The Grandmaster: video intervista al regista Wong Kar-wai
Una intervista video a Wong Kar-wai, regista del film The Grandmaster, che racconta le imprese e gli amori del leggendario Maestro di Bruce Lee.
di Redazione / 17.09.2013
A pochi giorni dall'uscita, prevista per il 19 settembre, vi proponiamo una intervista video a Wong Kar-wai, regista del film The Grandmaster, distribuito da BiM. Le imprese e gli amori del leggendario Maestro di Bruce Lee raccontati con la grazia e la poesia visiva del regista di In the Mood for Love e 2046.
Il film inizia con la storia di Ip Man (Tony Leung), il leggendario maestro di Bruce Lee e della scuola di kung fu Wing Chun,e si trasforma in un grande affresco di un'epoca e di un mondo scomparsi. Ip Man nasce a Foshan, nel sud della Cina, in una famiglia benestante. Sua moglie Zhang Yongcheng (Song Hye Kyo) è una discendente della dinastia Manciù. Come ogni appassionato di Wing Chun, frequenta il Padiglione d'Oro, un elegante bordello dove si incontrano i maestri di kung fu di Foshan, e dove anche le donne custodiscono alcuni segreti delle arti marziali.
Fu in Argentina nel 1996, mentre stava girando Happy Together (con cui vinse la Palma d'oro per il Migliore regista a Cannes nel 1997) che Wong Kar-wai iniziò il suo viaggio di avvicinamento a The Grandmaster. Stava passando davanti a un'edicola quando notò una rivista con la foto di Bruce Lee in copertina. Lo colpì il fatto che a vent'anni dalla sua morte, Lee fosse ancora un'icona internazionale. "Sono cresciuto guardando i film di Bruce Lee", dice. "Li adoravo". Il suo primo pensiero fu che doveva assolutamente fare un film su Bruce Lee. Ma più leggeva la stria del suo maestro Ip Man, e più ne restava affascinato. Uomo colto e raffinato, nato in una famiglia ricca della città di Foshan, nel sud della Cina, Ip Man finì in esilio a Hong Kong, dove divenne il massimo esponente di quella forma di Kung fu che si chiama Wing Chun. Tra i suoi allievi c'era Bruce Lee.
Ip Man – come ha scoperto Wong Kar-wai – era solo uno dei tanti maestri di arti marziali che erano finiti a Hong Kong negli anni cinquanta, e che lì aprirono alcune scuole di arti marziali in concorrenza fra loro. Lungo certe strade, c'erano più scuole di kung fu che case, e i lottatori si sfidavano a vicenda, misurandosi in accesi combattimenti. Originariamente, Wong Kar-wai pensava di raccontare la storia di una strada e di un maestro. Ma più leggeva per documentarsi, e più si rendeva conto che quella strada rappresentava la storia di un'intera epoca. Alla fine, si è reso conto che quello che gli interessava era rievocare sul grande schermo il mondo delle arti marziali nell'epoca repubblicana (1911-1949), l'età dell'oro del kung fu cinese, con le sue rivalità, le sue tragedie e i suoi misteri esoterici.
Wong Kar-wai è rimasto affascinato dal fatto che tanti maestri di kung fu fossero arrivati a Hong Kong dal nord della Cina, in particolare dal nord-est occupato dai giapponesi, negli anni trenta. Prima di essere costretti all'esilio, molti di loro avevano incontrato i grandi maestri del sud, per condividere le proprie conoscenze.
Per il cast di The Grandmaster, il regista Wong Kar-wai aveva bisogno di attori disposti a sottoporsi ad anni di rigorosi allenamenti di kung fu. Oltre a incarnare lo spirito, la dignità e la statura morale di un grande maestro, dovevano anche padroneggiare le tecniche delle scuole che rappresentavano. "Non bastava che fossero giusti per il ruolo", spiega il regista, "dovevano anche essere dei duri". Ziyi Zhang, Tony Leung, Chang Chen e Zhang Jin si sono rivelati all'altezza del compito. Grazie alla sua formazione di danzatrice e alla sua incantevole grazia fisica, Ziyi Zhang era perfetta per il Bagua. Tony Leung era la scelta ideale per il gran maestro di Wing Chun Ip Man. Zhang Jin avrebbe vestito i panni di Ma San, maestro di Xingyi, mentre Chang Chen quelli di "Rasoio", interprete dello stile di kung fu più esplosivo, il Baji. Tra l'altro, sotto la guida del maestro Wang Shiquan, Chang Chen è diventato così bravo che nel 2012 è riuscito perfino a vincere una gara nazionale di Baji. Notizia che ha fatto scalpore.
Wang Shiquan è uno dei grandi maestri reclutati dal regista per allenare gli interpreti del film. Tra loro, c'è anche un allievo di Ip Man ed ex compagno di studi di Bruce Lee, il maestro di Wing Chun Duncan Leung, che oggi è il più autorevole esponente e insegnante dei questa forma di kung fu. Il figlio di Duncan, Darren Leung (che nel film interpreta il ruolo di Fratello Hung) ha seguito personalmente Tony Leung negli allenamenti. Lo scopo era quello di raggiungere un livello di realismo assoluto nei combattimenti coreografati dal grande regista d'azione Yuen Woo Ping (Drunken Master, Matrix, Kill Bill).