Mirror, con otto episodi girati dai migliori registi di genere coreani, tra cui Jang Cheol-soo (Bedeviled) e Min Kyu-dong (Memento Mori), qui alle prese con i temi dell'intelligenza artificiale, della realtà aumentata, della realtà virtuale e del mondo dei robot.
E poi ancora Yummy di Lars Damoiseaux, uno splatter divertente e pazzoide ispirato dalla saga de La casa di Sam Raimi e alle commedie horror di Peter Jackson; Coma di Nikita Argunov (distribuito in Italia da Blue Swan Entertainment), sci-fi russo lisergico e visionario tra mondi paralleli dove le leggi della fisica svaniscono; l'horror The Relic di Natalie Erika James che rinnova con originalità il filone delle case infestate, dalla terra di Babadook e Picnic a Hanging Rock; lo sci-fi a basso budget Dune Drifter di Marc Price, dichiarato omaggio all'universo di Star Trek e alle escursioni nella fantascienza di Roger Corman; l'adrenalinico The Blackout di Egor Baranov, sempre dalla Russia e distribuito da Minerva Pictures, dove l'ultimo avamposto dell'umanità è chiamato a resistere per la salvezza del nostro pianeta; il film sci-fi eco-futurista 2067 di Seth Larney, distribuito da Koch Media e con Kodi Smit-McPhee (il popolare Nightcrawler della saga degli X-men) che interpreta un giovane astronauta del tempo, mandato nel futuro per impedire una catastrofe ambientale.
Tra i film in anteprima italiana, Boys from County Hell di Chris Baugh, horror comedy ambientata in Irlanda. In esclusiva per il pubblico online del Trieste Science+Fiction, il film Benny loves youdi Karl Holt, ispirato ai classici dell'horror comedy e con protagonista un pupazzo assassino. E poi ancora, l'italiano "Come in cielo, così in terra" in anteprima mondiale, film d'esordio del regista bergamasco Francesco Erba: tre storie su tre diverse linee temporali compongono la struttura narrativa del film. In una selezione dedicata al genere fantastico, presentato Alone di Johnny Martin e con Tyler Posey, Summer Spiro, Donald Sutherland, Robert Ri'chard, John Posey. La scoppio di una terribile pandemia getta il mondo nel caos e gli esperti consigliano ai cittadini di auto-isolarsi per cercare di sopravvivere. Aidan si sveglia e si ritrova intrappolato nel suo appartamento, completamente isolato dal resto del mondo e impossibilitato a contattare i suoi cari, mentre gli infetti occupano l'intero edificio… E ancora, il film sci-fi eco-futurista 2067 di Seth Larney, in anteprima italiana, distribuito da Koch Media e con protagonista Kodi Smit-McPhee (il Nightcrawler della saga degli X-Men) che interpreta un giovane astronauta del tempo, mandato nel futuro per impedire una catastrofe ambientale.
Presentato anche il documentario Coded Bias di Shalini Kantayya, in cui alcune scienziate del MIT indagano sui Bias e lottano per i diritti civili in un mondo dove l'Intelligenza Artificiale è ormai onnipresente in una sorta di Minority Report nella nostra realtà, per riflettere sulla società del presente (e del futuro), sempre più condizionata dall'intelligenza artificiale.
JUMBO di Zoé Wittock (Francia / Lussemburgo / Belgio, 2020) – ANTEPRIMA NAZIONALE
Scritto e diretto da Zoé Wittock, qui al suo esordio alla regia, dopo essere stato presentato al Sundance e proiettato alla Berlinale nella sezione Generation 14plus, Jumbo ruota attorno alla vicenda di Jeanne (interpretata da Noémie Merlant, già protagonista di Ritratto della giovane in fiamme), una giovane donna introversa, che lavora come guardiana notturna in un parco di divertimenti e vive con la madre, l'esuberante Margarette. Mentre nella sua vita non sembra poter esserci spazio per un uomo, la ragazza inizia a sviluppare strani sentimenti romantici per Jumbo, una giostra del luna park in cui lavora… Un film metaforico, che vuole raccontare una dolce, surreale e romantica ossessione in un irresistibile caleidoscopio di colori.
