Il Nome della Rosa (2019)
Il Nome della RosaNord-Italia, anno 1327. Il frate Guglielmo da Baskerville raggiunge un'isolata abbazia benedettina sulle Alpi. Lo attende una Disputa importante: dovrà rappresentare l'Ordine francescano, sostenuto da Ludovico di Baviera, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero e minacciato dal potere temporale del Papa francese Giovanni XXII. Adso, un giovane novizio benedettino, segue Guglielmo. Rinnegato il destino impostogli dal padre, barone al seguito dell'Imperatore, Adso lo ha scelto come guida per il suo cammino spirituale. L'abbazia, al loro arrivo, si presenta subito come un luogo inquietante, con una biblioteca che custodisce manoscritti di inestimabile valore e dove tuttavia aleggia più di un mistero. L'assassinio del monaco Adelmo dà il via a una serie intricata di eventi delittuosi che coinvolgono, uno alla volta, i monaci dell'abbazia. Guglielmo, su mandato dell'Abate Abbone, dovrà indagare sull'identità e sul movente del misterioso assassino seriale per arrivare alla risoluzione del caso, prima che la disputa teologica tra la delegazione francescana e quella papale, capeggiata dal feroce inquisitore domenicano Bernardo Gui, abbia inizio. Nel corso dell'indagine, Guglielmo scoprirà che due seguaci della setta dell'eretico Fra' Dolcino, Remigio e Salvatore, sopravvissuti all'eccidio della loro gente, vivono da infiltrati nell'abbazia. Scampata a questo eccidio è anche la giovane Anna, figlia di Fra' Dolcino e della sua compagna Margherita. Anna è animata da un forte sentimento di vendetta verso il terribile Gui, che l'ha privata degli affetti più cari, il figlio e il marito, mettendo a ferro e fuoco il villaggio eretico di Pietranera. Adso partecipa attivamente all'indagine del maestro Guglielmo, ma l'incontro con una bellissima ragazza dai capelli rossi, una profuga occitana rimasta orfana a causa della guerra, fa vacillare la sua vocazione. Guglielmo intuisce che l'abbazia cela, nel labirinto della sua famosissima biblioteca, la chiave dei misteri. Ma quando sembra essere sul punto di risolvere l'enigma, gli eventi precipitano. Al suo arrivo, lo spietato Bernardo Gui svela da subito la sua missione: distruggere l'Ordine francescano, con qualunque mezzo. Il domenicano prende potere sull'abbazia, arresta e tortura, e cerca di trovare prove sul coinvolgimento dei francescani nella catena dei delitti. Guglielmo affronta il brutale inquisitore Gui in ripetuti scontri dialettici, nei quali si fronteggiano due opposte visioni del mondo. Nello stesso tempo, Guglielmo porta avanti la sua straordinaria indagine, con l'intelligenza e l'ironia che lo contraddistinguono, fino alla scoperta della verità. Un'indagine che ha tenuto con il fiato sospeso intere generazioni di lettori nel mondo.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: Il Nome della RosaTitolo Originale: Il Nome della Rosa
Genere: Drammatico, Thriller
Stagioni: 1 - Episodi: 4 (durata media 100 minuti)
Nazionalità: Italia | 2019
Produzione: TMG, Rai Fiction (co-produzione), AMC Network (co-produzione)
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
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Stagione 1 Episodi 4 | lunedì 4 Marzo 2019 su Rai 1 |
Cast e personaggi
Regia: Giacomo BattiatoSceneggiatura: Andrea Porporati, Nigel Williams, Giacomo Battiato, John Turturro
Ideatori: Andrea Porporati
Cast Artistico e Ruoli:
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PERSONAGGI
GUGLIELMO DA BASKERVILLE (John Turturro)
È un monaco francescano inglese che viene scelto per mediare la Disputa nell'incontro tra la delegazione di Papa Giovanni XXII e quella dei dotti francescani che sono accusati di voler destituire il potere temporale della Chiesa. Dotato di un'intelligenza e capacità di osservazione fuori dal comune, è in grado di leggere la realtà come un libro aperto affidandosi a un approccio scientifico e al proprio infallibile metodo deduttivo. Sebbene sia un uomo di fede del Medioevo, in contrasto col suo tempo, cerca sempre la spiegazione più logica e razionale, anche di fronte a quegli eventi che appaiono incontrovertibilmente frutto di forze soprannaturali. La sua fama lo precede e per questo l'Abate gli affida l'indagine sui delitti nell'abbazia. Per lui il messaggio cristiano è da vedersi alla luce della spiritualità, dell'amore, della carità, del rispetto e della comprensione. È tollerante nei confronti dei peccati del corpo, come la lussuria o il bere, e severo verso quelli che considera più gravi, come i delitti o la sopraffazione di un uomo sull'altro. Con Bernardo Gui, in passato, ha fatto parte della Santa Inquisizione. Un'esperienza che lo ha segnato profondamente, anche se ha sempre cercato di applicare la Regola con giustizia, condannando solo chi si era macchiato di gravi delitti. Guglielmo crede che la Chiesa debba essere povera, dove per povera non intende il possedere o meno beni materiali, ma il rinunciare a voler legiferare sulle cose terrene. In armonia con gli insegnamenti di Cristo, egli ritiene infatti che il potere temporale debba essere affidato all'Impero e quello religioso alla Chiesa. Per questo, decide di stringere un accordo con l'Imperatore tedesco Ludovico di Baviera contro il Papa francese Giovanni XXII.
