Speciale Inception: intervista a Ellen Page e Joseph Gordon-Levitt
Speciale Inception: vi propongo l’ intervista fatta a Ellen Page e Joseph Gordon-Levitt, due membri del cast del film di Christopher Nolan. Signorina Page, questo film è abbastanza diverso dagli altri che ha fatto fino a questo momento. Cos’ha significato per lei quest’esperienza da un punto di vista professionale e umano? Questa è stata un’esperienza […]
di Redazione / 27.07.2010
Speciale Inception: vi propongo l’ intervista fatta a Ellen Page e Joseph Gordon-Levitt, due membri del cast del film di Christopher Nolan.
Signorina Page, questo film è abbastanza diverso dagli altri che ha fatto fino a questo momento. Cos’ha significato per lei quest’esperienza da un punto di vista professionale e umano?
Questa è stata un’esperienza importante, che ha superato di gran lunga ogni mia aspettativa. La cosa interessante di questo film, al di là del fattore novità, è stata la regia di Chris Nolan. La sua più grande virtù – in altre parole ciò che rende così stimolante e piacevole lavorare con lui – è che, nonostante la grandezza, l’impatto visivo e la spettacolarità delle scene d’azione, alla base delle sue opere c’è sempre una grande onestà, una sincerità d’animo che io stessa cerco sempre di avere. Quando lavori con lui, tutto quello che ti chiede è una grande onestà ed è una gioia immensa avere a che fare con un regista che cerca sempre di raggiungere il miglior risultato possibile. E lo fa perché ama profondamente il cinema.
Joseph Gordon-Levitt, questo è un film su un gruppo di persone che fanno delle cose insieme. Quanto ha aiutato e influenzato la sua performance il fatto di essere sul set insieme ad altre persone?
R: Mi piace questa sua analogia, perché Inception è la storia di un gruppo di persone che in un certo senso creano un sogno. E insieme alla sua troupe, in fondo, un regista fa la stessa cosa: forma una squadra che ha lo scopo di fabbricare un sogno condiviso. Credo che, in questo senso, sia possibile paragonare Christophen Nolan al personaggio di Leonardo Di Caprio, che è il leader del gruppo. Addirittura mi sembra di vedere un’analogia fra il mio personaggio, che è colui che cura i dettagli dei sogni, ed Emma Thomas, che è il produttore di Christopher Nolan. Considero i sogni un atto creativo e penso che i film non siano altro che la nostra maniera attuale di condividerli, la nostra migliore modalità espressiva.
Ellen, mi domando se tutti questi uomini si siano comportati educatamente con le signore del gruppo …
Certo, indubbiamente, sono dei gentiluomini, ma ci siamo anche divertiti da morire tutti insieme. Era un ambiente fantastico ed il merito è di Chris Nolan, che è una persona meravigliosa e che sul set ha creato un’atmosfera straordinaria. E’ stato favoloso lavorare con questi adorabili gentiluomini.
J.G.L.: Dovrebbe chiederle se anche lei si sia comportata educatamente … no, sto scherzando!
E.P.: Forse ero io la matta del gruppo …
Joseph, ho letto che non è stato fatto un uso smodato nè del green screen nè della computer grafica. Piuttosto, c’erano interi set che ruotavano, si muovevano. Com’è andata?
C’era una scena d’azione ricca di effetti speciali in cui la forza di gravità faceva i capricci. La consuedutine avrebbe imposto l’ultilizzo del green screen durante le riprese e poi un uso massiccio del computer, ma siccome il signor Nolan ama che le cose sembrino vere, sono stati costruiti questi set enormi … uno che ruotava di 360°, un altro identico, però rovesciato, con dei cavi che pendevano dall’alto e la macchina da presa che riprendeva dal basso. Succedevano tantissime cose contemporaneamente e non sembrava che avessi perso l’equilibrio perchè la scena imponeva che l’equilibrio mancasse del tutto. Del resto, il pavimento mi scivolava via da sotto i piedi a velocità supersonica.