#SkyMisterCondò Carlo Ancelotti - Mr. Champions
#SkyMisterCondò Carlo Ancelotti - Mr. Champions

#SkyMisterCondò Carlo Ancelotti – Mr. Champions


Alla vigilia della nuova stagione, Carlo Ancelotti ripercorre insieme a Paolo Condò l'incredibile cammino verso la vittoria della sua quarta Champions League da allenatore.

In occasione della ripartenza della UEFA Champions League su Sky e NOW appuntamento con la nuova produzione originale Sky Sport #SkyMisterCondò, in onda da venerdì 2 settembre alle 20 sui canali Sky Sport e NOW. Una puntata speciale dedicata a Carlo Ancelotti, l'unico allenatore ad aver vinto quattro volte il trofeo della massima competizione europea per club.

Paolo Condò ha raggiunto Ancelotti a Madrid, a Valdebebas (Ciudad Real Madrid), nel centro sportivo dove il Real Madrid si allena ogni giorno. La puntata è l'occasione per ripercorrere il cammino che ha portato gli Spagnoli ad alzare il trofeo dalle grandi orecchie per la quattordicesima volta, scrivendo così un pezzo di storia – non si ricorda un'altra Champions League nella quale il campione, il Real Madrid in questo caso, nonostante quattro sconfitte, abbia vinto il trofeo. Le squadre superate, nell'ordine: il PSG, la squadra delle meraviglie, il Chelsea, il campione uscente, il Manchester City, il favorito di tutte le edizioni, e il Liverpool, la squadra con il gioco più divertente in campo.

Condò conduce Ancelotti a tracciare i contorni dell'"Ancelottismo", una filosofia camaleontica, costruita attraverso precise scelte tecniche, intrecciate con le sfumature umane ed emotive che per esperienza un grande allenatore non trascura.

Calcio, schemi e tattica, ma anche uomini chiave in grado di sapere tradurre e interpretare il momento, tra passato e futuro di una delle società più seguite al mondo, che guarda avanti puntando su due suoi gioielli Vinicius e Rodrygo, consapevole di avere in casa il numero uno assoluto: Benzema per Ancelotti oggi un gradino sopra il fenomeno Mbappé.

Nel corso della chiacchierata, anche uno sguardo al recente passato di Ancelotti, per commentare l'addio al Napoli e i successivi due anni trascorsi all'Everton, con il retroscena della chiamata che lo ha riportato al Real Madrid. Poi spazio ad un divertente siparietto, per ricordare il rocambolesco errore di cui fu vittima il Real durante le estrazioni dalle urne degli ottavi dell'anno appena passato: un evento, quello dei sorteggi che ovviamente tutti gli addetti ai lavori seguono con interesse, in presenza o dal divano di casa, proprio come lui.

E infine, anche un suggerimento su come affrontare la nuova stagione della Champions, ispirato da Kobe Bryant. "Qualcosa può succedere con questi giocatori, con questo ambiente, con questa energia, qualcosa può e deve succedere. … Magari tante volte non ti succede, però devi credere che può succedere".

Seguono un paio di clip da #SkyMisterCondò Carlo Ancelotti – Mr. Champions per gentile concessione di Sky:

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Gli appuntamenti di #SkyMisterCondò Carlo Ancelotti – Mr. Champions
Da domani, venerdì 2 settembre, su Sky e NOW
Ore 20.00 su Sky Sport Uno
Ore 22.30 su Sky Sport Calcio
Ore 23.30 su Sky Sport Arena
sabato 3 settembre
Ore 22.45 su Sky Sport Uno
Ore 18.15 e 00:00 su Sky Sport Calcio
Ore 12.30 su Sky Sport Football
Ore 16.15 su Sky Sport Arena
domenica 4 settembre
Ore 23.00 su Sky Sport Uno
Ore 00.30 su Sky Sport Calcio
Ore 11.30 e 19.30 su Sky Sport Football

Alcune dichiarazioni della puntata

Paolo Condò: Nel momento in cui vai all'Everton, pensi: 'È finita un certo tipo di carriera per me'?
Carlo Ancelotti: "No, no. Non ho mai pensato che fosse finita. L'ho presa come un'altra esperienza. È vero che il finale di Napoli è stato un po' deludente per me. Mi ha un po' deluso questo finale, un po' strano, imprevisto anche, è vero che non stavamo andando benissimo in campionato, ma è anche vero che eravamo agli ottavi di Champions, battendo il Liverpool nel girone, battendo il Salisburgo… Il secondo anno è stato un anno double face, doppia faccia … perché in campionato non siamo andati bene, ma in coppa, in Champions siamo andati molto bene, perché abbiamo passato un girone difficile. Eravamo negli ottavi di Champions, poi c'è stata questa decisione che valuto come una cosa positiva per tutti e due, per tutti e due: se non c'è più sintonia, ciao, ciao e arrivederci. Allora stavo bene per quello. Ho accettato l'Everton, perché l'Everton mi voleva, mi voleva. Io non ho mai scelto squadre per andare a vincere, io ho scelto sempre squadre che mi volevano e dove io cerco di esprimere quello che conosco, quello che so."

Paolo Condò: Com'è uno spogliatoio di una squadra come il Real Madrid con Cristiano Ronaldo e uno senza?
Carlo Ancelotti: "Ma non è che cambia molto, perché credo che l'immagine di Ronaldo, che è un'immagine, diciamo straordinaria, dentro allo spogliatoio questa immagine diventa come quella di un altro calciatore, molto serio, molto professionale. L'immagine di Ronaldo si crea al di fuori dello spogliatoio, cioè naturalmente coi gol che fa, ma dentro lo spogliatoio è un ragazzo che comunica con gli altri, è molto serio, molto professionale. È un esempio.
Questo è uno spogliatoio molto forte e non parlo dell'aspetto tecnico. Uno spogliatoio forte perché riesce a combinare l'esperienza, la conoscenza dei vecchi, dei veterani – qui non si dice vecchi, si dice veterani – con l'entusiasmo e l'energia dei giovani. E tutto questo potrebbe essere messo in crisi da un po' di invidia: magari i vecchi possono avere un po' di invidia per i giovani che stanno crescendo e i giovani…"

Paolo Condò: Un po' di fretta?
Carlo Ancelotti: "Un po' di fretta, esatto. Questa è stata la chiave. I vecchi non hanno avuto invidia dei giovani e i giovani hanno avuto pazienza."

Paolo Condò: Ma a questo punto fai parte della storia, anzi, sei la storia del calcio europeo, perché per vincere tutti e cinque i principali campionati, chissà quando qualcun altro riuscirà ad avvicinarsi a questo primato.
Carlo Ancelotti: "Devi andare, devi muoverti, devi andare in giro per l'Europa. Io ho avuto la fortuna di essere stato scelto dal Bayern, dal Chelsea, dal Paris Saint Germain. Tutte squadre con cui è più facile vincere che perdere."

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