Locandina orizzontale 'Domina'

(2021)

Domina
Locandina Domina
Domina e' una serie di genere Drammatico del 2021 girata in USA, Italia e diretta da David Evans, Claire McCarthy, Debs Paterson. Si compone di 2 stagioni e 16 episodi. Ogni episodio dura in media 50 minuti. In Italia debutta su Sky e NOW venerdì 14 Maggio 2021. Nel cast anche Alex Lanipekun, Kasia Smutniak, Matthew McNulty, Ben Batt, Christine Bottomley, Darrell D'Silva, Colette Dalal Tchantcho, Claire Forlani, Earl Cave, Liah O'Prey.

Domina racconta per la prima volta dal punto di vista delle donne le lotte per il potere durante il principato di Gaio, il celebre Cesare Augusto, primo imperatore romano.

Domina è ambientata durante il regno di Augusto, primo imperatore romano, ma viene raccontata attraverso l’incredibile storia vera della moglie Livia Drusilla. Seguiamo Livia dal suo esilio fino al ritorno a Roma, determinata a riconquistare quel che le è stato sottratto. Ci riuscirà, brillantemente, sposando l’uomo che tutto le aveva tolto. Al compimento dei 30 anni, Livia ha recuperato proprietà, status e molto di più. Ma il suo amato padre, intanto, è morto combattendo per la Repubblica, contro lo stesso Augusto, che ora è suo marito. Ben presto Livia realizzerà che non basta prendere il potere, occorre essere in grado di tenerlo in pugno quando tutti gli altri lo bramano per sé.

INFO TECNICHE

Titolo Italiano: Domina
Titolo Originale: Domina
Genere: Drammatico
Stagioni: 2 - Episodi: 16 (durata media 50 minuti)
Nazionalità: USA, Italia | 2021
Produzione: Sky Studios, Fifty Fathoms, Cattleya (executive production service), Tiger Aspect Productions (S2), EPIX Studios (S2, in associazione con)

Stagioni e Episodi

Stagioni - EpisodiPrima Visione AssolutaPrima Visione Italia
Stagione 1
Episodi 8

venerdì 14 Maggio 2021
su Sky e NOW
Stagione 2
Episodi 8

venerdì 8 Settembre 2023
su Sky e NOW

Cast e personaggi

Regia: David Evans, Claire McCarthy, Debs Paterson
Sceneggiatura: Simon Burke
Musiche: Samuel Sim
Fotografia: Denson Baker, Ben Wheeler, Tim Fleming, Nicola Daley, Tony Slater Ling
Montaggio: Isobel Stephenson, Crispin Green, Miikka Leskinen
Scenografie: Luca Tranchino
Costumi: Gabriella Pescucci
Ideatori: Simon Burke, Simon Burke (creatore)


Cast Artistico e Ruoli:
foto Alex Lanipekun

Alex Lanipekun

Tycho
(7 episodi)
foto Kasia Smutniak

Kasia Smutniak

Livia
(7 episodi)
foto Matthew McNulty

Matthew McNulty

Gaio
(7 episodi)
foto Ben Batt

Ben Batt

Agrippa
(7 episodi)
foto Christine Bottomley

Christine Bottomley

Scribonia
(7 episodi)
foto Darrell D'Silva

Darrell D'Silva

Piso
(6 episodi)
foto Colette Dalal Tchantcho

Colette Dalal Tchantcho

Antigone
(6 episodi)
foto Claire Forlani

Claire Forlani

Octavia
(6 episodi)
foto Earl Cave

Earl Cave

Tiberio giovane
(6 episodi)
foto Liah O'Prey

Liah O'Prey

Julia giovane
(6 episodi)
foto Ewan Horrocks

Ewan Horrocks

Drusus giovane
(6 episodi)
foto Peter Campion

Peter Campion

Libo
(5 episodi)
foto Liam Cunningham

Liam Cunningham

Livius
(5 episodi)
foto Kevin Lettieri

Kevin Lettieri

Vinnius
(5 episodi)
foto Roland Litrico

Roland Litrico

Thelus
(5 episodi)


