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Tribù del calcio: intervista a Pippo Inzaghi, 25 ottobre 2013

Su Premium Calcio a La tribù del calcio venerdì 25 ottobre 2013 intervista a Pippo Inzaghi.

Domani, venerdì 25 ottobre 2013, su Premium Calcio alle ore 23 ritorna La tribù del calcio, la rubrica curata da Paolo Ziliani per i veri appassionati di pallone. Nella puntata di domani la prima parte di un'intervista esclusiva a Pippo Inzaghi (qui la seconda parte).

L'attuale allenatore della Primavera del Milan ripercorre i momenti cruciali della sua carriera, a partire dall'esordio in A con la maglia del Parma:

"C'era Nevio Scala in panchina ed una concorrenza da fare paura: Zola, Stoichkov, Asprilla e Melli. Lo spazio era pochissimo, tant'è vero che a un certo punto accettai di trasferirmi al Napoli. Era tutto fatto, ma Scala mi fece giocare in Coppa delle Coppe contro l'Halmstad, vincemmo 4-0 ed io segnai un gol. Subito dopo mi infortunai gravemente, rottura del metatarso, e il passaggio al Napoli non avvenne mai. La stagione dopo dovevo decidere se restare a Parma, dove nel frattempo era arrivato Ancelotti come allenatore e una coppia d'attacco come Crespo-Chiesa, o andare in una squadra di provincia in cerca del mio spazio. Mi contattò l'Atalanta, con Mondonico allenatore, e decisi di dire di sì rischiando il tutto per tutto. Fu una vera fortuna. Non solo giocai tutta la stagione da titolare, ma alla fine vinsi persino la classifica dei cannonieri con 24 gol lasciandomi alle spalle gente come Batistuta e Montella. A 22 anni vinsi il titolo di capocannoniere".

A proposito del passaggio alla Juventus, Filippo Inzaghi dichiara:

"Non tutti lo sanno, ma quell'estate dovetti difendermi dalla corte dell'Atletico Madrid. Mi offrivano la luna, ma io avevo un punto fermo: volevo restare vicino alla mia famiglia, a Piacenza, perché con la mia famiglia avrei voluto dividere gioie e amarezze, momenti belli e momenti brutti della mia vita. Così alla fine dissi di no agli spagnoli e di sì alla Juventus. E pronti-via, il primo anno fu Scudetto, Supercoppa Italiana e finale di Champions col Real Madrid, anche se persa. Però quella notte, passando da sconfitto davanti alla Coppa, dissi a me stesso che sarei tornato e l'avrei vinta. E infatti…"

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