ADSO DA MELK (Damian Hardung)
Non ancora ventenne, ingenuo ma brillante, Adso è un giovane di nobili origini, figlio di un Generale tedesco che vuole che diventi un coraggioso guerriero. Adso però sente dentro di sé un'intensa spiritualità, una forte sete di conoscenza e un rifiuto totale per gli orrori della guerra. Il suo desiderio è quello di farsi monaco ed entrare nell'Ordine benedettino. Per questo scappa nottetempo dal campo di battaglia e nella sua fuga incontra Guglielmo da Baskerville, rimanendone profondamente affascinato tanto da seguirlo. Quando finalmente Guglielmo accetta di prenderlo come suo novizio, instaurando con lui una profonda relazione padrefiglio, per Adso ha inizio un viaggio di formazione che lo porterà ad affrontare i misteri del bene e del male, assistendo alle violenze che sogna di cambiare ma anche sperimentando le meraviglie della bellezza e dell'amore. Con l'aiuto di Guglielmo, Adso intraprende un viaggio che lo trasformerà in un uomo, trovandosi a scegliere quale è la vita che vuole davvero vivere.
BERNARDO GUI (Rupert Everett)
Bernardo Gui è una figura storica realmente esistita. È stato un domenicano francese noto per il suo operato da Inquisitore oltre che per essere uno degli scrittori più prolifici del Medioevo, autore del famoso Manuale dell'Inquisitore. Il suo personaggio ha uno sguardo duro e incrollabile, la sua voce è fredda e autoritaria, è un uomo potente e suscita paura. Da Inquisitore, braccio destro del Papa Giovanni XXII, ha perseguitato gli eretici, tra i quali i temuti dolciniani, streghe e stregoni. Vede l'Inquisizione come strumento della volontà di Dio. Se la tortura e il rogo sono gli unici mezzi che ha a disposizione per far rispettare questa volontà, non si fa scrupolo a usarli. Vede le donne come manifestazione del demonio. La tentazione che, suo malgrado, esercitano su di lui, genera un odio ancora più profondo, che nel passato l'ha portato addirittura a disubbidire alla Regola da lui stesso scritta. Guglielmo è l'unico testimone ancora in vita di questo segreto.
DOLCINIANI
DOLCINO (Alessio Boni)
è il capo di una setta di frati francescani rinnegati – i dolciniani – che contro la Chiesa ricca e corrotta sognano una società fondata sulla libertà, il rispetto, la spiritualità, l'uguaglianza sociale e la parità tra uomo e donna. Obiettivi da perseguire anche ricorrendo alla violenza.
MARGHERITA (Greta Scarano)
è la compagna di Dolcino, di nobili origini torturata e bruciata sul rogo insieme a lui dall'Inquisitore Bernando Gui.
ANNA (Greta Scarano)
è la figlia di Dolcino e Margherita. Aveva solo otto anni quando ha perso i genitori ed è stata tratta in salvo da Remigio, un affiliato della setta che l'aveva portata in salvo nel villaggio eretico di Pietranera. Quindici anni più tardi però – nel presente della storia – Bernardo Gui in rotta verso l'abbazia compie a Pietranera un violento massacro, uccidendo la maggior parte della popolazione. Tra le vittime ci sono anche il marito e il figlio di Anna. La giovane donna si salva ancora una volta, miracolosamente, ma decide di vendicarsi. Armata, si dirige verso l'abbazia, che all'insaputa dell'Abate protegge tra le sue mura un focolaio eretico…
REMIGIO DA VARAGINE (Fabrizio Bentivoglio)
Remigio è il cellario dell'abbazia. È un monaco converso che fa il proprio dovere nella cucina. Non è un santo, annega i suoi ricordi nel vino, la sua fede è forse solo una copertura. E soprattutto, nasconde un segreto. Quindici anni prima, Remigio è stato un seguace dell'eretico Dolcino, con lui ha ucciso preti corrotti e depredato i ricchi padroni, amando di un amore disperato la bella Margherita che non è riuscito a salvare dal rogo e alla quale ha promesso di proteggere la figlia Anna. È stato lui a portare Anna bambina in salvo, prima di nascondersi assieme al suo amico Salvatore tra le mura dell'abbazia, illudendosi così di poter sfuggire per sempre alla furia dell'Inquisitore. Disilluso dalla lotta che non ha cambiato il mondo come sperava, Remigio ora vorrebbe solo vivere nell'anonimato. L'arrivo prima delle due delegazioni e poi di Anna, lo riporta però a quel passato che ha cercato in tutti i modi di dimenticare, costringendolo a fare i conti con il peso di una grave colpa che si porta dentro.