Cast Ruolo principale
Alex Lanipekun...Tycho | Ticone
Kasia Smutniak...Livia
Matthew McNulty...Gaio | Gaio, l'imperatore Augusto
Ben Batt...Agrippa | Agrippa, amico d'infanzia di Gaio
Christine Bottomley...Scribonia | Scribonia, seconda moglie di Gaio
Darrell D'Silva...Piso
Colette Dalal Tchantcho...Antigone
Claire Forlani...Octavia | Ottavia | Ottavia, la sorella di Gaio
Earl Cave...Tiberio giovane
Liah O'Prey...Julia giovane | Giulia giovane
Ewan Horrocks...Drusus giovane | Druso giovane
Peter Campion...Libo
Liam Cunningham...Livius
Kevin Lettieri...Vinnius
Roland Litrico...Thelus
Lex Shrapnel...Crasso | Crassus
Anthony Barclay...Corvinus
Emma Canning...Antonia giovane
Alaïs Lawson...Marcella giovane
Nadia Parkes...Livia Drusilla giovane | Livia giovane
Naike Anna Silipo...Prima
Finn Bennett...Marcello
Youssef Kerkour...Maecenas | Mecenate
Beau Gadsdon...Antonia Minor giovane
Claudia Stecher...Fortunata
Enzo Cilenti...Tiberio Nero | Tiberius Nero
Melodie Wakivuamina...Antigone giovane
Salvatore Palombi...Murena
Pedro Leandro...Aprio
Joseph Ollman...Iullo giovane
Tom Glynn-Carney...Gaio giovane
Tom Forbes...Sextus
Liam Garrigan...Marcus Antonius
Oliver Huntingdon...Agrippa giovane
Alexandra Moloney...Octavia giovane
Bailey Spalding...Scribonia giovane
Merch Husey...Maecenas giovane
Oliver Dench...Iullus giovane
Meadow Nobrega...Livia piccola
Greg Hicks...Asprenas
Anthony Calf...Sabinus
Philip Arditti...Primus
Adelmo Fabo...Archias
Daniel Caltagirone...lepidus
Brian McCardie...Cicero
Melissa Di Cianni...Publilia
Sergio Basile...Salassus
Gerard Monaco...Dacius
Isabella Rossellini...Balbina
Emily Bevan...Herennia
Giuditta Niccoli...Alfidia
Anelle Olaleye...Antigone piccola
Nuvoletta Lucarelli...Hilarica
Martina Galletta...Ursula
Ettore Marrani...Musa
Alana Boden...Porcia
Dolores Carbonari...Valeria

Produttori: Simon Burke (Produttore esecutivo), Nils Hartmann (Produttore esecutivo per Sky Studios), Sonia Rovai (Produttore esecutivo per Sky Studios), Cameron Roach (Produttore esecutivo per Sky Studios), Serena Thompson (Produttore esecutivo per Sky Studios), Faye Dorn (Produttore esecutivo), Marcus Wilson (Produttore esecutivo), Cristina Giubbetti (Produttore esecutivo per Cattleya), Philipa Cole (Line producer | Line Producer), Federico Foti (Line producer IT | Line Producer IT), Claire McCarthy (Produttore esecutivo), Carmel Maloney (Produttore | Produttore esecutivo), John Phillips (Produttore), David Evans (Produttore associato), Patrick Spence (Produttore esecutivo), Margaret Conway (Produttore), Frances Flannery (Produttore associato), Lucy Bedford (Produttore esecutivo), Muirinn Lane Kelly (Produttore esecutivo)

Le voci italiane

Valentina Favazza (Livia), Edoardo Stoppacciaro (Gaio), Alessia Amendola (Antigone), Margherita De Risi (Giulia), Alex Polidori (Tiberio), Marco Foschi (Agrippa), Chiara Colizzi (Scribonia), Claudia Catani (Ottavia), Guido Di Naccio (Ticone), Manuel Meli (Marcello), Gianfranco Miranda (Crasso), Simone Mori (Mecenate), Federico Campaiola (Druso), Luca Mannocci (Iullo), Veronica Benassi (Livia giovane), Davide Perino (Gaio giovane), Simone D'Andrea (Nerone), Rodolfo Bianchi (Livio), Letizia Ciampa (Scribonia giovane), Domitilla D'Amico (Ottavia giovane), Flavio Aquilone (Agrippa giovane), Vittoria Bartolomei (Antigone giovane), Elena Perino (Marcella), Francesco Sechi (Corvino), Paolo Marchese (Pisone)

