The Dressmaker con Kate Winslet in DVD e Blu-ray dal 7 settembre
Presentato al 33esimo Torino Film Festival, The Dressmaker tratto dall'omonimo romanzo di Rosalie Ham e con Kate Winslet arriva in homevideo dal 7 settembre.
di Redazione / 26.08.2016
Dopo la presentazione al 33esimo Torino Film Festival, The Dressmaker – Il diavolo è tornato con il Premio Oscar Kate Winslet è uscito il 28 aprile nei cinema italiani, ed è ora pronto per arrivare in homevideo, in DVD e Blu-ray, dal 7 settembre, distribuito da Eagle Pictures.
Tratto dall'omonimo romanzo best-seller di Rosalie Ham, The Dressmaker è ambientato interamente in Australia, nello stato di Victoria, nel 1950, ed è diretto dalla regista australiana Jocelyn Moorhouse. Il film in Australia ha riscosso un successo di pubblico e critica senza precedenti e un incasso da record. Una pellicola tutta al femminile, dall'autrice del romanzo, alla regista, alla protagonista Premio Oscar che interpreta l'affascinante personaggio di Tilly, una giovane e bella donna che, dopo aver trascorso molti anni in Europa, torna nella sua piccola città natale. Dalle più importanti case di moda parigine a un contesto quasi rurale, Tilly rivoluzionerà la sua vita, ritroverà la madre – interpretata dalla candidata al Premio Oscar Judy Davis -, si innamorerà inaspettatamente di Teddy (il Liam Hemsworth della saga di Hunger Games e fratello di Chris – alias Thor) e si vendicherà per esser stata cacciata dalla sua terra. Grazie alla sua professionalità e alla bravura maturata con anni di esperienza, Tilly riuscirà a trasmettere alle donne di Dungatar il suo incredibile senso del bello e dello stile.
Il romanzo The Dressmaker è stato pubblicato nel 2000. La produttrice Sue Maslin l'ha letto e ha riconosciuto il nome dell'autrice, Rosalie Ham. "Era una mia compagna di scuola" – racconta Maslin. "Siamo cresciute a Jerilderie, un paesino nella regione del Riverina. Andavamo a scuola a Melbourne, quindi prendevamo spesso il pullman che ci riportava a casa, di notte, dopo un viaggio di oltre cinque ore. Aspettavamo insieme che i miei o i suoi genitori venissero a prenderci."
Sue Maslin ha letto il libro e si è innamorata dell'atmosfera in cui è immersa l'azione, mai nostalgica o sentimentale, ma concreta, reale, tragica e ironica al tempo stesso. Una visione realistica della vita di paese, dove tipicamente "tutti conoscono tutti e tutto e dove puoi tollerare ed essere tollerato anche negli eccessi…finché dura."
The Dressmaker è il primo romanzo di Rosalie Ham. Racconta la scrittrice: "Ho frequentato un corso di scrittura. Ci dicevano: 'Un giorno o l'altro scriverete un libro, ma sappiate che non ve lo pubblicheranno facilmente; è difficile che pubblichino un'opera prima' Io ho pensato: "Ce la metterò tutta." E con 'tutta' intendevo… morte, amore e tradimento."
Ecco come sono nati i personaggi di Tilly Dunnage e di sua madre Molly, e la città di Dungatar.
Il personaggio di Tilly sembrerebbe, almeno in parte, ispirato alla madre di Rosalie. "Mia madre faceva la sarta a Jerilderie. Era divorziata, e questo all'epoca aveva sollevato un piccolo polverone. Da figlia, notavo la differenza tra lei e le altre donne. Volevano tutte i vestiti che cuciva lei." "Tilly torna a Dungatar con un netto senso di inferiorità, ma con una bellezza e un'abilità sartoriale che la rendono superiore a qualsiasi altra donna: ecco, era questo che volevo esprimere." Sue Maslin continua: "Mi piaceva molto l'idea del ritorno a casa dopo tanti anni di assenza. Tilly è come un sasso gettato in acqua: scatena una reazione a catena.
