Romanzo Famigliare

(2018)

Romanzo Famigliare
Locandina Romanzo Famigliare
Romanzo Famigliare e' una serie di genere Drammatico del 2018 girata in Italia e diretta da Francesca Archibugi. Si compone di una stagione e 12 episodi. Ogni episodio dura in media 50 minuti. In Italia debutta su Rai 1 lunedì 8 Gennaio 2018. Nel cast anche Vittoria Puccini, Guido Caprino, Fotinì Peluso, Marco Messeri, Anita Kravos, Andrea Bosca, Anna Galiena, Giancarlo Giannini, Marius Bizau, Barbara Ronchi.

U na stanza dove per la confusione sembra esplosa una bomba. Sul letto dorme Emma Liegi, trentadue anni ma ne potrebbe avere venticinque, incurante della sveglia. Il volume si fa insostenibile quando si fa largo, saltellando nel campo minato di vestiti, Micol Pagnotta, che di anni ne ha sedici ma dall'aria assennata ne potrebbe avere ventitré. Sembrano coinquiline, universitarie, amiche. Magari sorelle, ma non madre e figlia. Non solo per l'età, così contigua, ma anche i ruoli sembrano invertiti. Solo l'amore è quello di sempre. – Dammi un bacio, si protende la mamma assonnata e scapigliata. – Prima lavati, risponde l'adolescenza in persona. Inizia così Romanzo Famigliare. Una storia di madri, figlie, gravidanze. Quella inaspettata e travolgente di Micol, giovanissima clarinettista che resta incinta del suo giovane insegnante, Federico. E quella di Emma, che fu madre a sedici anni e che col crescere della pancia di sua figlia diventerà madre adulta, finalmente capofamiglia. Un percorso inverso a quello che, quindici anni prima, l'aveva allontanata da Livorno e dalla sua famiglia, portandola a scappare da un padre potente e autoritario, Gian Pietro Liegi, per rifugiarsi nell'amore di Agostino Pagnotta, allora allievo dell'Accademia Navale e oggi Tenente di Vascello. È per lui che, ad ogni rientro dalle missioni per mare, madre e figlia iniziano "le grandi manovre", ovvero l'opera titanica di trasformare il loro quotidiano disordine nel nido domestico che Agostino agogna. Quindici anni in giro per l'Italia, micro famiglia incasinata e compatta, nessun contatto con Gian Pietro e la sua nuova moglie, Natalia (che fu baby sitter di Emma). E poi, improvviso, il trasferimento da Roma proprio a Livorno, città di Gian Pietro e della famiglia Liegi. Caso o no, il destino gioca scherzi strani, proprio quando Gian Pietro cerca di riavvicinarsi alla figlia scappata di casa incinta, ecco che Emma torna, e stavolta ad avere una figlia incinta è lei. Ma Gian Pietro deve fare i conti anche con altro, una malattia degenerativa, una società con gravi problemi finanziari. Una gravidanza al quadrato, dove i genitori (presto nonni) ne hanno poco più di trenta. Tutto può accadere a trent'anni, anche rincontrare Giorgio, il ragazzo di cui Emma credeva di essere innamorata e che, tecnicamente, potrebbe essere il vero padre di Micol, anche desiderare di ricominciare da capo, anche dover affrontare la malattia di un padre che credevi immortale. Nemesi, destino, disegno divino. Lo si può chiamare in tanti modi. Ivan, compagno di banco di Micol, sordo dalla nascita, alzerebbe medio ed indice a V, isserebbe il mignolo, chiuderebbe la mano a pugno. Nel linguaggio dei segni vuol dire VITA.

INFO TECNICHE

Titolo Italiano: Romanzo Famigliare
Titolo Originale: Romanzo Famigliare
Genere: Drammatico
Stagioni: 1 - Episodi: 12 (durata media 50 minuti)
Nazionalità: Italia | 2018
Produzione: Rai Fiction, Wildside

