Premio Studio Universal 2018 ad Alice nella città
Premio Studio Universal 2018 ad Alice nella città

Premio Studio Universal 2018 ad Alice nella città, ‘Falene’ di Marco Pellegrini e Luca Jankovic il miglior corto. In TV su Studio Universal a Dicembre


Il corto vincitore del Premio Studio Universal 'Falene' di Marco Pellegrini e Luca Jankovic andrà in onda in prima serata il 10 Dicembre su Studio Universal, all'interno del magazine 'A noi piace Corto'.

Studio Universal è partner di Alice nella città, la sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma, quest'anno in programma dal 18 al 28 ottobre 2018, con l'assegnazione del Premio "Studio Universal" che consiste nell'acquisizione dei diritti pay per la trasmissione televisiva del miglior corto diretto da un regista Italiano e con la partecipazione di Maria Theresia Braun, Programming e Marketing Director del Canale, alla Giuria dei cortometraggi. ll corto vincitore del Premio Studio Universal andrà in onda in prima serata a Dicembre, all'interno del magazine "A noi piace Corto" di informazione sul mondo dei cortometraggi.

La decisione partecipare Alice nella città, si colloca nell'ambito del progetto "A noi piace corto" nato nel 1998 in occasione della 55a Mostra del Cinema di Venezia, a soli 3 mesi dal lancio del Canale del grande cinema classico americano in Italia, e mirato alla promozione del cortometraggio come forma d'arte cinematografica.

Il progetto "A noi piace corto" prevede:

• L'organizzazione di concorsi per giovani registi o sceneggiatori.
• L'acquisizione di corti da trasmettere sul Canale non come semplici fillers ma con dignità di veri e propri film.
• Il sostegno ad una selezione di festival italiani del cortometraggio.
• Il sostegno ai giovani registi italiani con l'offerta di master, o dando visibilità sul Canale alle loro opere o con premi in denaro.
• La produzione di "A noi piace corto-magazine", un programma dedicato al mondo del cortometraggio.
• Il finanziamento totale o in associazione per la realizzazione di cortometraggi italiani.

Negli anni di presenza sul mercato della TV, Studio Universal ha acquistato oltre 1000 cortometraggi tra italiani e stranieri, prodotto o co-prodotto circa 85 corti – tra gli altri La penna di Hemingway con Sergio Rubini e Christiane Filangieri, presentato alla 68° Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia, La stretta di Mano di Davide Marengo, Strani accordi interpretato da M. Grazia Cucinotta e diretto da Stefano Veneruso, Il Maestro diretto da Maria Grazia Cucinotta,  Bellissima di Alessandro Capitani, Tiger Boy di Gabriele Mainetti, Era Bellissima di Max Croci con Ambra Angiolini, Lettere a mia figlia di Giuseppe Alessio Nuzzo con Leo Gullotta, Il compleanno di Alice di Maria Grazia Cucinotta- trasmettendoli in orari ad alta visibilità.

IL PREMIO ASSEGNATO

Studio Universal ha assegnato il premio "Studio Universal – A noi piace corto" al corto italiano "Falene" (Italia 2018 – 13') di Marco Pellegrini e Luca Jankovic, che andrà in onda il prossimo 10 Dicembre alle 20.40 all'interno del programma "A noi piace Corto".

Sinossi: 1969/2019  Cinquant'anni dal primo passo sulla Luna. La tesi complottistica, che ipotizza la grande farsa organizzata dagli Stati Uniti allo scopo di anticipare l'Unione Sovietica nella colonizzazione spaziale, viene usata come pretesto per parlare, in termini surreali e parodistici, della ricerca umana della verità.

La motivazione: "Per l'originalità di una storia realizzata con qualità formale superlativa, capace di interrogarci sul tema, quanto mai attuale, dell'uomo tormentato di fronte alla scelta tra realtà e messa in scena, verità e finzione".

NOTE DI REGIA
Prendendo le mosse da una società in cui il consumo bulimico di informazioni costringe tutt'ora a districare le "verità" dalle fake news, questo breve racconto propone uno sguardo storico e ironico dello sbarco sulla luna. Abbiamo coinvolto due attori fisicamente simili a Neil Armstrong e Buzz Aldrin ma che, allo stesso tempo, potessero rispondere alle caratteristiche dei personaggi da noi inventati: Neil Armstrong più introspettivo, sensibile, ma anche un soldato determinato e moralista; Buzz Aldrin più impulsivo e virile, accanito fumatore e bevitore, sdrammatizza sulle questioni morali per obiettivi concreti. Durante le prove con gli attori sul set allestito siamo riusciti a visualizzare i movimenti e la recitazione direttamente negli spazi che avevamo immaginato, lasciando agli attori una certa libertà d'improvvisazione. Il ritmo della storia è scandito dalla psicologia dei due personaggi, dal loro modo di affrontare ciò che gli sta succedendo, le loro frustrazioni che lentamente si trasformano in angoscia, rabbia, paura, sino alla meraviglia e all'incredulità della scena finale. Abbiamo scelto di raccontare le immagini con movimenti di macchina stabilizzati. La cinepresa si muove su carrello, questa tecnica ci è servita per rendere più attendibile la ricostruzione storica e seguire nella maniera più morbida possibile la recitazione degli attori. Ogni movimento di macchina porta avanti la storia cercando di essere "invisibile" all'occhio dello spettatore. Abbiamo scelto di muoverci svelando a poco a poco il luogo in cui ci troviamo, spostando i personaggi come falene attorno ad una lampadina in questa piccola stanza che funge da camerino. Abbiamo utilizzato una palette colori che riprende il periodo anni '60 con tonalità calde e opache che variano dal rosso scuro al giallo ocra. Abbiamo utilizzato principalmente Carrelli per ottenere immagini stabilizzate e senza distorsioni ottiche. Questa tecnica ci ha permesso di rendere verosimile la ricostruzione e trasportare dolcemente lo spettatore in quegli anni fino al capovolgimento finale suggerito da effetti digitali di compositing. La fotografia ha cercato rispettare un'illuminazione diegetica, sfruttando in particolare modo la lampada dalla quale le due falene sono attratte. La color correction aumenterà le caratteristiche fotografiche tipiche del cinema anni '60.

Festa del Cinema di Roma 2018
Impostazioni privacy