Storia di una ladra di libri, dal Libro al Film


Arriva nelle sale il film tratto dal bestseller La bambina che salvava i libri dello scrittore australiano Markus Zusak.

Storia di una ladra di libri è tratto dal bestseller La bambina che salvava i libri dello scrittore australiano Markus Zusak. Pubblicato per la prima volta nel 2005, il libro ha venduto otto milioni di copie in tutto il mondo ed è stato tradotto in oltre trenta lingue. E' rimasto per sette anni nella classifica del New York Times dei migliori bestseller di tutti i tempi, è stato primo in classifica su Amazon.com ed ha vinto almeno una dozzina di premi letterari. Il 27 marzo 2014 arriverà in Italia, distribuito dalla Twentieth Century Fox.

Diretto dal pluripremiato regista Brian Percival (Downton Abbey), il film racconta una storia commovente e ricca di emozioni ambientata nella Germania della Seconda Guerra Mondiale. Protagonista è Liesel (Sophie Nélisse), una vivace e coraggiosa ragazzina affidata dalla madre incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann (Geoffrey Rush), un uomo buono e gentile, e alla sua irritabile moglie Rosa (Emily Watson). Scossa dalla tragica morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni prima, e intimidita dai "genitori" appena conosciuti, Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove viene derisa dai compagni di classe perché non sa leggere. Con grande determinazione, è tuttavia decisa a cambiare la situazione e trova un valido alleato nel suo papà adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, Il manuale del becchino, rubato al funerale del fratello. L'amore di Liesel per la lettura e il crescente attaccamento verso la sua nuova famiglia si rafforzano grazie all'amicizia con un ebreo di nome Max (Ben Schnetzer) che i suoi genitori nascondono nello scantinato e che condivide con lei la passione per i libri incoraggiandola ad approfondire le sue capacità di osservazione. Altrettanto importante diventa l'amicizia con un giovane vicino di casa, Rudy (Nico Liersch), che prende in giro Liesel per la sua mania di rubare i libri ma intanto si innamora di lei.

Markus Zusak ha tratto ispirazione per il libro dalle storie narrate dai suoi genitori quando era ancora un bambino in Australia. "Era come se un pezzo d'Europa entrasse nella nostra cucina  quando mamma e papà raccontavano di come fosse crescere tra Germania e Austria, dei bombardamenti di Monaco, dei prigionieri che i nazisti facevano sfilare per le strade", racconta lo scrittore."Allora non me ne rendevo conto, ma sono state queste storie a spingermi a diventare scrittore".

Lo spessore del romanzo e la sua vittoriosa eroina hanno attirato l'attenzione dei produttori Karen Rosenfelt e Ken Blancato, che fin dalla prima pubblicazione si sono dati da fare per portarlo sul grande schermo. "Non riuscivo a staccarmi da questo libro – dice Rosenfelt – perché rappresenta una vera celebrazione della vita. Sono rimasta colpita da come Markus ha saputo rendere Liesel, la sua forza d'animo, la sua inarrestabile voglia di leggere e di appropriarsi del potere delle parole".

Con l'ascesa del partito nazista la libertà di espressione fu ferocemente repressa: i libri venivano bruciati in piazza. "Al popolo tedesco si diceva cosa credere cosa pensare e cosa leggere – continua Rosenfelt – ma nonostante questi ostacoli apparentemente insormontabili, Liesel, imparando a leggere conquista la capacità di essere creativa, di pensare con la propria testa, di non andare a rimorchio delle idee degli altri".

Un grande passo in avanti nello sviluppo del film è stato fatto incaricando lo sceneggiatore Michael Petroni (Le Cronache di Narnia: Il Viaggio del Veliero) di adattare le 580 pagine del libro di Zusak. Quando è stato contattato per scrivere la sceneggiatura, Petroni era già "un grande ammiratore del romanzo" (sono parole sue). "Markus Zusak ha un talento prodigioso – dice Petroni – ha scritto un libro che diventerà un classico. Quindi, adattandolo per lo schermo, ho dovuto innanzitutto superare il mio timore reverenziale. La più grande sfida è stato decidere cosa eliminare. E' un vero e proprio scrigno pieno di scene straordinariamente toccanti, il che mi ha subito attratto".

Benché avessero già discusso di alcune idee per i ruoli di Hans e Rosa, i realizzatori hanno decisero di concentrarsi prima di tutto sulla ricerca della loro Liesel. Il casting è iniziato in Inghilterra per poi spostarsi in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Rosenfelt dice: "Quello di Liesel è un ruolo difficile. Eravamo alla ricerca di qualcuno che potesse esprimere molte qualità: doveva essere autentica, curiosa, vivace innocente e intelligente". Percival continua: "Avevamo bisogno di una ragazza che ispirasse il desiderio di volerla abbracciare per proteggerla dal difficile mondo che la circonda, ma che al tempo stesso fosse capace di rifilare un calcio al basso ventre  a chiunque lo avesse fatto. Una ragazza veramente tosta e insieme molto vulnerabile. Avevamo bisogno di trovare qualcuno che potesse incarnare lo stupefacente spirito di Liesel, quello spirito che la fa resistere e la porta addirittura a fiorire". Un'aspettativa piuttosto elevata per un'attrice bambina, che per di più doveva passare in modo convincente dall'età di 11 ai 17 anni.

I realizzatori avevano visionato quasi mille candidate al ruolo, ma Zusak aveva già trovato la sua Liesel. Era stato alla proiezione di un film canadese, Monsieur Lazhar, candidato all'Oscar come miglior film straniero e la cui piccola interprete aveva vinto in Canada un Genie Award come migliore attrice non protagonista. Questa ottima attrice era Sophie Nélisse. Un potenziale ostacolo alla scelta di Sophie era una delle sue passioni. Atleta di talento, oltre che attrice, ha iniziato a fare ginnastica dall'età di 3 anni. A 6 anni si allenava sedici ore a settimana, a 12 era già a più di trenta ore a settimana. Sophie puntava alle Olimpiadi di Rio de Janeiro quando ha ricevuto la chiamata del suo agente per un provino come interprete di Storia di una ladra di libri. All'inizio era riluttante ma quando un infortunio ha minacciato di distruggere il suo sogno olimpionico, ha letto la sceneggiatura e si è innamorata del personaggio.
"Ho urlato come un matta quando il mio agente mi ha telefonato per dirmi che avrei interpretato Liesel – racconta la giovane attrice -. Ero così felice perché la storia mi piace tantissimo. Benché il racconto sia ambientato in tempo di guerra, il buio viene illuminato dalle cose gentili che ognuno fa per gli altri. Liesel supera ogni difficoltà con la forza di volontà e grazie al fatto che impara a leggere assume il controllo della sua vita e dei suoi pensieri. Questa storia ti fa vedere le cose in modo diverso".

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