SALVATORE (Stefano Fresi)
Monaco converso dal viso deforme e l'aspetto mostruoso, Salvatore ha una personalità semplice come quella di un bambino. Non è dato sapere da dove venga, parla una lingua tutta sua e spesso incomprensibile, mescolando latino e diversi volgari. Si occupa di produrre la carta della biblioteca nel mulino e s'invaghisce della ragazza occitana, che cerca di far innamorare con un rito magico. Anche lui dolciniano, è stato salvato da Remigio che lo ha affrancato da una condizione di schiavo di corte, portandolo con sé. Considera, per questo, Remigio suo protettore e padrone.
L'ABATE ABBONE (Michael Emerson)
È un uomo avido dalla personalità ambigua. Preoccupato di risolvere il caso prima dell'arrivo della delegazione papale, affida a Guglielmo l'indagine, per poi sollevarlo dall'incarico quando le sue ricerche rischiano di svelare i segreti più reconditi dell'abbazia.
JORGE DA BURGOS (James Cosmo)
Jorge è un vecchio monaco cieco, nonché uno degli anziani più colti dell'abbazia. Ha trascorso decenni nell'abbazia arrivando a conoscerla in ogni suo angolo recondito nonostante la cecità. Severo con tutti i monaci, ai quali non risparmi giudizi taglienti, è invece molto paterno con Adso.
MALACHIA DA HILDESHEIM (Richard Sammel)
È il capo bibliotecario dell'abbazia e futuro successore dell'Abate Abbone. Senza il suo consenso, nessuno entra nella biblioteca. Sembra essere il custode di tutti i segreti e di tutti i libri che potrebbero mettere in discussione la fede dei monaci. Innamorato dell'assistente bibliotecario, Berengario, cade in una profonda disperazione quando quest'ultimo viene ucciso.
GLI ALTRI MONACI
Quando Guglielmo giunge all'abbazia, si trova a fare i conti con una comunità chiusa, dominata da complessi equilibri e oscuri intrighi. Per scoprire l'assassino, Guglielmo dovrà destreggiarsi in una galleria di personaggi affascinanti, come Remigio e Salvatore, ma anche come l'intelligente e intrigante BENCIO DA UPPSALA (Benjamin Stender) e il vigoroso fabbro NICOLA DA MORIMONDO (Fausto Maria Sciarappa). ADELMO DA OTRANTO (Leonardo Pazzagli) è il giovane e bellissimo monaco miniaturista che viene trovato morto. Chi potrebbe averlo ucciso? Forse qualcuno con cui aveva una relazione speciale come l'assistente bibliotecario BERENGARIO DA ARUNDEL (Maurizio Lombardi)? Impossibile, perché lo stesso Berengario cade presto vittima dell'assassino. Non può essere stato VENANZIO DI SALVEMEC (Guglielmo Favilla), il traduttore di greco antico il cui corpo viene trovato in una vasca colma di sangue di maiale. E neppure SEVERINO DA SANT'EMMERANO (Piotr Adamczyk), l'erborista dell'abbazia che muore con la testa fracassata da una sfera che riproduce i corpi celesti. È il segno che sta arrivando l'Apocalisse, come suggerisce ALINARDO (Roberto Herlitzka), il vecchissimo monaco affetto da demenza senile che sembra un profeta dell'Antico Testamento? Oppure l'abbazia nasconde un'altra verità ancora più terribile?
BARONE DI NEUENBERG (Sebastian Koch)
Generale dell'esercito dell'imperatore e forte oppositore del Papa di Avignone. È furioso che il figlio Adso non voglia fare il soldato, seguendo le sue orme, e lo considera un fallimento.
