Questo e’ il mio paese (2015)
Questo e' il mio paese"Questo è il mio Paese" è un avvincente drama dal valore istituzionale e civile sul senso di riscoperta e riappropriazione della propria terra e sul coraggio di mettersi in gioco in prima persona per l'affermazione della legalità. Una fiction che unisce insieme temi sociali e pubblici con il racconto della vita privata di Anna e dei suoi figli. Una famiglia come tante, ma particolarmente esposta a dilemmi etici e civili che coinvolgono in modo profondo anche le giovani generazioni. La storia si svolge a Calura, un piccolo paese del sud, stretto fra il mare e le montagne. È qui che Anna è nata. Ed è qui che ritorna a vivere adesso, per seguire il marito Lorenzo, ingegnere recentemente trasferito a lavorare al cantiere di costruzione di un nuovo terminal portuale. Insieme a loro ci sono i figli Chiara (17 anni), Nino (14) e Caterina (7), che non sono esattamente entusiasti di lasciare Roma per ritrovarsi a vivere in questo angolo sperduto di Italia. A Calura, Anna ha accettato di dare una mano alla sua storica amica Emilia, sindaco del paese, diventando sua vice e assessore al bilancio della giunta. Ma al di là del lavoro, immergersi nella vita quotidiana di Calura, significa per lei riprendere in mano il proprio passato esattamente là dove l'aveva lasciato vent'anni prima. Aveva 18 anni quando la sua amica Lucia scomparve nel nulla: quel giorno avevano un appuntamento, ma quando Anna arrivò, in ritardo, la ragazza non c'era più. Da quel giorno nessuno l'ha più vista e Anna non riesce a togliersi dalla testa che forse, se fosse arrivata in tempo, avrebbe potuto salvarla. E poi c'è Corrado, il suo grande amore di quell'epoca, che, subito dopo quell'evento tragico, lasciò Anna senza nessuna spiegazione, spezzandole il cuore. Furono proprio questi due avvenimenti dolorosi a convincere la giovane Anna a tagliare i ponti con Calura una volta per tutte. Almeno fino a oggi. Presto Anna scopre che Emilia ha un tumore e che intende cederle il suo incarico. Anna è spaventata dalla prospettiva di nuove e pesanti responsabilità, ma decide di rispettare il volere dell'amica malata. Ed ecco che si ritrova tra le mani la delicata gestione del comune di Calura, costretta a scontrarsi ogni giorno con l'ostracismo di un'opposizione (guidata dall'ex sindaco Cardi) che non aspetta altro che sbandierare ai quattro venti il suo primo passo falso e a districarsi con il vero Potere, quello familistico e mafioso, che al Sud più che in qualunque altra parte di Italia, da tempo ha in mano le sorti della collettività. La vita a Calura è segnata dallo scontro e dalla prepotenza delle famiglie Malorni e Cafuero. Sebbene ogni cosa e ogni persona, fin nei suoi più semplici e quotidiani comportamenti, sembri permeata da questa visione del mondo, Anna non si fa intimidire e va dritta per la sua strada, anche a costo di prendere decisioni scomode. Un percorso a ostacoli in cui Anna, nonostante la poca esperienza politica, saprà destreggiarsi grazie alla sua incrollabile fiducia nella giustizia e alla sua contagiosa capacità di parlare alle persone, di renderle partecipi di una comunità e di un sogno. Un percorso che le permetterà di ricucire le ferite del proprio passato, ma anche di costruire per il suo paese un futuro più luminoso.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: Questo e’ il mio paeseTitolo Originale: Questo e' il mio paese
Genere: Drammatico
Stagioni: 1 - Episodi: 6 (durata media 90 minuti)
Nazionalità: Italia | 2015
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
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Stagione 1 Episodi 6 | lunedì 9 Novembre 2015 su Rai 1 |
Cast e personaggi
Regia: Michele SoaviSceneggiatura: Valia Santella, Vincenzo Lauria, Filippo Gravino, Guido Iuculano, Matteo Visconti, Giacomo Bisanti, Fidel Signorile
Ideatori: Sandro Petraglia, Elena Bucaccio, Rosario Rinaldo
Cast Artistico e Ruoli:
VIDEO
Immagini
Note di sceneggiatura – Sandro Petraglia, Elena Bucaccio
La prima idea è venuta leggendo le storie di alcune donne sindaco impegnate nel difficile lavoro di amministrare Comuni del nostro sud. Siamo partiti per sopralluoghi, abbiamo parlato con alcune di loro, abbiamo incrociato le diverse loro esperienze, le abbiamo mescolate a letture e chiacchiere, a suggestioni e a invenzioni. Alla fine abbiamo deciso che potevamo tentare il racconto di una donna come tante, con tre figli e un marito, laureata in economia con un contratto a termine scaduto, che è stata lontana dalla sua terra per molti anni e che torna lì per un periodo transitorio e si ritrova, quasi suo malgrado, prima cittadina di Calura. Calura non esisteva. Come non esisteva Anna. Però, sia Anna che Calura, a poco a poco – per noi – hanno cominciato a essere reali. Proprio come quelle donne sindaco che avevamo incontrato: tutte attorno ai quarant'anni, tutte colte, combattive, vitali – e tutte sotto minaccia di morte. Anche Anna è così. Ha una vita felice, non vuole salvare il mondo. Lo voleva a diciotto anni, piccola donna in un gruppetto indivisibile di amiche, che avevano giurato – dopo aver partecipato a una fiaccolata di dolore e protesta – di non separarsi mai. Ma era tanto tempo fa. E poi, tra quei sogni e la realtà, c'era stata la scomparsa di una di loro subito dopo la maturità: Lucia, sparita nel nulla da un giorno all'altro. Così, ritrovarsi in Consiglio Comunale per Anna diventa non solo un fatto pubblico, ma anche privato. Lo fa per aiutare il suo paese ad uscire dai clientelismi, per gestire con equità i pochi fondi che ha a disposizione, per cambiare le 'anime morte' ereditate dalle vecchie gestioni, abituate a mandare avanti stancamente la macchina comunale. E lo fa per risarcire quel vecchio giuramento non mantenuto. Il nostro principale problema, a questo punto, era come raccontare la politica 'piccola', quella delle cose di tutti i giorni, strade, asili, illuminazione, spazzatura, concessioni e via dicendo. Poi, stranamente, è accaduto che le piccole cose diventassero grandi, che personaggi minori crescessero inaspettati, che amori, odi, sospetti, famiglie antiche e moderne, tutto prendesse a poco a poco un suo peso 'forte'. Allora ci siamo immaginati Anna che ogni tanto mette un paio di scarpe da ginnastica e corre. Lo fa la mattina presto, quando il marito e i figli ancora dormono, quando nelle strade ancora non c'è nessuno. Corre, va avanti, si allontana. Non sempre gli uomini di questa storia riusciranno a starle dietro…
Note di regia – Michele Soavi
È il ritratto di una donna, madre di famiglia, che si trova al centro di una vicenda a lei inadeguata. Una storia minimale ma che diventa esemplare e che ha come scenario il Sud del nostro paese. Un Sud profondo con le sue contraddizioni, fatto di colori caldi, montagne aguzze, tanta bellezza e regole buie, quelle non scritte e che esistono da sempre. Sono i conflitti passionali la cosa che più mi interessava narrare in questa storia, intendo non solo quelli amorosi ma anche quelli per i luoghi dove affondano le proprie radici, quelli per difendere il proprio lavoro, quelli che ci danno gioia, ci emozionano e ci fanno vivere senza sopravvivere.