SerieA: risultati turno infrasettimanale 5a Quinta giornata di andata 23-24 Settembre 2009/2010


Vediamo i risultati del turno infrasettimanale valevole per la 5a quinta giornata di Serie A Tim 2009/2010 giocata mercoledi 23 e giovedi 24 settembre 2009, con l’ insieme delle partite che si sono giocate principalmente nella serata del mercoledi, lasciando al giovedi il solo incontro tra Juventus e Genoa. Vediamo insieme le sintesi di tutte […]

Vediamo i risultati del turno infrasettimanale valevole per la 5a quinta giornata di Serie A Tim 2009/2010 giocata mercoledi 23 e giovedi 24 settembre 2009, con l’ insieme delle partite che si sono giocate principalmente nella serata del mercoledi, lasciando al giovedi il solo incontro tra Juventus e Genoa. Vediamo insieme le sintesi di tutte le partite disputate in questa domenica di campionato. ATALANTA-CATANIA 0-0 Termina con un pareggio per 0-0 la prima di Conte sulla panchina degli orobici. Al termine di novanta minuti privi di grandi sussulti Atalanta e Catania escono dallo stadio “Azzurri d’Italia” con un punto a testa. L’unica emozione della gara la regala capitan Doni al 14° del primo tempo, ma il suo destro a colpo sicuro è murato da Spolli. I bergamaschi, cosi’, restano ultimi in classifica. Da segnalare scontri tra i tifosi prima della partita. BARI-CAGLIARI 0-1 Dopo aver sfiorato l’impresa domenica scorsa contro l’Inter, il Cagliari di Allegri mette a segno un colpaccio sul campo del Bari, fin qui imbattuto in campionato, e conquista il primo successo stagionale passando al San Nicola. A mettere la firma decisiva sulla partita ci pensa Nenè, fin qui oggetto misterioso del mercato di Cellino. E’ il brasiliano, infatti, a siglare il gol del decisivo 1-0 sfruttando al 77′ un errore di Ranocchia. BOLOGNA-LIVORNO 2-0 Marco Di Vaio si sblocca e il Bologna coglie la prima vittoria in campionato risalendo la classifica. Al Dall’Ara gli uomini di Papadopulo superano 2-0 un Livorno con forti limiti nel reparto d’attacco. Gli stessi manifestati anche dai padroni di casa fino al colpo di testa vincente del neo-acquisto Portanova che ha sbloccato il risultato al 35′. La rete di Di Vaio è invece arrivata in avvio di ripresa, al 53′, ed è servita a chiudere la gara. FIORENTINA-SAMPDORIA 2-0 Dopo il Genoa, anche la Sampdoria saluta la vetta della classifica. I blucerchiati escono sconfitti dal campo della Fiorentina per 2-0 al termine di un bel match in cui Frey e Castellazzi sono stati grandi protagonisti. Dopo il gol di Jovetic al 25′, i viola hanno legittimato i tre punti con una ripresa aggressiva, culminata con la “timbratura” del solito Gilardino al 21′. Sottotono Cassano, i liguri hanno perso il confronto alla distanza. Due squadre ambiziose e senza timori reverenziali e un terreno di gioco, quello del “Franchi” di Firenze, finalmente degno di questo nome. Sono gli ingredienti di un match che da una parte propone i nuovi gemelli del gol della Samp, Cassano e Pazzini, e dall’altra il talento Jovetic e il cecchino Gilardino. Gli attori mantengono le promesse e già  al 2′ si sfiora il gol: Cassano interviene al volo su corner dalla destra e Frey toglie letteralmente il pallone della rete con un balzo da gatto. Passa una decina di minuti e sono i tifosi viola a dover strozzare in gola l’urlo di gioia dopo che Gilardino spreca una perfetta combinazione centrale. Il bomber azzurro si ritrova davanti a Castellazzi, ma il suo rasoterra finisce a lato. INTER-NAPOLI 3-1 In tre contro uno su calcio d’angolo. E poi un gol in fuorigioco. Il succo della partita di San Siro sta nei primi cinque minuti. L’Inter batte il Napoli 3-1 mostrando una superiorità  ben superiore rispetto al risultato finale. Mourinho dalla tribuna assiste al successo morbido, costruito nei primi 45 minuti e mantenuto nei restanti senza nemmeno ricorrere a una rabbia agonistica che questo Napoli non ti chiede di avere. Mou non prova il tridente, continua ad affidarsi al 4-3-1-2 con Sneijder alle spalle di Milito ed Eto’o. Cambiasso gioca dall’inizio e al fianco di Lucio spunta Samuel con conseguente slittamento di Chivu a sinistra. Donadoni mette giù una difesa a tre lasciando Cigarini in panchina e posizionando Bogliacino al centro del campo. L’inizio shock compromette qualsiasi progetto. Dopo due minuti Eto’o spazza in rete un pallone vagante proveniente da un corner. Tre maglie nerazzurre contro Bogliacino e De Sanctis sulla linea di porta nno possono nulla. Tre minuti e il fiume carsico Maicon si porta dietro mezzo Napoli, si accentra e mette Milito (in fuorigioco) davanti De Sanctis. Il gol è come una bottigliata li’, in parti basse. Il Napoli non reagirà  più. O meglio, non ha mai reagito. Il volo di Lucio per il 3-0 rischia di aggiungere mattoni al muro che sta circondando Donadoni. Il piattone di Lavezzi per l’1-3 è solo un cioccolatino ingoiato dopo aver ingerito chili di sale