C’Era Una Volta Studio Uno (2017)
C'Era Una Volta Studio UnoRoma, 1961. Mentre tutta Italia sente per la prima volta 24.000 baci e Le mille bolle blu, tre ragazze si apprestano a cambiare il loro futuro. Giulia, 25 anni, è orfana e vive con i suoi zii. Sognatrice ma insicura, si sta per sposare con Andrea, un giovane ingegnere. Rita, 23 anni e tutto pepe, figlia di una sartina e un portiere, sogna di diventare una cantante come Mina, il suo mito, ma nasconde un segreto: Luigino, un anno e grandi occhioni nocciola. Elena, 25 anni, è una splendida ballerina, fidanzata con un ragazzo dell'alta borghesia. Il suo obiettivo non è incontrare qualche stella, ma diventarlo. E la sua bellezza è un'arma capace di aprirle tutte le porte. Tutte e tre si ritrovano in RAI: Giulia entra nel servizio opinioni, Rita come sarta (nonostante i suoi sogni di gloria) ed Elena come ballerina nel corpo di ballo. Insieme a loro, la RAI aprirà le porte anche a Lorenzo, giovane scavezzacollo preso come programmista del nuovo varietà del sabato sera di Antonello Falqui e Guido Sacerdote, che farà girare la testa a Giulia; Renato, macchinista, che si innamorerà subito di Rita, e Stefano, direttore del corpo di ballo, con il quale Elena, fin troppo viziata, si dovrà scontrare. Così, attraverso le vicende sentimentali e lavorative delle ragazze, in particolare di Giulia, tra sogni realizzati e infranti, e al di là degli antagonismi aziendali, assisteremo alla nascita di Studio Uno, il varietà per eccellenza degli anni '60, che consacrò una delle più grandi cantanti del Bel Paese, Mina. Un percorso di crescita per Giulia, Rita ed Elena, alla scoperta di se stesse, delle proprie risorse e dei propri sogni nell'Italia del "boom economico" e in una RAI che si apriva all'innovazione e di cui Studio Uno è stato l'icona.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: C’Era Una Volta Studio UnoTitolo Originale: C'Era Una Volta Studio Uno
Genere: Drammatico
Stagioni: 1 - Episodi: 2 (durata media 90 minuti)
Nazionalità: Italia | 2017
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
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Stagione 1 Episodi 2 | lunedì 13 Febbraio 2017 su Rai 1 |
Cast e personaggi
Regia: Riccardo DonnaSceneggiatura: Lucia Zei, Lea Tafuri
Ideatori: Maurizia Sereni
Cast Artistico e Ruoli:
Produttori: Sara Melodia (Produttore creativo), Luisa Cotta Ramoino (Produttore creativo), Daniele Passani (Produttore esecutivo), Fania Petrocchi (Produttore RAI), Luca Bernabei (Produttore RAI)
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NOTE DI REGIA
C'era una volta Studio Uno…un film davvero speciale per me. Nella vita ho diretto tanti spettacoli di varietà televisivi, in verità la mia vita professionale inizia proprio da lì. Un mondo al quale sono molto legato. Da bambino mi incantavo a vedere i grandi Varietà. Allora non potevo sapere che "Studio Uno" stava portando una ventata di trasformazione, modernizzando un intero modo di pensare e di raccontare. Non sapevo che dietro questa "rivoluzione" c'era un uomo geniale e determinato, Antonello Falqui. Leggendo la sceneggiatura, incontrando Antonello Falqui, Ettore Bernabei, sentivo crescere in me una grande responsabilità nel voler raccontare con coerenza quel mondo, quella trasformazione, quella Rai che tanto ha significato per me e per l'Italia intera di quegli anni. Ho passato giornate nella Cineteca della Rai riguardando con curiosità e meraviglia tanto materiale di repertorio. Sì, meraviglia. Ci sono cose che invecchiano, che risultano "datate" e altre che hanno la capacità di restare attuali, moderne. "Studio uno" è magnificamente lì a mostrarci quanto ancora la TV di oggi faccia riferimento a quel modo di lavorare. L'obiettivo era dare una nuova vita a quello che stavo vedendo. Il pubblico è abituato a vedere spezzoni di TV in bianco e nero, spezzoni appunto, io avevo tra