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Topolino compie 80 anni e si mette in mostra!

Per celebrare gli 80 anni del settimanale Topolino, Walt Disney Company Italia mette in mostra 'Storie di una storia', l'esposizione in programma dal 15 novembre 2012 al 20 gennaio 2013 a Milano. Riviviamo questi 80 anni di Topolino, come si è trasformato negli anni e come sarà in futuro.

In occasione degli 80 anni del settimanale Topolino, questa straordinaria e irripetibile storia editoriale iniziata si mette in mostra con “Storie di una storia“, l’esposizione in programma dal 15 novembre 2012 al 20 gennaio 2013 a WOW Spazio Fumetto – Museo.

La mostra, realizzata da The Walt Disney Company Italia in collaborazione con la Fondazione Franco Fossati, si rivolge a un pubblico di adulti e bambini, puntando a toccare le corde dell’emozione, quella stessa emozione che ogni lettore di Topolino prova leggendo le avventure dei topi e dei paperi più famosi del mondo. Il percorso espositivo illustra come Topolino si è evoluto insieme ai suoi lettori, componendo sotto gli occhi dei visitatori una lunga e avvincente storia che ha ancora tanto da raccontare.

È il Natale del 1932, quando nelle edicole italiane fa il suo ingresso una nuova pubblicazione: Topolino, stampato dall’editore fiorentino Giuseppe Nerbini. Arrivato oggi al numero 2973, Topolino è uno di quei miti in grado di vivere cambiamenti epocali senza temere la concorrenza di nuove forme di intrattenimento, continuando ad avere successo grazie al cuore del giornale, le storie a fumetti, permeate da quel tocco speciale chiamato “magia Disney”.

Topolino è un mito senza tempo, un universo di immaginazione diffuso in tutto il mondo in 40 Paesi, con oltre 80 milioni di copie vendute all’anno. I Paesi in cui è presente un settimanale Disney sono i più svariati: dalla Francia, con Le Journal de Mickey, all’Estonia con Miki Hiir, dalla Germania (Micky Maus) ai Paesi Nordici (Donald Duck & Co., Aku Ankka, Kalle Anka, Anders And & Co), dalla Russia alla Malaysia (Mickey Mouse), per arrivare persino in Egitto (Mickey Magazine) e in Cina (Mickey Mouse).

Luigi Bona, direttore di WOW Spazio Fumetto:

“Il Museo del Fumetto di Milano festeggia Topolino, testata che da ottant’anni accompagna generazioni di lettori nella prima giovinezza e continua a rappresentare, per gli adulti, l’abitudine a un appuntamento piacevole con un vecchio amico. Nel selezionare preziosi giornali e documenti storici conservati negli archivi della nostra Fondazione, abbiamo ripercorso dietro le quinte la grande storia di un’esperienza editoriale unica al mondo, che vede eccellere e far amare i nostri autori in tutto il mondo”.

Mauro Lepore, Head of Publishing The Walt Disney Company Italia:

“Pur rimanendo saldo nella tradizione, Topolino, che costituisce un successo editoriale con pochi uguali, è un giornale in continua evoluzione, sempre al passo con i tempi, talvolta addirittura in grado di anticiparli. È l’unicità Disney a fare la differenza: attraverso lo storytelling, crea infatti un universo nel quale la trasmissione di valori positivi avviene in maniera spontanea. Senza dimenticare naturalmente il grande ruolo svolto dalla creatività e dalle capacità della grande scuola italiana del fumetto Disney”.

Valentina De Poli, direttore del settimanale Topolino:

“Topolino è ormai patrimonio comune di almeno tre generazioni: nonni, genitori e figli – e domani figli dei figli. Le storie a fumetti e i personaggi che lo animano raccontano, con un linguaggio universale e sempre attuale, di noi e della società in cui viviamo; come direttore mi ritengo particolarmente fortunata perché posso guardare con ammirazione al passato, mantenere vivo il rapporto quotidiano con i giovani lettori di oggi e lanciare uno sguardo al futuro del giornale”.

Nella mostra “Storie di una storia” nove sezioni, ognuna dedicata a un decennio dal 1930 al 2010, ripercorrono cronologicamente le tappe più significative del settimanale, attraverso curiosità dell’epoca, approfondimenti sui personaggi e le tavole della storia a fumetti più significativa di quel decennio, a partire da Topolino giornalista, del 1935. Nella suggestiva galleria delle storie trovano spazio, fra le altre, L’inferno di Topolino (del 1949; la prima di una lunga serie di Grandi Parodie in chiave disneyana), Paperinik il diabolico vendicatore del 1969, che segna il debutto del supereroe alter ego mascherato di Paperino, Topolino e Minni in “Casablanca”, omaggio di Giorgio Cavazzano a un capolavoro della cinematografia mondiale, Topolino e il fiume del tempo del 1998, fino all’anticipazione di alcune tavole della storia inedita Topolino e gli esploratori del domani, dedicata proprio agli 80 anni del settimanale.

