Stranger Things 5 non dovrebbe deludere i fan come il finale di Game of Thrones

C’è grande attesa attorno alla stagione finale della serie tv Stranger Things creata per Netflix dai fratelli da Matt e Ross Duffer, la numero 5, che a causa degli scioperi a Hollywood non si sa quando arriverà. Nell’attesa, le chiacchiere attorno a ciò che il finale di serie proporrà ai numerosi fan dello show non mancano di certo. Dopo aver parlato del possibile salto temporale con cui potrebbe iniziare Stranger Things 5 e avere condiviso le parole dei protagonisti Millie Bobby Brown, David Harbour e Noah Schnapps, recentemente è intervenuto il regista Dan Trachtenberg su cosa possiamo aspettarci dall’ultima stagione dello show con lui dietro la macchina da presa.

Stranger Things 5, cosa aspettarsi secondo il regista Dan Trachtenberg

In una intervista rilasciata a Variety (via CBR), il regista di Prey Dan Trachtenberg ha detto che per concludere la serie di successo di Netflix si cercherà di non deludere i fan dello show in un modo paragonabile alla delusione condivisa da molti fan di Game of Thrones alla conclusione di questa serie. Per la stagione finale di Stranger Things i fan possono aspettarsi una impostazione “rock-and-roll” dall’inizio alla fine, anche se non sappiamo se va inteso come ‘musica’ da sottofondo o se gli eventi saranno raccontati con un ritmo frenetico durante tutta la stagione:

“Non penso che ‘Stranger Things’ rientri in una categoria di stagioni televisive come ‘Il Trono di Spade’ in cui il pilot è bello, rallenta e gli ultimi due episodi sono la grande battaglia. Posso dirti, e riferendomi alle altre stagioni, che ci sarà rock and roll durante l’intera stagione.”

Trachtenberg non è il solo ad aver anticipato qualcosa della stagione finale di Starnger Things

Trachtenberg non è il solo ad aver anticipato qualcosa della stagione finale di Stranger Things. L’attore David Harbour, che interpreta Jim Hopper nella serie e che recentemente ha rivelato di non voler essere associato solo a questo personaggio, ha dichiarato ospite del podcast Happy Sad Confused di Josh Horowitz che i fan dello show possono aspettarsi che gli archi narrativi di molti personaggi principali saranno chiusi in modo soddisfacente:

“Anche i Duffer Brothers sono un’impresa incredibile, intendo dire che le scene e le cose nelle sceneggiature che abbiamo visto sono più grandi di qualsiasi cosa abbiamo fatto in passato. […] Devi immaginare da dove inizieremo, da dove è finita la quarta stagione, quando ci vedi sopra quella collina mentre guardiamo questi fuochi di fumo… e inizieremo da qualche parte dopo, quindi devi immaginare che il mondo è un posto diverso e sai che è fantastico. […] Ci vorrà un po’ di tempo per girare, in quanto non possiamo ancora iniziare [a causa degli scioperi a Hollywood, ndr]. […] Sono entusiasta di tornare nel personaggio, sono entusiasta di andare a concludere in un modo audace e sorprendente, sono entusiasta perché sai che ripagheranno questi personaggi -Undici, Hoppe, Joyce, Will, Mik- perché hanno vissuto con te negli ultimi otto anni.”

E’ possibile ascoltare le parole di David Harbour direttamente nell’intervista nel player qui sotto, a partire dal minutaggio ’25’.

Massima fiducia sui fratelli Duffer

La trama di Stranger Things 5 e i destini di Undici/Jane Hopper (Millie Bobby Brown), Mike (Finn Wolfhard) e Lucas (Caleb McLaughlin), Joyce (Winona Ryder), Dustin (Gaten Matarazzo), Will (Noah Schnapp) e tutti gli altri protagonisti dello show sono al momento avvolti nel mistero. Tuttavia, stando alle parole sia di Trachtenberg che di Harbour possiamo riporre fiducia sui fratelli Duffer che speriamo possano soddisfare le aspettative dei fan alla conclusione di questa serie, al contrario del finale di serie di Game of Thrones – scritto da D.B. Weiss e David Benioff – che ha deluso molti fan dello show, che hanno lamentato un calo nella qualità della narrazione stagione dopo stagione, soprattutto nelle ultime.
Per concludere, ricordiamo che a Tudum2023 è stato anche annunciato l’ingresso nel cast di Stranger Things 5 di Linda Hamilton.