LA RAGAZZA OCCITANA (Antonia Fotaras)
Giovane, selvaggia e bella, la ragazza occitana dai capelli rossi è in fuga dalla guerra che sta devastando il Sud della Francia. Le truppe hanno distrutto la sua casa, ucciso la sua famiglia e violato il suo corpo. Adso rimane completamente conquistato dalla sua bellezza e i due cominciano a incontrarsi in segreto. Non sono in grado di capire la lingua l'uno dell'altra, ma il vero amore non ha bisogno di parole. Nella profondità dei suoi occhi blu e nei suoi caldi abbracci, Adso imparerà cosa è l'amore. Ma il ragazzo è un novizio che vive tra i monaci e l'amore carnale per lui è proibito. Oltre ciò, la ragazza è braccata da Salvatore.
MICHELE DA CESENA (Corrado Invernizzi)
Michele da Cesena è una figura storica, Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori. Francescano, si batte per una Chiesa povera, vive con il minimo indispensabile e rifiuta qualunque forma di violenza. Guiderà la delegazione francescana coinvolta nella disputa teologica e per questo sarà scomunicato dal Papa insieme a tutto l'ordine francescano.
PAPA GIOVANNI XXII (Tchéky Karyo)
Anch'esso figura storica, è un uomo anziano dagli occhi liquidi e penetranti. Non vi è nulla di spirituale in lui, dall'opulenza con cui si circonda, all'assoluta ingordigia con cui si ciba. Cinico e intelligente, per lui la Chiesa deve mantenere il potere temporale, oltre a quello religioso. In guerra con l'Imperatore, quando scopre che costui ha incoronato a Roma un nuovo Papa, scrive una missiva a Bernardo Gui e al Cardinale du Pouget, assolvendo la delegazione papale da tutti i peccati che dovrà commettere per salvaguardare il suo potere.
NOTE DI REGIA – Giacomo Battiato
Esperienza straordinaria quella di tradurre in immagini, in 8 episodi e nella maniera più fedele possibile, le 500 pagine di un grande libro che è molto più di un romanzo: è una summa di storia, letteratura e filosofia. È un richiamo potente che Eco fa, dalle mura di un'abbazia medievale in cima a una montagna incantata, agli uomini di oggi. – Straordinari personaggi mi sono stati regalati e alcuni suggeriti (gli eretici) dalle pagine del libro. Personaggi che mi hanno permesso di offrire agli spettatori una galleria di attori (conosciuti e non) di altissimo livello. Più invecchio, più il lavoro con gli attori mi appare come il vero grande dono della mia professione. Attraverso di loro ho cercato di mettere le pagine di Eco dietro all'obiettivo della mia macchina da presa. – Guglielmo da Baskerville unisce in sé sacro e profano – la sua umanità, la lucidità con la quale guarda il mondo e la vita, le angosce che nasconde e il suo humor ne fanno un personaggio unico e dissacrante. È il più insolito dei frati, è il guizzo, la luce dell'immaginazione unita all'uso sottile di una mente rapida e affilata. Ci dà una grande lezione di ragione in un mondo nel caos. – Un adolescente aspirante monaco, Adso da Melk, compie un viaggio iniziatico. È il viaggio degli spettatori nel labirinto di questo libro. Adso sarà testimone dell'umana ferocia nelle lotte per il potere, dell'eterna battaglia tra bene e male o, per dirlo in termini medievali, tra angeli e demoni. Quegli angeli e quei demoni che (come nei videogiochi degli adolescenti di oggi) popolano le illustrazioni dei volumi che i monaci dell'Abazia dipingono. Adso scopre l'amore, impara il senso di una vita dedicata alla difesa della cultura, impara che l'unico mezzo per salvarsi in questo mondo è quello di usare la ragione. – Bernardo Gui, l'Inquisitore. Grande figura simbolica. È l'integralismo religioso portatore di morte, di assenza di pietà e di giustizia. È il braccio armato della religione utilizzata a fini politici, pretesto per scatenare conflitti. È l'oscurantismo che toglie agli uomini il piacere e la libertà della conoscenza, dunque il piacere della vita. – C'è un quarto protagonista: La Biblioteca. È un luogo-simbolo dove è contenuta e catalogata tutta la conoscenza umana, dove certe "informazioni" vengono nascoste, dove si aggirano i pazzi. È una metafora visionaria di Internet che prende fuoco. – Ma tutti, grandi e piccoli personaggi, sono protagonisti del lavoro appassionato che ho fatto nel dare luce e voce a Il Nome della Rosa, ai ragionamenti e alle emozioni che questo libro – storia di uomini e di mostri – mi ha provocato. Uomini e mostri che la fantasia di ognuno di noi continua a vedere e combattere, oggi come allora, dentro di sé e fuori, nella realtà.