le mani la possibilità di raccontare la storia della nascita di un grande Varietà di far entrare il pubblico dietro le quinte in una sorta di enorme Backstage. Mi sono imposto, insieme ai miei collaboratori, un lavoro severo e minuzioso per ricostruire fedelmente quelle atmosfere. Scenografia, costumi, fotografia, musica hanno creato una sorta di mondo parallelo, identico a quello del 1961 che mi ha permesso di poter "giocare" liberamente mischiando il passato reale in bianco e nero al passato ricostruito da noi a colori. Un esempio? Le gemelle Kessler sono tornate a ballare con le Bluebell Girls, accompagnate dall'orchestra dal vivo, tutto vero, vi garantisco, come l'avreste visto 55 anni fa, potendo mettere il naso nello studio o nella cabina regia. Non perdetevi questo tuffo nel passato. – Riccardo Donna
NOTE DI SCENEGGIATURA
Studio Uno è stato il programma più innovativo e memorabile della Rai degli anni sessanta. Per la regia, per le coreografie, per la qualità artistica dei suoi protagonisti, prima tra tutti Mina. Con questa mini-serie abbiamo voluto ricordarlo e farlo ricordare al grande pubblico, ai giovani soprattutto, attraverso la storia di un gruppo di ragazzi che insegue il sogno di lavorare in televisione e riesce a conquistare un ruolo nel cast, partecipando, anche se solo dalle retrovie, alla sua genesi e alle successive edizioni, quella con Rita Pavone nel 1962, e quella del ritorno di Mina nel 1965. Le tre ragazze protagoniste si identificano nella figura di Mina, ammirano la sua spregiudicatezza, il suo coraggio, la sua libertà, non comuni per una giovane donna dell'epoca. Mina è il loro mentore ideale, il modello femminile a cui si ispirano per superare i loro limiti e diventare ciò che vogliono diventare. Donne moderne. Studio Uno ha cambiato il modo di fare televisione ma anche la loro vita. – Lucia Zei
Come raccontare un varietà che ha fatto epoca, come dare voce ai suoi protagonisti? Questo è il primo interrogativo con cui ci siamo confrontati, con Lucia Zei, Lux Vide e Rai. Davanti all'impervia sfida di dar voce e un nuovo volto a personaggi che fanno parte dell'immaginario di un'intera nazione, icone difficilmente rimpiazzabili e di per sé difficili da piegare ad una sempre necessaria rielaborazione drammaturgica, abbiamo deciso di percorrere un'altra strada, più praticabile e "romanzabile". Abbiamo raccontato la storia di chi non è diventato famoso ma ha contribuito a costruire quell'innovativo programma, dietro le quinte, negli uffici, a fianco delle star più famose. In un certo senso abbiamo dato voce e volto – attraverso le tre protagoniste e i tre coprotagonisti – a tutti gli italiani che con il loro lavoro e i loro sogni hanno costruito un'epoca, un'epoca fatta di ottimismo, di crescita, di speranza. Protagonisti della miniserie sono infatti anche gli anni '60, con il loro look inconfondibile, l'eleganza, le canzoni, la '500 e gli elettrodomestici, il boom economico e la Dolce Vita. Un'epoca che ha fatto epoca e che è capace di sprigionare una magia senza uguali sullo schermo, piccolo o grande: l'abbiamo raccontata con un po' di nostalgia ma anche credo con realismo, senza trascurare i sacrifici, le contraddizioni e le ipocrisie che sono insite in ogni periodo storico. A questo proposito credo che la nostra storia abbia un che di molto attuale: i nostri personaggi sono mossi dal desiderio di realizzare un sogno, come molti eroi ed eroine moderni; lottano per farcela e qualche volta scendono a compromessi; ma al tempo stesso imparano a conoscersi, ad accettare i propri limiti, a scoprire talenti diversi da quelli che avevano immaginato. In questo sta la loro crescita, la loro maturazione: nel sapersi confrontare con la realtà e accettarne la correzione di rotta, nel sentirsi utili nel partecipare ad un grande progetto collettivo anche senza doverne essere per forza protagonisti. – Lea Tafuri