LAPSIS di Noah Hutton (USA, 2020) – ANTEPRIMA NAZIONALE
Noah Hutton dirige con Lapsis una satira politica sulla gig economy ambientata in un futuro prossimo fin troppo riconoscibile. In un presente alternativo, il fattorino Ray Tincelli fatica per mantenere se stesso e il fratello minore malato. Dopo una serie di infruttuosi espedienti, trova un lavoro insolito: tirare dei cavi nel bosco per collegare grandi cubi metallici che servono il nuovo mercato del commercio quantistico. Man mano che si addentra sempre più in profondità nella zona, incontra una crescente ostilità e la minaccia dei robot cablatori, e dovrà scegliere se aiutare i suoi compagni di lavoro, oppure arricchirsi e andarsene. Noah Hutton in precedenza ha diretto, montato e scritto i pluripremiati documentari Deep Time (SXSW 2015) e Crude Independence (SXSW 2009) ed è attualmente impegnato nella post-produzione di un documentario, che ha già richiesto 10 anni di lavoro, sulla ricerca per simulare il cervello umano su un supercomputer.
MORTAL di André Øvredal (Norvegia, 2020) – ANTEPRIMA NAZIONALE
André Øvredal – il regista di Troll Hunter, Autopsy e Scary stories to tell in the dark (prodotto da Guillermo del Toro) – presenta ortal, storia di supereroi che non rispetta le regole convenzionali del genere e porta la sfida europea alle produzioni Marvel e DC. Mortal è una storia fantasy su un giovane, Eric, che scopre di possedere poteri divini basati sull'antica mitologia norvegese. Mentre si nasconde nella natura selvaggia della Norvegia occidentale, Eric uccide accidentalmente un adolescente in modo inspiegabile e viene braccato dalle autorità. In fuga, Eric scopre finalmente chi, o cosa, veramente è.
POST MORTEM di Péter Bergendy (Ungheria, 2020) – ANTEPRIMA NAZIONALE
Una storia di fantasmi ambientata nell'Ungheria devastata dalla prima guerra mondiale e dall'influenza Spagnola: dietro la macchina da presa il regista ungherese Péter Bergendy. Protagonista è Tomas, un giovane fotografo post mortem specializzato negli scatti alle persone decedute, che giunge in un villaggio ungherese nel gelido inverno del 1918, dopo aver incontrato la piccola orfana Anna. Rumori sinistri, morti sospette e inquietanti figure che iniziano a comparire nelle sue foto lo spingono in un primo momento ad abbandonare il villaggio: dopo l'iniziale incertezza, il fotografo decide di far luce su questi strani episodi, aiutato dalla piccola Anna.
Il 4 novembre, si sono aggiunte alla programmazione online Peninsula(distribuito da Tucker Film), zombie movie diretto dal regista del cult Train to Busan, il thriller fantascientifico Meander (distribuito da Koch Media), l'horror- sci-fi russo Sputnik (distribuito da Koch Media), il thriller sci-fi Come True (distribuito da Koch Media) e il documentario Spaceship Earth (distribuito da I Wonder Pictures).
Sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre 2020, in streaming sul canale YouTube del Trieste Science+Fiction Festival + stato possibile seguire due maratone di (fanta)scienza di MONDOFUTURO, il ciclo di incontri nato sui canali web del Festival durante il lockdown. Ospiti Serena Giacomin, Leo Ortolani, Barbara Mazzolai, Roberta Villa, Umberto Guidoni, Pino Donaggio, Alfredo Castelli, Daniel Kraus e i Van Orton. Durante questi incontri web il Trieste Science+Fiction Festival ha continuato ad indagare, dentro e fuori lo schermo, esplorando nuove frontiere, immaginando nuovi mondi, viaggiando nel tempo e nello spazio. La mattina di sabato 31 ottobre è stata dedicata al mondo della scienza con l'astronauta Luca Parmitano, la meteorologa Serena Giacomin, il fumettista creatore di Rat-Man Leo Ortolani, la giornalista scientifica Roberta Villa e Barbara Mazzolai direttrice del Centro di Micro-Biorobotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera. Una mattinata spaziale, ma non solo. Con l'astronauta italiano dell'Esa, che ha trascorso 366 giorni nello spazio nel corso di due missioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, il Festival della Fantascienza di Trieste ha portato gli spettatori verso la Luna e oltre. Un viaggio indietro nel tempo, invece, quello con Leo Ortolani e il suo "Dinosauri che ce l'hanno fatta" (Laterza), mentre si è andati a caccia di bufale climatiche con Serena Giacomin e il suo "Pinguini all'equatore" (De Agostini). E poi, spazio alla pandemia e all'infodemia con Roberta Villa e al futuro della robotica, con Barbara Mazzolai e il suo progetto europeo Growbot che mira a sviluppare robot che imitano le piante.
C'è stato spazio anche per il Fantastic Film Forum insieme a Ben Johnson, Global CEO, Gruvi (Danimarca), che ha tenuto il webinar su "Come vendere un progetto ai tempi del Covid". La strategia e le nozioni sono sempre utili, ma l'applicazione pratica molto spesso è profondamente diversa e passa per soluzioni imprevedibili. La sessione "Impara dalla storia" – composta di soli case studies su società produttive, singoli film o progetti in via di sviluppo – è stata pianificata apposta per verificare nel concreto come professionisti emergenti hanno realizzato (o stanno portando a compimento) i loro progetti, quali difficoltà hanno incontrato, come le hanno superate e quali sono i loro obiettivi futuri. Perché la storia ha sempre qualcosa da insegnare.
Novità del Fantastic Film Forum 2020: una giornata intera di eventi dedicata al documentario scientifico. Organizzata in collaborazione con EURASF – European Academy of Science Film, l'iniziativa di martedì 3 novembre ha previsto una sessione mattutina di conferenze e tavole rotonde, e una pomeridiana di incontri one-to-one virtuali, potenziata con una selezione dedicata ai decision-makers del settore. Il programma ha fornito una panoramica delle principali tendenze e problematiche del settore, con particolare riguardo alla questione della distribuzione internazionale.
La mostra "Visioni di Tergeste Futura" allestita presso la Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio di Trieste presenta in anteprima le tavole dei due prossimi albi di Nathan Never, fumetto fantascientifico edito da Bonelli. I due albi saranno il numero 354, dal titolo "La città del vento", e il 355 "Check Point 23", scritti da Bepi Vigna e disegnati da Romeo Toffanetti, ambientati in luoghi che rimandano ad una Trieste futuribile, e alcune relative alla storia Il Poeta. In queste tavole e illustrazioni a colori Romeo Toffanetti concentra la sua attenzione sul tema dell'arte e del ruolo dell'artista.
"Visioni di Tergeste Futura" è co-organizzata daI Comune di Trieste, Assessorato alla Cultura, e da La Cappella Underground, a cura di Associazione Viva Comix nell'ambito del Trieste Science+Fiction Festival. La mostra potrà essere visitata da venerdì 16 ottobre a domenica 8 novembre, il venerdì e il sabato dalle 15.00 alle 18.00, la domenica dalle 10.00 alle 18.00. Aperture straordinarie lunedì 2 e martedì 3 novembre dalle 15.00 alle 18.00. L'ingresso è gratuito. L'esposizione verrà poi allestita anche a Pordenone.
