The Walking Dead: il canto del cigno di Rick Grimes [spoiler]
Con il quinto episodio della nona stagione, dal titolo 'What come after', The Walking Dead si prepara ad affrontare ciò che, effettivamente, avverrà dopo il percorso che Rick Grimes compie nel corso di questa puntata. Attenzione, spoiler.
di Erika Pomella / 05.11.2018
What come after sembra essere il titolo più corretto per il quinto episodio della nona stagione di The Walking Dead. Episodio che, come anticipatamente preannunciato in ogni dove, porta all'addio di Rick Grimes dal mondo che lo ha eletto, suo malgrado, leader incondizionato di un gruppo di sopravvissuti costretti a vedersela con un mondo a pezzi, popolato da zombie. Sebbene venga da rimpiangere il tempo in cui era molto più difficile scoprire – persino con mesi e mesi di anticipo – il destino di un protagonista di una serie tv, è quanto meno giusto affermare che la consapevolezza di quanto stava per accadere ha fatto sì che la maggior parte del pubblico fosse pronto allo schianto emotivo. Che poi, eravamo davvero tutti preparati?
Prima di andare avanti, è necessario ricordare che questo articolo – come suggerito dal titolo stesso – contiene spoiler sull'episodio in questione. Perciò se ancora non avete visto la 9×05 dello show targato AMC, sappiate che se proseguite nella lettura lo fate a vostro rischio e pericolo.
Perciò, what come after.
Cosa viene dopo.
Un titolo che sembra, già di per sé, un presagio.
L'addio dallo show di Andrew Lincoln, veterano della serie tv, segna senza ombra di dubbio uno snodo, un punto di svolta, qualcosa che divide il tempo della messa in onda in un prima e in un dopo. Quindi è naturale chiedersi cosa bisogna aspettarsi adesso.
Ma andiamo con ordine.
La scorsa settimana avevamo lasciato Rick ferito gravemente, dopo il suo tentativo di distrarre due walkers. L'episodio di questa settimana, invece, si apre con un sogno in cui Rick guarda il se stesso in coma che aveva aperto le danze dello show dei successi di casa AMC. In questa scena Rick sente delle voce provenienti direttamente dal suo passato, sulle quali troneggia la sua stessa voce, che dice a se stesso di svegliarsi e alzarsi. E quando finalmente riesce a svegliarsi, Rick si trascina verso il cavallo.
A questo punto Rick si rifugia in una casa e, alla fine, perde di nuovo i sensi, scivolando di nuovo in un sogno.
Rivede se stesso a cavallo, mentre cavalca verso Atlanta, un altro richiamo al pilot della serie. E lo sentiamo pronunciare le parole "I need my family" (ho bisogno della mia famiglia). Obiettivo che ha sempre spinto le gambe e lo spirito di sopravvivenza di Rick Grimes, soprattutto nella prima parte della prima, inarrivabile, stagione.
Tuttavia non è la famiglia che Rick incontra.
Ma Shane.
Il ritorno di Jon Bernthal nella parte dell'ex collega e partner di Rick Grimes era stata spoilerata (anche in questo caso) con larghissimo anticipo. E dopo i successi dell'attore in questi ultimi anni – soprattutto dopo l'interpretazione di Frank Castle in Daredevil e The Punisher -, erano in molti ad attendere questa puntata anche per il suo cameo.
Nella scena Rick e Shane sono seduti nella loro volante della polizia, sul luogo della sparatoria che causò il coma di Rick. Shane – che Rick aveva ucciso nella seconda stagione, quando Shane era impazzito – provoca il suo vecchio amico dicendogli che Judith è, in realtà, sua figlia. Allo stesso tempo Shane dice a Rick di essere rimasto impressionato dal fatto che Rick lo abbia effettivamente ucciso e gli ricorda di dover fare affidamento sulla sua rabbia interiore per sopravvivere. Alla fine, comunque, Shane impone a Rick di svegliarsi, cosa che il protagonista fa giusto in tempo per evitare che un walker lo morda direttamente in faccia. Rick riesce a scappare dalla casa ed è pronto a mettersi di nuovo in cammino sulla strada, sempre cavalcando il suo cavallo. Ed è chiaro che per questo canto del cigno, gli sceneggiatori abbiano scelto di far percorrere a Rick un percorso simbolico in cui attraversa tutte le fasi più importanti della sua vita.
Il coma, Atlanta, la morte di Shane, il continuo peregrinare alla ricerca di una famiglia e di un senso ad una situazione che di senso, ormai, non ne ha più nemmeno l'ombra.