Immagini

[Schermo Intero]

NOTE DI PRODUZIONE

Nils Hartmann, Senior director Original Production Sky Italia:
È un grande spettacolo e anche un meraviglioso paradosso: ritornare all’antica Roma, esplorare il periodo di Augusto imperatore e scoprire tutto il potere occulto esercitato dalle donne. E da una in particolare: Livia Drusilla, moglie dell’imperatore Augusto e protagonista di Domina, la nuova serie che siamo orgogliosi di presentare sotto l’insegna Sky Original.
Frutto di una grande coproduzione internazionale, che ancora una volta ha avuto origine in Italia e, com’è giusto per una vicenda che ci riporta nell’antica Roma, in Italia ha trovato il suo naturale habitat realizzativo: a Cinecittà, nei suoi studi e con le maestranze che tutto il mondo ci invidia  – un nome per tutti: la costumista di Domina è Gabriella Pescucci, già premio Oscar. Produzione kolossal, dunque, al servizio di una storia appassionante, interpretata da un grande cast multiculturale trainato da Kasia Smutniak, che ci porta per mano a riconsiderare un’epoca in cui la Storia si scriveva sempre al maschile, mentre le donne potevano venire maritate a 13 anni dalle famiglie, che le usavano come pedine di scambio per giochi di alleanze. Eppure, non era tutto così semplice. Come ci mostra, con un piglio originale e convincente, lo sceneggiatore e showrunner Simon Burke, inglese con la passione per l’Italia e le ricerche storiche. Le decisioni chiave di un Impero, infatti, non meno che in Senato o sui campi di battaglia, si potevano prendere tra le mura domestiche. E qui, una padrona di casa come la nostra Domina poteva fare la differenza.  Nel fascino di Livia Drusilla risiede la forza sottilmente sovversiva della nuova serie Sky Original: una donna capace di mettere tutti in riga nell’antica Roma non si era mai vista. Una serie-kolossal che, rispettando le fonti e i fatti della storia, offre tutte le atmosfere dell’antica Roma ma ne mostra i lati più in ombra, e ne offre una sua affascinante revisione in chiave di female empowerment dietro le quinte, privilegiando, insieme allo spettacolo, il tema del potere alle donne.

Faye Dorn, produttrice esecutiva:
Trasporre Domina dalla sceneggiatura allo schermo è stata, per tutti i componenti del nostro talentuoso cast, così come dello staff tecnico, una fatica affrontata con amore. A partire dallo scorso mese di marzo, proprio quando ci avvicinavamo a metà riprese, il Covid-19 ci ha messo – come d’altronde al mondo intero – un bel po’ di bastoni tra le ruote. I successivi quattro mesi hanno visto tutti i gruppi di lavoro adattarsi per quanto possibile a lavorare da remoto, trascorrendo un’infinità di tempo a districarsi tra le costrizioni del lockdown per riuscire a portare avanti la lavorazione, mettendoci oggi in grado di presentare una serie compiuta. Domina racconta la storia di un periodo assai affascinante dell’antica Roma. A ridargli vita è stato Simon Burke, brillante scrittore che, attingendo alla sua duplice passione per ogni cosa che riguardi l’Italia da un lato e la Storia dall’altro, è riuscito nell’intento di proporre uno sguardo totalmente nuovo su quel periodo così denso di intrighi e di dramma. La sua narrazione è poi stata magnificamente trasposta nelle scenografie e sui set allestiti e valorizzati nelle riprese dalle nostre abilissime maestranze. Domina è una serie di cui vado molto orgogliosa – non solo per il mondo in cui si lascia seguire sullo schermo, ma anche per via dell’incredibile squadra che ne ha reso possibile la realizzazione in queste circostanze davvero prive di precedenti.