a una velocità  incredibile. Non c’è praticamente nulla da raccontare nella ripresa. L’Inter controlla, non infierisce. Il Napoli vivacchia, senza portare assalti o qualcosa di simile dalle parti di Julio Cesar. Nulla da dire. Adesso la squadra di Mou è da sola in vetta in attesa della Juventus. E quella di Donadoni è sola. Abbandonata, sembra, su un binario morto. Tocca a De Laurentiis strizzare le corde giuste. Visto che il tecnico, si sappia, è stata una sua scelta. LAZIO-PARMA 1-2 Un ottimo Parma riesce ad espugnare l’Olimpico. I gialloblu puniscono una brutta Lazio, sconfitta 2-1 e apparsa disordinata e priva di idee. Il vantaggio dei ducali arriva al 21′ grazie a Bojinov, abile ad insaccare al volo un cross di Zenoni. Al 42′ il pareggio laziale con Zarate: l’argentino trasforma un rigore procurato da Cruz. Il gol partita è di Amoruso (46′ pt), freddo a realizzare dagli undici metri. Espulso Kolarov. PALERMO-ROMA 3-3 Novanta minuti di diluvio su Palermo: e tra i rosanero e la Roma piovono anche i gol, con un 3-3 finale che, complessivamente, è equo per quanto visto in campo. Partita a fasi alterne: apre la Roma con Brighi (20′), Budan agguanta il pari al 40′. Nell’ultimo minuto del primo tempo, botta e risposta firmato da Burdisso e da Miccoli. Nella ripresa, 3-2 siciliano con Nocerino (56′); la Roma preme e trova il pari con un rigore di Totti all’88’. SIENA-CHIEVO 0-0 Un punto a testa per Siena e Chievo: finisce 0-0 dopo una partita piuttosto noiosa, che ha avuto solo nei minuti finali (pali colpiti dai veronesi con Pellissier e dai padroni di casa con Codrea) gli unici sussulti degni di nota. Tutto sommato, si tratta di un risultato che rispecchia l’andamento di una gara assai equilibrata. Il Chievo sale a quota 7 in classifica, in prestigiosa compagnia di Milan e Roma; Siena con 4 punti complessivi. UDINESE-MILAN 1-0 Sette. Sono diventati sette i gol di Di Natale in campionato, sono sempre sette i punti in classifica del Milan che contro l’Udinese è costretto a incassare la seconda sconfitta in cinque giornate. Decisivo, appunto, il gol di Di Natale al 22′ del primo tempo, rete alla quale i rossoneri non hanno saputo reagire se non con Nesta (traversa su angolo) e Ronaldinho (entrato al posto di un deludente Pato) nel finale. GENOA-JUVENTUS 2-2 Si ferma a “Marassi” la cavalcata della Juventus. Nel posticipo della quinta giornata di Serie A i bianconeri sono stoppati sul 2-2 dal Genoa al termine di un match in cui la squadra di Ferrara si vede annullare due gol per fuorigioco. Bianconeri in vantaggio con Iaquinta al 6′ e raggiunti da Mesto al 31′. Nella ripresa la Juve costruisce, ma non concretizza e subisce il sorpasso al 30′ con Crespo. Poi il pareggio di Trezeguet al 41′. Nessun tatticismo nonostante in panchina ci siano due amanti della “lavagnetta”. Genoa-Juve parte subito a mille e i bianconeri dello scorso 11 aprile, quando vennero piegati dal Grifone, sono solo uno sbiadito ricordo. Quanto, lo si capisce già  dopo una manciata di minuti, quando Iaquinta firma il vantaggio al termine di una bella cavalcata di Marchisio sulla sinistra, il cui traversone viene lasciato sfilare da Camoranesi per il compagno di squadra che fulmina Amelia con un potente rasoterra. I rossoblù si buttano subito in avanti con la solita grinta, sfruttando una chiara superiorità  sulla sinistra, ma di tiri nella porta bianconera non se ne vedono. Ne approfitta la Juve, che punge con giocate in velocità , facendo affidamento alla prestanza fisica di Amauri e Iaquinta. Il brasiliano, però, litiga ancora con il gol e spreca malamente due clamorose occasioni di testa. Cosi’ la legge del “gol sbagliato, gol subito” viene applicata alla lettera e alla mezzoera arriva il pareggio genoano, frutto di un grande pressing a tutto campo. Cross dalla sinsitra di Sculli, Mesto sovrasta Grosso e di testa non lascia scampo a Buffon. Quando basta per rendere incandescente l’ultimo quarto d’ora del primo tempo, anche se il pallone resta lontano dai due portieri. Il meglio, però, deve ancora venire. Col passare dei minuti i liguri di Gasperini accusano lo sforzo e concedono metri e occasioni agli avversari. Che sprecano prima con Iaquinta, addormentatosi davanti ad Amelia, e con Camoranesi, fuori misura di testa. Cosi’ tra un gol annullato a Iaquinta e uno a Chiellini, entrambi per fuorigioco da vedere e rivedere, compare la zuccata di Crespo, che rompe gli equilibri. A questo punto Ferrara butta dentro Giovinco e Trezeguet e riesce a riacciuffare per i capelli una partita che non avrebbe meritato di perdere. Decisivo proprio il francese, che sfrutta una torre di Chiellini e torna ad essere “cobra”. Un punto che permette alla Juve di riconquistare la vetta in comproprietà  con l’Inter. Adesso si’ che la sfida scudetto è iniziata.


di: DigitalizzandoTv Magazine

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