Infatti la tappa successiva di Rick non è altro che la fattoria dove ha conosciuto Hershel – e dove, di fatto, ha ucciso Shane. Hershel, impersonato da Scott Wilson per la sua ultima interpretazione (l'attore è morto poche settimane fa), accoglie Rick e quest'ultimo non perde occasione per scusarsi con l'uomo per il modo in cui è morto e, soprattutto, per tutto quello che Maggie è stata costretta a subire sin da quando hanno abbandonato la fattoria. Hershel, però, dice a Rick di non preoccuparsi, perché Maggie è forte e può cavarsela. Rick, a questo punto, ripete ancora una volta che ha bisogno di ritrovare la sua famiglia, ma Hershel sembra volerlo consolare propinandogli di nuovo la visione utopistica di un futuro migliore, raggiungibile solo attraverso il superamento di ostacoli e tempi duri. E, a questo punto, proprio come tutti gli altri, anche Hershel dice a Rick di svegliarsi.
Subito dopo Rick è di nuovo in preda ad un sogno in cui si ritrova nell'ospedale del primo episodio, nell'ormai iconico corridoio. Solo che questa volta, invece della scritta "Don't Open Dead Inside" (Non aprire, morti all'interno), campeggia la scritta "Open dead outside" (aprire, morto all'esterno). A questo punto Rick apre la porta e si avventura, trovandosi in una stanza piena di cadaveri, in mezzo ai quali riconosce anche moltissimi volti famigliari che, ancora una volta, lo tirano fuori dal sogno, spingendolo ad avanzare.
Ed è a questo punto che si arriva al momento clou dell'episodio, quando, infine, Rick si trascina su un ponte, con la speranza che il peso della mandria di walkers che lo stanno seguendo possa farlo crollare. Ma, con suo massimo orrore, il protagonista si rende conto che il suo piano non è destinato al successo, perché il ponte sembra ben più resistente di quanto avesse preventivato. Tuttavia, proprio nell'attimo in cui uno zombie lo sta per afferrare, Daryl appare dall'altro lato del ponte e mette fuori gioco il nemico. Maggie, Michonne e gli altri arrivano per tentare di salvare Rick, mentre quest'ultimo cerca di allontanarli. In questo frangente Rick si rende conto che la famiglia che ha cercato per tutto l'episodio è proprio lì, a pochi passi, riunita per provare a salvarlo. Ma stavolta è il suo turno di salvare gli altri. Così, dopo aver pronunciato un "I found them" (Li ho trovati), Rick spara a un carrello pieno di dinamite: così il ponte salta in aria, inghiottito da fiamme e fumo. Carol e Maggie sono costrette a tener stretta Michonne mentre prova a gettarsi nell'inferno per provare ancora una volta a salvare Rick.
L'episodio si concluce con un salto avanti nel tempo, con un nuovo gruppo di personaggi che stanno combattendo contro un gruppo sostanziono di walkers. Sono circondati e sembrano destinati al fallimento quando qualcuno comincia a sparare contro gli zombie, aprendo un passaggio per far sì che gli esseri umani riescano a trovare una via di fuga. Corrono tutti verso il bosco, dove incontrano colei che sta sparando: indossa una katana e una pistola. Quando le chiedono chi sia, la ragazza indossa un cappello da sceriffo e risponde: "Judith. Judith Grimes".
Ed è, questo, un cerchio che si chiude.
The Walking Dead è iniziato con un uomo disperato che, non avendo idea di ciò che era diventato il mondo, si mette in viaggio per ritrovare la propria famiglia. Tutto ciò che è venuto dopo – la lotta, gli omicidi, la sopravvivenza, la crudeltà gratuita – è partito da qui. Dal desideri di avere di nuovo una famiglia.
E questo episodio sottolinea ancora una volta quanto questo concetto non solo sia importante, ma soprattutto quanto possa essere aperto a interpretazioni. Perché famiglia non è solo colui con cui condividi un legame di sangue.
La famiglia è composta da coloro per cui, dopotutto, saresti disposto a morire. E questo Rick Grimes non lo ha mai negato, né ha mai fatto finta di non saperlo. Fino alla fine, il protagonista di The Walking Dead è rimasto fedele a se stesso e, nel suo ultimo canto del cigno, ha ricordato a tutti per cosa ancora stavano combattendo. Non il futuro migliore di Hershel, ma il presente folle e crudele, reso meno orribile dalle persone che combattono al tuo fianco.