SkyBuffaRacconta Pelé - O REI
SkyBuffaRacconta Pelé - O REI

Su Sky Buffa racconta ‘Pelé, O REI’ e arriva When the world watched – Brazil 1970


Federico Buffa dedica una mini serie in tre puntate all'unico calciatore che, ad oggi, ha conquistato tre campionati mondiali - Svezia 1958, Cile 1962, Messico 1970.

#SkyBuffaRacconta torna su Sky Sport per rendere omaggio al goleador Pelé. Federico Buffa dedica così il suo racconto di Natale "Pelé O REI" al brasiliano che ha trascinato la nazionale brasiliana di calcio alla vittoria del suo primo mondiale nel 1958 diventando poi il più grande calciatore di tutti i tempi vincendo altre due Coppe del Mondo.

La miniserie "#SkyBuffaRacconta Pelé O REI" è una produzione originale Sky Sport in tre puntate in onda da martedì 15 dicembre, alle 23 su Sky Sport Uno (anche su Sky Arte mercoledì 16 alle 17 e in versione integrale on demand su Sky Q) con il primo episodio Dico, il giovane Pelè. Seguiranno poi le puntate Il "Santastico" (martedì 22 dicembre alle 22.45 su Sky Sport Uno e su Sky Arte il 23 dicembre alle 17) e Il Re che ci ha lasciato il futuro (sabato 2 gennaio alle 23 su Sky Sport Uno e su Sky Arte il 3 gennaio alle 17). Tutto anche on demand su Sky Q nella sezione #SkyBuffaRacconta. I clienti Sky da più di 3 anni, grazie al programma Extra, possono accedere ad ogni episodio on demand nella sezione extra in anteprima. La miniserie è anche disponibile in streaming su NOW TV e ondemand nella nuova sezione "Sport" della piattaforma.

SkyBuffaRacconta Pelé O REI
SkyBuffaRacconta Pelé O REI

"Un viaggio trasversale per conoscere da vicino il talento di Pelé, nel cuore più profondo del Brasile e via di lì, in giro per il mondo"

È l'atmosfera intima del teatro Gerolamo di Milano a fare da cornice alle parole di Federico Buffa in questa miniserie, accompagnato dalla musica brasiliana, bossa nova e samba, così importante nella vita di Pelé, quasi a scandirne il ritmo dei successi raggiunti.

Episodio 1 – Dico, il giovane Pelé
15.12.2020 alle 23 su Sky Sport Uno; 16.12.2020 alle 17 su Sky Arte
Il cammino di Federico Buffa nei luoghi significativi della vita di Dico, così veniva chiamato da bambino dai suoi giovani amici, parte dalla terra di Bauru, la città dove crebbe, verso la strada delle 19 stagioni al Santos. Il mito inizia a prendere forma. Un lustrascarpe innamorato sin da subito del calcio conquista il mondo. Nasce il sovrano che dal '50 il Brasile non smise di cercare.

"Edson aveva sei anni quando incontrò Pelé a Bauru e non andò granché bene, ma da lì, nel cuore del Brasile rurale, iniziò il viaggio di entrambi. Edson, il viandante originario, passione e patimento. Pelé, l'altro, la regalità declinata in fuoriclasse. Chiedete a tutti nel mondo se hanno mai sentito parlare di Pelé e nessuno vi dirà mai di no. Provate a chiedere di Edson, mistero svelato a pochi, e rischiate un imbarazzante silenzio."
— Federico Buffa

"Pelé è uno dei pochi che contraddice la mia teoria: invece di quindici minuti di fama, avrà quindici secoli."
— Andy Warhol

Episodio 2 – Il "Santastico"
22.12.2020 alle 22.45 su Sky Sport Uno; 23.12.2020 alle 17 su Sky Arte
Pelé nel '66 si ritira dalla Seleção, senza mettere un vero e proprio punto, così la storia continua. Sta pensando a una consacrazione che sia possibile solo per lui, vincere, da protagonista, un terzo e ultimo Mondiale. Quattro i titoli mondiali tra Nazionale e club in pochi anni, tutto il mondo vuole assistere dal vivo al Never Ending Tour di Pelé e dei suoi "Sant-asticos", i nuovi Harlem Globetrotters del calcio di quegli anni.

