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Una buona stagione (2014)
Una buona stagioneQuando Andrea Masci torna a Mezzocorona, dopo dieci anni di assenza e di silenzio, niente è più come prima. L'azienda vitivinicola di famiglia, la tenuta Santangelo che era stata lustro e orgoglio del paese, è, ora, sull'orlo del fallimento. Emma, la madre di Andrea, amministratrice e proprietaria della tenuta, farebbe di tutto pur di non privarsi della terra che, da sempre, appartiene alla sua famiglia. Ma, purtroppo, non sembra esservi altra scelta che vendere alla Meinar, una finanziaria guidata da Olga Von Brurer, volitiva e misteriosa donna d'affari tedesca. Se si è arrivati a tanto è solo perché Emma, in quei dieci anni, sostenuta dall'amore e dalla vicinanza di suo marito Michel, ha inseguito il sogno di Riccardo, suo figlio, morto in un incidente poco prima che Andrea facesse perdere le sue tracce: creare un vino unico, partendo da un antico e raro vitigno di teroldego. E questo ha decretato, di fatto, la rovina dell'azienda. A nulla sono servite le parole di Neri, l'anziano e saggio agronomo della tenuta né le proteste di Jacopo, il primogenito, rimasto lì, accanto a lei: Emma, vittima di quel dolore antico, non ha voluto sentire ragioni. E non ha voluto sentire ragioni neppure Silvia, la giovane moglie di Riccardo che, poco dopo la morte di suo marito, ha scoperto di aspettare un bambino. Per dieci anni, schiacciata dal peso di quel lutto, ha rinunciato alla propria vita, in nome dell'amore per Paolo, suo figlio, la sua unica gioia. Il ritorno di Andrea e la sua decisione di negare la propria firma per la vendita si abbatte sulla famiglia con la forza di uno tsunami, sconvolgendone i già precari equilibri. Emma, nonostante in cuor suo sia gonfia di gioia per il ritorno di Andrea, non riesce a perdonargli di essere fuggito via, proprio nel momento in cui la sua famiglia aveva più bisogno di lui. Jacopo, divenuto nel frattempo sindaco del paese e primo fautore della vendita, teme che la decisione di Andrea possa minare la sua carriera politica ed il futuro delle sue due figlie e di sua moglie Bianca. Timore che, purtroppo, si dimostra assolutamente fondato. Ed è per questo che decide di stringere un patto scellerato con Olga Von Brurer e di diventare suo complice, schierandosi segretamente contro i suoi genitori e suo fratello. Ma chi, più di tutti, sembra essere sconvolta da quel ritorno, è Silvia. L'arrivo di Andrea risveglia in lei l'ombra di un fantasma troppo grande per essere confessato. Una colpa che hanno covato, in silenzio, per dieci anni. Un amore negato che riverbera nell'innocenza di Paolo che, sin da subito, si lega ad Andrea, quasi fosse suo padre. E Andrea potrebbe davvero esserlo, suo padre. Per riscattarsi dal peso di quella colpa, Andrea decide di salvare la tenuta e portare a termine il sogno di suo fratello Riccardo: creare un vino unico e nobile. Quel vino che sua madre non è riuscita a fare. Per farlo, dovrà lottare contro la cieca determinazione di Olga Von Brurer che, sospinta dal desiderio di vendetta per un torto antico e dimenticato, è pronta a tutto pur di impadronirsi della tenuta Santangelo. Ma, soprattutto, dovrà trovare la forza di guardare negli occhi i propri demoni e confessare la verità, rischiando di perdere ogni cosa. Anche l'amore di sua madre. E quello di Paolo. Ma, Andrea, sa di non avere altra scelta.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: Una buona stagioneTitolo Originale: Una buona stagione
Stagioni: 1 - Episodi: 6 (durata media 90 minuti)
Nazionalità: Italia | 2014
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
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Stagione 1 Episodi 6 | martedì 1 Aprile 2014 su Rai Uno |
Cast e personaggi
Regia: Gianni Lepre, Fabio JephcottSceneggiatura: Valerio D'Annunzio, Stefania Bertola, Stefano Voltaggio, Massimo Torre
Ideatori: Valerio D'Annunzio
Cast Artistico e Ruoli:
Produttori: Marco De Angelis (Produttore esecutivo), Emanuele Cotumaccio (Produttore RAI)
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Immagini
Note di Regia (Gianni Lepre)
Le montagne del Trentino e le vallate dell'Adige costituiscono l'autentico cuore pulsante di questo racconto alla cui origine c'è una colpa tenuta nascosta per anni e le cui conseguenze minano il destino di quella che un tempo fu una gloriosa tenuta vinicola: la Sant'Angelo. Il nostro racconto si sviluppa, denso di colpi di scena, animato dalla pressante ricerca di produrre un vino unico. Un vino migliore di tutti gli altri, il vino finalmente frutto di una buona stagione dopo tante "cattive". Proprio il dover riscattarsi dal peso di una grande colpa spinge Andrea, il figlio più giovane, a ritornare in famiglia dopo dieci anni passati all'estero. La tenuta è ormai sull'orlo del fallimento. E' proprio Andrea, a intraprendere un difficile cammino per salvare l'azienda di famiglia. Un'impresa che lo porterà a rischiare anche la propria vita e a confrontarsi con una tormentata storia d'amore. E' sempre affascinante lavorare su una tematica come quella del riscatto dal peso di una colpa. Significa dover affrontare la realta' e imparare a gestirne le conseguenze. Ognuno di noi ha delle colpe: si accumulano con il passare degli anni, finché non si cerca di liberarsene. Non è mai semplice confessarle perche' si rischia di compromettere il rapporto con gli altri. E' per questo che, spesso, per mancanza di coraggio o per un supposto quieto vivere, si sceglie il silenzio. Con Ottavia Piccolo, Luisana Lopilato e Riccardo Dal Moro abbiamo cercato di raccontare il doloroso conflitto che lega inscindibilmente i loro personaggi, imprigionati proprio nella colpa dell'amore: la madre verso un figlio che ama più degli altri e un figlio che ama ed è riamato da una donna che non dovrebbe amare. Lavorare con Jean Sorel è stato un piacere stimolante che ha arricchito e dato un incredibile spessore al suo personaggio, come pure Ivano Marescotti, nella figura dell'enologo, ha dato leggerezza ed umanità all'intera serie. Tutto procedeva bene tra i monti e le vallate del Trentino, finche' dopo undici settimane di panorami spettacolari, e attori a "pieni giri", un lunedì mi sono sentito male ed ho dovuto interrompere il mio lavoro. Mi è dispiaciuto proprio tanto, ma "con il core non si scherza". Ora tutto bene. E' tornata la buona stagione.