Sposami (2012)
SposamiUna commedia sentimentale brillante e contemporanea, ambientata a Trieste. Protagonista una coppia di separati costretti a fingere di andare d’amore e d’accordo per dirigere l’agenzia di wedding planners che è stata loro affidata. Le vicissitudini di Nora e Ugo tra amore, odio, gelosia, tenerezza e soprattutto tanti equivoci ed imprevisti. Con Daniele Pecci e Francesca Chillemi, per la regia di Umberto Marino.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: SposamiTitolo Originale: Sposami
Genere: Commedia
Stagioni: 1 - Episodi: 6 (durata media 90 minuti)
Nazionalità: Italia | 2012
Produzione: Rai Fiction, Titania Produzioni
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
---|---|---|
Stagione 1 Episodi 6 | mercoledì 3 Ottobre 2012 su Rai Uno |
Cast e personaggi
Regia: Umberto MarinoSceneggiatura: Giovanna Caico, Paola Pascolini
Ideatori: Giovanna Caico, Paola Pascolini
Cast Artistico e Ruoli:
NEWS E ARTICOLI
VIDEO
Immagini
Note di Regia
Quando ho letto il copione di Sposami! ho avuto subito l’impressione che mi era stato affidato un compito delicato, perché la storia conteneva un’abile commistione tra elementi sentimentali e comici, cosa piuttosto insolita nei copioni cinematografici e televisivi che si scrivono nel nostro paese.
Il modello era evidentemente quello della commedia sofisticata anglo-americana, e a quel modello ho cercato di tendere usando gli strumenti a disposizione della regia. In primo luogo un cast di attori rifiniti e simpatici, una fotografia solare e a luce il più possibile controllata, una grande fluidità di racconto ottenuta con un montaggio sempre veloce, delle ambientazioni ricche, molti cambi di costume, delle musiche molto presenti, brillanti e coinvolgenti.
I problemi che ho incontrato sono sostanzialmente due: un grande numero di scene corali e la necessità di girare ben 15 matrimoni. Per risolvere il primo mi sono venute in soccorso la mia lunga pratica teatrale e la brillante puntualità del cast. Per risolvere il secondo, cercando di non ripetere inquadrature e situazioni, sono stato aiutato dalla fantasia del mio scenografo, dall’inventiva delle sceneggiatrici e dalla bellezza dei luoghi.
Il supporto dei vari reparti, il consiglio editoriale della RAI e la disponibilità di una produzione partecipe e mai taccagna, hanno permesso di portare a termine la serie in un modo che si avvicinasse ai modelli e che spero non deluderà il pubblico.