Stagioni e Episodi

Stagioni - EpisodiPrima Visione AssolutaPrima Visione Italia
Stagione 1
Episodi 12

lunedì 8 Gennaio 2018
su Rai 1

Cast e personaggi

Regia: Francesca Archibugi
Sceneggiatura: Francesca Archibugi, Elena Bucaccio


Cast Artistico e Ruoli:
foto Vittoria Puccini

Vittoria Puccini

Emma Liegi
(1 episodi)
foto Guido Caprino

Guido Caprino

Agostino Pagnotta
(1 episodi)
foto Fotinì Peluso

Fotinì Peluso

Micol Pagnotta
(1 episodi)
foto Marco Messeri

Marco Messeri

Vanni
(1 episodi)
foto Anita Kravos

Anita Kravos

Natalia
(1 episodi)
foto Andrea Bosca

Andrea Bosca

Giorgio Valpredi
(1 episodi)
foto Anna Galiena

Anna Galiena

Tullia Zampi
(1 episodi)
foto Giancarlo Giannini

Giancarlo Giannini

Gian Pietro Liegi
(1 episodi)
foto Marius Bizau

Marius Bizau

Mariuz
(1 episodi)
foto Barbara Ronchi

Barbara Ronchi

Denise
(1 episodi)
foto Iacopo Crovella (Jacopo Crovella)

Iacopo Crovella

Jacopo
(1 episodi)
foto Renato Raimondi

Renato Raimondi

Ivan
(1 episodi)
foto Francesco Di Raimondo

Francesco Di Raimondo

Federico
(1 episodi)
foto Annalisa Arena

Annalisa Arena

Valeria
(1 episodi)
foto Barbara Venturato

Barbara Venturato

Nicola
(1 episodi)


Cast Ruolo principale
Vittoria Puccini...Emma Liegi
Guido Caprino...Agostino Pagnotta
Fotinì Peluso...Micol Pagnotta
Marco Messeri...Vanni
Anita Kravos...Natalia
Andrea Bosca...Giorgio Valpredi
Anna Galiena...Tullia Zampi
Giancarlo Giannini...Gian Pietro Liegi
Marius Bizau...Mariuz
Barbara Ronchi...Denise
Iacopo Crovella...Jacopo
Renato Raimondi...Ivan
Francesco Di Raimondo...Federico
Annalisa Arena...Valeria
Barbara Venturato...Nicola
Pamela Villoresi...Anna Maria Musumeci

Produttori: Lorenzo Mieli (Produttore), Mario Gianani (Produttore), Alessandra Ottaviani (Produttore), Daniela Troncelliti (Produttore), Guido De Laurentiis (Produttore)

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NOTE DI REGIA – Francesca Archibugi

È stato molto bello poter fare questo lavoro per la televisione, pensato per un pubblico televisivo, eterogeneo. Immaginare una narrazione più popolare, sforzarsi di essere per tutti senza rinunciare alla complessità della natura umana. Prima ancora che di regìa, è stato un grande sforzo di progettazione e di scrittura. Con l'eccitazione, l'umiltà e anche la sbruffoneria di quando si fa per la prima volta una cosa nuova. Imparare un metodo, una tecnica, vedere tante serie tv, vecchie, contemporanee, tirarsi giù le scalette delle più belle, copiare, e poi fare di testa propria. Andare anche a rileggersi i grandi narratori che scrivevano a puntate, come Balzac, Dickens, Tolstoj, ma non per pretenzioso cervellotismo, al contrario, per ricercare alla fonte una narrativa che è soprattutto popolare. Scrivevano tutti per l'appendice di una rivista, i feuilleton, anche se poi chissà perché è divenuto un dispregiativo. Due anni di scrittura. Sapevamo dove saremmo arrivati, avevamo il finale ben chiaro, ma nel lungo tragitto di dodici episodi ci siamo fatti guidare dai personaggi, li abbiamo lasciati vivere secondo le loro caratteristiche psichiche e umane. Altrettanto complessa è stata la progettazione dell'impianto visivo. Volevo che tutto fosse romanzesco, ma vero, per questo ho voluto inserire il mondo della Marina Militare, che con le sue regole, le divise, le navi, i piazzali, le albe in caserma e i tramonti sul mare, richiamasse allo spettatore quello che c'è di arcaico in ciascuno di noi. Era necessaria una città antica e moderna come Livorno, i cantieri navali, Villa Liegi, Mosè il pitone, ogni elemento scelto con attenzione per ricreare un tono narrativo classico, quasi ottocentesco, per poi fargli battere dentro, all'impazzata, un cuore contemporaneo. E così con l'immagine e il suono, la luce, la musica, la recitazione, ho cercato di emulsionare verità e forma. Spero di esserci riuscita. Spero di aver dato una vita vera a questi personaggi: in questo lungo passo narrativo li ho tanto amati, quanto i loro entusiasti, generosissimi interpreti.

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