L'acquisizione dei diritti per il film è stata una sfida difficile. Sue racconta: "Ho contattato Rosalie perché morivo dalla voglia di avere i diritti, ma purtroppo erano stati già venduti a un altro produttore." Io e Rosalie ci siamo incontrate comunque e ne abbiamo approfittato per ritrovarci dopo tanti anni. Quella volta non abbiamo parlato del film perché ormai i diritti erano stati già assegnati a qualcun altro… No, abbiamo giocato a golf."
"Non siamo grandi giocatrici di golf, anzi. Ci siamo ritrovate a parlare di vita, morte e massimi sistemi. Un giorno Rosalie mi ha detto che i diritti di The Dressmaker erano tornati disponibili, e mi ha chiesto se fossi interessata ad acquisirli… ovviamente ho risposto con un grande SI!
Rosalie Ham ha dovuto affrontare il timore fondato e comprensibile di chi "presta" il proprio lavoro al grande schermo. Ma la ritrovata amicizia con Sue e un grande affiatamento con la produttrice hanno facilitato il tutto.
"Quando una persona viene da te e ti dice che vuole fare del tuo libro un film, senz'altro è molto bello, ma c'è sempre una specie di timore per i cambiamenti che potrà subire l'opera" spiega Rosalie. "Sue, per, ha capito alla perfezione l'essenza del mio romanzo. Avevo già visto Road To Nhill (prodotto da Sue Maslin nel 1997), e mi era piaciuto molto, soprattutto per la capacità di cogliere le sfumature della natura umana e le relazioni tra i personaggi in una piccola comunità. Così, esauritasi l'opzione con l'altro produttore, quando Sue mi ha detto che le sarebbe piaciuto acquisire i diritti, per me è stato un fait accompli."
Com'è avvenuto l'incontro con Jocelyn Moorhouse? Sue racconta: "Cercavo qualcuno che fosse in grado di catturare quell'intersezione tra commedia e tragedia che è il nodo essenziale della storia, e mi è sembrato che Jocelyn Moorhouse fosse la persona ideale, specialmente dopo Istantanee, film divertente, ironico, e triste che l'ha consacrata grande regista qual è. Così sono andata a Los Angeles per incontrarla, ne abbiamo parlato un po' ma Jocelyn non si sentiva ancora pronta a dirigere il film all'epoca."
Come tanti altri elementi della genesi del film, la costanza e la caparbia sono state un elemento fondamentale. La Moorhouse ricorda: "Le ho suggerito altri nomi, ma hanno tutti detto di no. Sue continuava a chiamarmi ogni due mesi, e la domanda era sempre la stessa: 'Sei ancora troppo occupata? ' Alla fine ho letto il libro, me ne sono innamorata e l'idea di farne un film non mi ha più abbandonata."
Jocelyn quindi è diventata non solo la regista del film, ma anche la sceneggiatrice. Rosalie Ham commenta: "Sapevo bene che, una volta firmata l'opzione per i diritti cinematografici, il film non sarebbe più appartenuto solo a me. Ma quando Sue mi ha detto che aveva pensato a Jocelyn per la regia, dentro di me sapevo che avrebbe fatto uno splendido lavoro. Istantanee è uno dei film ai quali sono più affezionata."I timori non sono del tutto spariti, ma quando Sue e Rosalie sono andate a Warragul, Victoria, e hanno incontrato Jocelyn a casa dei suoi genitori, si è creata un'alchimia speciale. Rosalie aveva portato alcuni libri ai quali si era ispirata per scrivere The Dressmaker. Nell'entusiasmo generale, tra un "Mio dio, guarda che bell'abito!" e un "È meraviglioso, che abito incredibile, guarda come facevano…", Rosalie ha capito che Jocelyn condivideva in pieno il suo punto di vista, e i suoi gusti in materia di colori, linee e forme, completamente in linea con lo spirito del libro."