Nelle tavole esposte si riconosce piazza Unità d'Italia sorvolata da macchine spaziali, dove si riunisce una folla robotica, o la Scala dei Giganti, presenza architettonica che suggerisce una visione fantastica di Trieste. La città con alcuni degli scorci più noti si intravede in alcune vignette, quando non campeggia in vedute dall'alto o in sfondi ampi e presenti con la forza della sua caratteristica bellezza. Una Trieste del futuro, che gli autori preferiscono denominare "Tergeste", riprendendo il suo primitivo toponimo, proprio per sottolineare una classicità fuori dal tempo.
Romeo Toffanetti è originario di Buenos Aires, ha vissuto a Pordenone e si è trasferito da alcuni anni a Trieste. Toffanetti ha disegnato una ventina tra albi di Nathan Never e almanacchi speciali, commenta così il suo lavoro: "Il disegno e le arti accettano le sfide del cambiamento, si trasformano, si adattano, anticipano ciò che tempo prima sarebbe stato impossibile. La tecnologia è stata assimilata come parte di una creatività senza limiti. Tutto è possibile a partire dalla volontà e dal bisogno di comunicare. Cercare nuove idee è meno gravoso. Fondere generi, stili e trasformare il segno è quasi un'esigenza quotidiana. Non per stupire ma per cercare nuove strade."
Trieste Science+Fiction Festival è cinema, televisione, nuovi media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative. Fondato a Trieste nell'anno 2000, ha raccolto l'eredità dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste svoltosi dal 1963 al 1982, manifestazione dedicata al cinema di genere e prima manifestazione cinematografica internazionale realizzata nella Regione Friuli Venezia Giulia, che nelle sue edizioni ospitò a Trieste personalità come Forrest J. Ackerman, Arthur C. Clarke, Roger Corman, Umberto Eco, Lotte Eisner, Riccardo Freda, Frederik Pohl.
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato da La Cappella Underground, storico cineclub triestino fondato nel 1969. Negli anni passati, ha ospitato artisti di fama mondiale del calibro di, fra gli altri, Terry Gilliam, Roger Corman, Alejandro Jodorowsky, Joe Dante, Dario Argento, Jean "Moebius" Giraud, Neil Gaiman, Ray Harryhausen, Rutger Hauer, John Landis, Christopher Lee, Carlo Rambaldi, George A. Romero, Joe R. Lansdale, Richard K. Morgan, Douglas Trumbull e Phil Tippett.
La selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction Festival presenta tre concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione internazionale per il miglior film di fantascienza di registi emergenti, e i due Premi Méliès d'argento della Méliès International Festivals Federation per il miglior lungometraggio e cortometraggio europeo. La sezione Spazio Italia raccoglie il meglio dell'underground del cinema fantastico italiano. Oltre ai film della selezione ufficiale Neon, un ruolo importante sarà anche quest'anno svolto dal Fantastic Film Forum con gli esperti della produzione e della distribuzione cinematografica, dall'Education Program con laboratori, matinée e masterclass, e da MONDOFUTURO, la nuova macro sezione all'insegna della multidisciplinarietà, delle infinite declinazioni dei mondi del fantastico e dei cortocircuiti che si innescano tra scienza e fantascienza. Nel solco della tradizione degli "Incontri di Futurologia", MONDOFUTURO è anche il nuovo podcast curato dal Trieste Science+Fiction Festival con scienziati, artisti e protagonisti della (fanta)scienza. Il progetto, ideato e realizzato da La Cappella Underground e dal Trieste Science+Fiction Festival, si avvale del patrocinio della SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, di Area Science Park e di EuroScience Open Forum – ESOF2020 Trieste.
Trieste Science+Fiction Festival è organizzato con la collaborazione e il sostegno di: MiBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, ARPA FVG – LaREA.
Il Festival è inoltre membro ufficiale del board della Méliès International Festivals Federation e fa parte dell'AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema. Il Festival è riconosciuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tra i progetti triennali di rilevanza regionale di interesse internazionale in campo cinematografico. La manifestazione si avvale del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio: AREA Science Park, ICGEB, ICTP, INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, IS Immaginario Scientifico – Science Centre, OGS, SISSA.
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