NOTE DI REGIA

Claire Mccarthy, regista:
Il percorso creativo intrapreso per realizzare Domina si è rivelato impegnativo e sfidante. Lo sforzo dedicato a fare in modo che la profondità e la chiarezza delle emozioni si riflettessero nelle sceneggiature non è stato inferiore a quello rivolto, in termini molto pratici, alla definizione di un mondo: le qualità dell’Antica Roma da mettere in scena. Il mio approccio da regista si è concentrato sulla ricerca di interpretazioni solide, basate su personaggi interiorizzati in profondità, e rinforzate da tutto un lavorìo di puntelli poetici e simbolici nei dialoghi, nella fotografia, nelle scenografie e nei costumi, così come nella scelta delle location, nella musica e nel sonoro. Costruire un mondo epico, senza sbavature e molto strutturato, assicurando al contempo un collegamento empatico con le vite interiori di personaggi così complessi, si è rivelato un delicato gioco di equilibrismo. A livello di tono, ciò ha richiesto un senso di naturalismo poetico, sempre trainato dai personaggi, a partire dagli esuberanti, temerari slanci con cui Livia affronta la vita. Lavorare a stretto contatto con tutti i miei capi reparto è stato un presupposto cruciale per fare in modo che gli elementi creativi chiave trovassero la migliore definizione e, come spero, una applicazione coerente sull’intera serie. Con Denson Baker, avendo già collaborato assiduamente, parliamo la stessa lingua e ci capiamo. Siamo stati poi fortunati a poter unire le forze con quelle dello scenografo Luca Tranchino e della costumista Gabriella Pescucci; ci siamo intesi sul voler creare un mondo epico ma solido, con una palette di colori sobria e un insieme molto particolareggiato di linee guida estetiche. L’autore delle nostre musiche, Sam Sim, ha composto una colonna sonora che dà la sensazione di appartenere a quel periodo senza mai essere arcaica, né derivativa. Il mio scopo ultimo è stato di offrire al pubblico, con Domina, un viaggio viscerale e pieno di suspense che permettesse agli spettatori di fare esperienza di questa antica civiltà attraverso personaggi solidi, complessi e ricchi di chiaroscuri; per una serie in ultima analisi profonda, emozionante, capace di stimolare sentimenti di speranza e di riscatto.

NOTE DI SCENEGGIATURA

Simon Burke, creatore e sceneggiatore:
Provo un grande amore per la Storia, e uno altrettanto grande per l’Italia, dove ho vissuto per 15 anni. La scrittura di Domina mi ha permesso di coniugare queste mie due passioni. Si tratta dell’epopea sul casato che ha messo fine alla repubblica di Roma e fondato, al suo posto, un impero e una dinastia. Al contempo, è la storia di come un gruppo di donne intelligenti e determinate, per la prima volta nella storia attestata, sono state capaci di impadronirsi del potere politico e, attraverso i loro uomini, di usarlo. In quest’ottica, Domina rappresenta la celebrazione di una femminilità sovversiva. Domina dà voce a Livia, Scribonia e Ottavia, provando a immaginare le loro vicende. Abbiamo fatto ogni sforzo per garantire la massima accuratezza storica nel racconto della serie. E tuttavia anche là dove sappiamo cosa è successo, e dove e quando, in molti casi non abbiamo idea del perché, né del percome. La nostra ricostruzione della storia è basata sui perché, e sui percome, di due grandi teorie del complotto, che rimettono in discussione le convenzioni storiografiche rispetto a quel periodo. La prima: che Livia sia stata la mente politica dietro all’ascesa al potere di Augusto e del suo amico d’infanzia Agrippa. E la seconda: che abbia lei stessa orchestrato tale presa di potere non già al fine di mettere sul trono suo figlio Tiberio, come di solito tende a presupporre la storiografia, bensì per restituire quel potere al Senato romano. Tutto ciò colloca Livia al centro, oltreché della Storia stessa, anche del nostro sviluppo drammatico. Perché il nostro palcoscenico principale, qui, è la domus romana con le sue camere da letto in cui erano le donne a farla da padrone; e non già il Foro, né l’aula del Senato o i campi di battaglia. Trovo che questo periodo storico rimanga tra i più avvincenti. Per la prima volta possiamo assistere alla formazione di qualcosa che inizia a somigliare riconoscibilmente alla società contemporanea; eppure per molti versi conserva la sua aura esotica e aliena. E infine, questa è la rappresentazione di una città basata sul potere delle famiglie, così come su una rete nascosta di corruzione, nepotismo e criminalità organizzata; e tutto ciò può rendere il quadro d’insieme familiare tanto ai Romani di oggi, quanto lo è stato, come sappiamo, a quei tempi.

