Sotto copertura, quando è lo Stato a vincere
Su Rai1 la miniserie in due puntate ispirata da una vicenda realmente accaduta, che racconta l'attività investigativa che ha condotto alla decapitazione di un'organizzazione criminale.
di Redazione / 02.11.2015
Al via su Rai1 questa sera Sotto copertura, una miniserie in due puntate in onda lunedì 2 e martedì 3 novembre, ispirata da una vicenda realmente accaduta, che racconta l'attività investigativa che ha condotto alla decapitazione dell'organizzazione criminale gestita dal clan dei Casalesi, culminata con il clamoroso arresto del capo clan latitante Antonio Iovine, attraverso la figura del commissario Michele Romano, ispirato a Vittorio Pisani, il vero capo della Squadra Mobile di Napoli che effettuò la cattura del boss. "Sotto copertura" vede la regia di Giulio Manfredonia da una sceneggiatura di Salvatore Basile e Francesco Arlanch.
Nel cast, con Claudio Gioè nei panni del commissario Michele Romano, Guido Caprino che interpreta il capo clan Antonio Iovine, Filippo Scicchitano (Emilio), Dalila Pasquariello (Anna Corradi), Simone Montedoro (Arturo De Luca), Raffaella Rea (Rosanna Croce), Antonio Gerardi (Salvo Izzo), Antonio Folletto (Carlo Caputo), Iaia Forte (procuratrice), Antonio Milo (Angelo Corradi), Giovanna Rei (Giuseppina), Simone Bucalo (Mimmo Corradi), Alessio Lapice (Rudy), Clotilde Esposito (Giuliana Simone) e Alessandra Costantini (Chiara Romano).
E' il 2010 quando, dopo anni di indagini serrate, per gli uomini della Squadra Mobile di Napoli arriva finalmente una pista, quella giusta, per arrivare a catturare il grande capo clan camorrista Antonio Iovine, detto O' ninno. Schedato come uno dei trenta ricercati più pericolosi d'Italia, il boss è, infatti, sempre riuscito a rimanere invisibile, ben nascosto nella sua terra, a Casal di Principe, grazie ad un'attenta ed efficiente rete di protezione. Ma il piccolo nucleo di poliziotti coraggiosi che gli sta da tempo alle calcagna, nonostante le tante difficoltà, non molla la presa e comincia a stringere il cerchio attorno al super latitante. Un gruppo di uomini e donne, guidato da un integerrimo e determinato commissario, illuminato da quella che all'inizio appare solo come una semplice intuizione, ma che invece si rivelerà una decisiva chiave di volta. E' grazie a loro, che dopo una latitanza di oltre quindici anni, per il famigerato Iovine si aprono le porte del carcere.
L'operazione, frutto del lavoro di squadra e del coraggio individuale di una manciata di poliziotti, è al centro delle vicende narrate, e si intreccia con il loro vissuto personale: la cattura di Iovine rappresenta, infatti, per tutti loro, un'irrinunciabile occasione di riscatto. Gli agenti Arturo, Salvo, Rosanna e il giovane Carlo si mettono con dedizione, ma anche con ironia, al servizio di una missione investigativa considerata dai più come impossibile e sono disposti a pagare un prezzo molto alto, mettendo a rischio gli affetti e la propria incolumità. L'altra voce di "Sotto copertura" giunge dal mondo colluso di Casal di Principe: è Anna, giovanissima vivandiera di Iovine, un po' complice e un po' vittima del boss, intercettata dalla squadra per individuare il nascondiglio del camorrista. Questo personaggio femminile incarna un processo di trasformazione e di liberazione che si rende possibile grazie alla forza trasgressiva del sentimento che prova per un giovane di Casale, Emilio, che non ha mai avuto contatti con la camorra. La profondità di questo sentimento sarà per Anna sprone per liberarsi dal giogo di Iovine e della sua famiglia, da sempre affiliata al clan, in un percorso di ribellione che vuole esemplificare la possibilità di un cambiamento che giunga direttamente dalla gente di Casal Principe.
"Sotto copertura" è anche la narrazione di una caccia all'uomo, che pone al commissario Romano domande di natura etica sulla sua professione: è giusto rinunciare alla propria vita in nome e per il desiderio di una giustizia che sembra così lontana e quasi inafferrabile? La risposta giunge dalla voce di Lucia, la moglie del commissario: "È questa la differenza fra voi e loro… voi lo fate per amore… per dignità… e per una società migliore". Proprio questo sogno di una realtà migliore, sicura e dignitosa, alimenta la missione della Squadra Mobile di Napoli, nella profonda convinzione che cambiare è possibile se si opera con coraggio, perseveranza e capacità di visione. Questi ideali risuonano nelle parole del giovane Emilio, che incarna la parte sana della società di Casal di Principe: "Questa è la terra migliore del mondo. Basta scommetterci."
"'Sotto copertura' mi ha offerto l'occasione di praticare due modelli di racconto diversissimi, direi opposti, in un unico film." racconta il regista Giulio Manfredonia. "Da una parte il racconto archetipico per eccellenza: due ragazzi si amano, ma provengono da due famiglie che appartengono a mondi contrapposti. L'una 'per bene' e l'altra compromessa con 'i malvagi'. Il loro amore è contrastato dal signore del luogo che rivendica il suo potere sulla fanciulla. Riusciranno a sottrarsi a un destino che sembra segnato con la sola forza del loro amore? Riuscirà questo amore a sopravvivere, solo contro tutto il mondo che li circonda? Dall'altra c'è la ricostruzione pressoché fedele di un fatto di cronaca cruciale nella storia recente del nostro paese: la cattura di uno dei boss più potenti della più pericolosa organizzazione criminale italiana, il clan dei Casalesi. Tutto questo raccontato spiato dal 'buco della serratura' grazie alle intercettazioni ambientali di un commissario di polizia napoletano e della sua squadra di agenti, eroi di oggi che per uno stipendio decisamente inadeguato scelgono di combattere la battaglia quasi impossibile di contrastare la criminalità organizzata nel suo territorio."