"Un'antica elucubrazione indiana insegna che, se sai rallentare la respirazione, anche il tempo rallenta. Esercizio impraticabile per Edson, inseguito dai suoi errori, ma del tutto naturale per Pelé, che infatti nel '66 si ritira dalla Seleção. Punto e virgola però, perché la storia continua. In realtà, sta solo pensando che, per evitare che la polvere del tempo calcistico possa cadere su di lui, ha bisogno di una consacrazione che sia possibile solo per lui, ovverosia vincere, da protagonista, un terzo e ultimo Mondiale."
— Federico Buffa

Dalla Siberia alla Patagonia, tutto il mondo conosce Pelé.
— Vinicius De Moraes

Episodio 3 – Il Re che ci ha lasciato il futuro (dal 3 gennaio)
02.01.2021 alle 23 su Sky Sport Uno; 03.01.2021 alle 17 su Sky Arte
Il Mondiale di Svezia del 1958, fu il Mondiale della consacrazione di Edson Arantes do Nascimento, numero 10 del Brasile. O Rei conquistò i primati come marcatore più giovane (contro il Galles) in un Mondiale e la fascia di più giovane campione del mondo della storia, a 17 anni e 249 giorni. Solo il 30% delle sue giocate ci sarà visibile, ma basterà a comprendere quanto in anticipo ci consegnerà le chiavi del gioco del calcio moderno.

"Dicono che se entrate in confidenza con Pelé, lui si diverta a metter mano al portafoglio e a mostrarvi la sua carta di credito, pezzo unico, perché vi è effigiato lui, in una "bicicletta", una di quelle rovesciate arrampicate in cielo. Giusto. Il vero artista è quello che arriva per primo e lui è stato fondamentale nel calcio che si avvicinava alla modernità e decisivo nel definirla. Sì, ma se non firma Edson, il viandante originario la transazione non va in porto…"
— Federico Buffa

Il mio nome è Ronald Reagan, sono il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Non serve che Lei si presenti: tutto il mondo sa chi è Pelé.

— Ronald Reagan

Pelé. Brasiliano, nasce nel Minas Gerais, a Três Corações, e cresce a Bauru, vicino a San Paolo. Classe 1940, lo scorso 23 ottobre ha raggiunto il traguardo di 80 anni di vita. Ha giocato nella squadra del Santos dal 1956 al 1974, vincendo in carriera undici campionati brasiliani, due coppe sudamericane e due intercontinentali. Ha esordito a 16 anni con la maglia della nazionale brasiliana, conquistando tre campionati mondiali – Svezia 1958, Cile 1962, Messico 1970 – diventando il solo calciatore ad essere riuscito nell'impresa fino ad oggi. Soprannominato O REI, nella testa e nelle gambe, che hanno segnato 1281 reti. Conclusa l'attività agonistica, si è dedicato alla politica, vestendo il ruolo di ministro straordinario dello sport e, tra le altre, anche la fascia di ambasciatore dell'ONU e dell'UNICEF. Nel 2000 la Fifa lo ha indicato come migliore calciatore del secolo a pari merito con Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre.

Ad una settimana dalla scomparsa di Maradona, così il REI lo ricorda sul suo profilo Instagram:
"Molta gente amava paragonarci, è stato così per una vita. Tu sei stato un genio che ha incantato il mondo, un mago con il pallone tra i piedi. Una vera leggenda. Ma prima di tutto, per me, tu sarai sempre un grande amico, con un cuore ancora più grande. Oggi il mondo sarebbe molto migliore se potessimo fare meno paragoni gli uni con gli altri e invece passassimo più tempo ad ammirarci di più, gli uni con gli altri. Per questo voglio dirti che tu sei incomparabile.
La tua traiettoria è sempre stata contrassegnata dall'onestà. Hai sempre dichiarato ai quattro venti ciò che amavi e ciò che detestavi. E questo tuo modo particolare insegna che dobbiamo amare e dire 'ti amo' molte più volte. La tua scomparsa così rapida non mi ha permesso di dirtelo, allora te lo scrivo: Io ti voglio bene, Diego.
Mio grande amico, grazie per le nostre giornate. Un giorno, lassù, giocheremo nella stessa squadra. E sarà la prima volta che solleverò i pugni in aria non per festeggiare un gol, ma per poterti dare ancora un altro abbraccio".
Pelé

When the world watched – Brazil 1970

In concomitanza con l'uscita di "#SkyBuffaRacconta Pelé O REI", Sky Sport il 24 dicembre proporrà l'inedito documentario FIFA dedicato al Mondiale del 1970: "When the world watched – Brazil 1970", la storia della squadra che incantò il mondo, giocando semplicemente e in piena felicità. Con le voci di Pelé, Gerson, Jairzinho, Tostao, Rivellino e altri ancora.

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