SCENOGRAFIA

Luca Tranchino, set designer:
Realizzare le scenografie per Domina è stata una grande opportunità, così come una sfida: combinare l’accuratezza della ricostruzione storica con la stilizzazione e l’impatto emotivo di un ambiente unico. Abbiamo considerato numerosi riferimenti, ma alla fine ci siamo decisi a rivedere l’antica Roma con uno sguardo attuale, sforzandoci di ricreare una città piena di vita e di respiro, storicamente credibile ma contemporanea. Nell’età di Augusto, Roma era una metropoli in continua espansione, perennemente in costruzione, animata da una popolazione vivace e multietnica. Era importante raccontare la storia di Livia Drusilla attraverso gli occhi della protagonista. La casa di Livio, ad esempio, rappresenta il calore protettivo dell’infanzia.
Successivamente, per riflettere l’evoluzione della vita di Livia, gli interni diventano più essenziali, con tonalità più profonde. La casa di Augusto doveva essere monumentale ma al contempo intimamente vissuta. Volevamo rappresentare una società a più livelli, piena di contrasti, in cui le persone dovevano costantemente combattere per la sopravvivenza. Abbiamo ricostruito i vicoli caotici della storica Suburra. Abbiamo creato l’illusione di una vasta scala per gli enormi spazi pubblici che trasmettono la severità del Senato, accantonando l’ideale neoclassico della candida città di marmo per puntare su cromie vibranti. Volevamo anche differenziare i vari personaggi in base alle caratteristiche fisiche e alle tonalità di colore degli ambienti circostanti, soprattutto nel caso delle ville patrizie. Inoltre abbiamo ricreato misteriosi e intricati spazi sotterranei, intrisi di magia e di riti arcaici. Ogni cosa è stata progettata e realizzata nei leggendari teatri di posa di Cinecittà, adattando il rinomato artigianato delle maestranze allo stato dell’arte in tema di tecnologie scenografiche.

COSTUMI

Gabriella Pescucci:
Quando inizio un nuovo progetto mi documento il più possibile sulla storia del periodo, rifacendomi direttamente a ciò che è arrivato fino a noi nella pittura, nella scultura e nelle arti creative. Ho trovato l’ispirazione per i costumi di Domina ammirando gli affreschi pompeiani, ricchi di tonalità di rosso e ocra, i colori dell’Impero Romano; così come i magnifici drappeggi sulle sculture, ora purtroppo spogliate del colore originale. Ho cercato di riflettere l’opulenza del periodo attraverso i ricami nei costumi, rispettando sempre l’estetica dell’antica Roma. Ho spesso usato un colore ricorrente per ogni personaggio. La giovane Livia veste colori chiari mentre da adulta le sue tuniche sono di tante sfumature di rosso, arricchite da ricami dorati. La frivola Scribonia veste per lo più verde brillante e turchese, mentre Ottavia dopo la morte del figlio si veste di nero, blu e di grigio molto scuro. Quando la famiglia si trasferisce nella residenza estiva di Baia, i colori sono chiari e solari e le tonalità degli abiti dei molti servi rispecchiano la casa a cui appartengono. Abbiamo concentrato l’attenzione anche sui costumi della plebe che riempiva le strade romane. Abbiamo tinto, stinto, graffiato e strappato i tessuti. Il mio team, perlopiù composto da donne, ha lavorato duro per realizzare l’ambizioso progetto. Come costumista è importante lavorare a stretto contatto con i diversi registi per contribuire a far sì che l’estetica di ogni nuovo episodio sia in linea con quelli già girati dagli altri. Ho anche adorato lavorare sul set di Domina: il cast ha sempre dato retta ai miei suggerimenti su come indossare un mantello, una toga o un velo!

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
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Nota: "Domina" è un titolo Sky Original, puoi vederlo su NOW fino al 31/12/2030.
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