Oltre alle tavole delle storie, sono esposte vere e proprie chicche provenienti dagli archivi della Fondazione Franco Fossati, quali ad esempio alcuni numeri degli anni Quaranta in cui appaiono lettere degli allora giovanissimi Gina Lollobrigida e Romano Scarpa, o i numeri 472 e 473 che nel 1941 segnarono il passaggio dalle nuvolette, vietate dalla propaganda fascista, alle didascalie. Per non parlare della mitica Numero Uno di Zio Paperone o della galleria dei grandi gadget seriali, dal Topowalkie che fece segnare la tiratura record di oltre 1.100.000 copie all’orologio ecologico, dall’Astroquack al Multicottero.

Non mancano pezzi assolutamente introvabili, quali il primo numero del 1932, edito nel grande formato giornale, il primo numero edito da Mondadori (1935) e il primo numero pubblicato con il classico formato albetto in uso ancora oggi, senza dimenticare i numeri in cui la testata si trasformò in “Topo Lino” per scavalcare problemi di diritti d’autore (1932-1933) e perfino i menabò originali creati in redazione negli anni Quaranta. Gli appassionati troveranno anche l’originale del “Supplemento al Giornale Topolino”, pubblicato nel 1933 in un maxiformato di oltre mezzo metro d’altezza, mentre i lettori degli anni Sessanta potranno rivedere i gadget, i diplomi e i distintivi del Club di Topolino. Insomma, un lungo viaggio che terrà uniti nonni, genitori e figli all’insegna dei ricordi e di Topolino!

Nel 2000 si affermano nuovi personaggi, come il popolarissimo Paperino Paperotto, ed è il momento delle lunghe saghe come quella fantasy di Wizards of Mickey che, nelle quattro serie pubblicate finora, ha riscosso un successo strepitoso. Paperino acquisisce una terza identità trasformandosi nell’agente segreto DoubleDuck, che sventa complotti e intrighi internazionali in avvincenti saghe, due delle quali ambientate alla Scala di Milano. Si rafforza inoltre la relazione con i lettori che diventano protagonisti delle pagine del giornale, trasformandosi in inviati davvero speciali, i Toporeporter; Topolino si posiziona sempre più come magazine destinato alle famiglie: ai ragazzi in primo luogo, ma senza dimenticare un’importante fetta di lettori adulti.

Dell’ultimo decennio sono anche le felicissime esperienze, a fumetti e non, che hanno portato alla realizzazione di capolavori quali La vera storia di Novecento“, trasposizione a fumetti dal romanzo di Baricco, e Dracula di Bram Topker“, l’omaggio per i 100 anni dalla scomparsa di Bram Stoker; i numeri speciali di Topolino a Impatto Zero, accompagnati da storie dedicate, le due mini-saghe con Topi e Paperi realizzate per celebrare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, l’operazione-concorso “Una poesia contro il razzismo”, che ha visto arrivare in redazione oltre 7.000 elaborati e l’iniziativa “Salviamo le parole”, con la partecipazione di Alessandro Bergonzoni in qualità di testimonial paperizzato.

Prosegue oggi la sfida di Topolino che, grazie alla nuova piattaforma integrata tra sito, carta, iPad e iPhone, mostra ancora una volta la sua capacità di restare al passo con i tempi, coinvolgendo i lettori in avventure sempre nuove. Topolino è uno di quei miti in grado di vivere cambiamenti epocali, senza temere la concorrenza di nuove forme di intrattenimento, continuando ad avere successo grazie al cuore del giornale, le storie a fumetti, permeate da quel tocco speciale chiamato “magia Disney”.

Il Museo del Fumetto apre la mostra al pubblico fino al 20 gennaio 2013; il biglietto di ingresso ha un costo di 5 euro (3 euro ridotto). Orari: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. La mostra resterà chiusa tutti i lunedì e nei giorni di sabato 8 dicembre, martedì 25 dicembre, mercoledì 26 dicembre, martedì 1 gennaio e domenica 6 gennaio. Info: 02 49524744 – museowow.it.

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