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Sciopero, la provocazione di Sean Penn: ‘Voglio la scansione delle vostre figlie’

Sean Penn ha voluto prendere posizione nella lotta degli attori contro la AI con una proposta estremamente provocatoria

Sean Penn è pronto a provocare la AMPTP. Come vi abbiamo già raccontato in numerosi articoli, Hollywood e il mondo della settima arte in generale, negli Stati Uniti, è in una condizione di stand-by da quando WGA e SAG-AFTRA hanno annunciato lo sciopero. Il sindacato degli sceneggiatori (WGA) ha cominciato lo sciopero a inizio maggio, mentre gli attori del sindacato SAG-AFTRA hanno incrociato le braccia lo scorso luglio, dimostrando come il cinema non possa andare avanti come se niente fosse senza la collaborazione dei suoi interpreti. Si è visto anche dalla scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che ha dovuto fare a meno delle star di Hollywood e si è dovuto “accontentare” di un red carpet dimezzato, proprio perché gli attori non possono fare alcun lavoro istrionico mentre lo sciopero è in atto. Gli attori – così come gli sceneggiatori, in effetti – sono contro la cosiddetta Alliance of Motion Picture and Television Producers, nota con l’acronimo di AMPTP. In particolare gli attori, al di là di condizioni contrattuali più precise e dignitose, stanno spingendo per una precisa e trasparente regolamentazione dell’intelligenza artificiale, quella AI che rappresenta lo snodo principale delle contrattazioni e che ha spinto anche l’attore Sean Penn a fare una dichiarazione molto forte e quasi insensata, che non è altro che una provocazione volta a far ragionare i grandi studios che sembrano non essere disposti a fare un passo indietro sul discorso dell’intelligenza artificiale.

La provocazione sconcertante di Sean Penn

La provocazione di Sean Penn è avvenuta durante un’intervista rilasciata a Variety, testata impegnata a tratteggiare un profilo esteso dell’attore e regista che, recentemente, è andato anche in Ucraina per raccontare la verità quotidiana di chi sta affrontando la guerra contro la Russia. All’impegno sociale e politico Sean Penn ha voluto controbilanciare anche una consapevolezza di “sindacato”, parlando proprio delle proposte che gli studios stanno facendo agli attori riguardo all’intelligenza artificiale e che il sindacato stesso ha definito non all’altezza delle aspettative. Come ormai è risaputo, gli studios vorrebbero avere libertà di scannerizzare l’immagine, l’apparenza e la voce di un attore per poi poterli usare liberamente. Una volontà che non è difficile comprendere perché abbia spaventato e fatto arrabbiare tutti gli attori, non solo le grandi star, ma soprattutto quelli che sono pagati per fare le comparse.

Proprio per sottolineare l’assurdità delle proposte fatte dalla AMPTP ma anche dell’assurdità di voler ottenere la libertà di usare a proprio piacimento l’immagine di veri esseri umani, Sean Penn ha fatto un esempio sconcertante, provocatorio, ma che potrebbe essere in qualche modo cristallino per far comprendere l’assurdità della situazione. Nello specifico, l’attore ha detto:

“Perciò voi volete le scansioni del mio volto i dati della mia voce e roba di questo genere. Okay, ecco quello che io penso sarebbe giusto: io voglio quella delle vostre figlie, perché voglio creare una loro replica virtuale e invitare a casa mia i miei amici per fare quello che vogliamo in un party virtuale. Vorreste guardare in camera e dire che pensate che questo sia figo?”

Sean Penn ha dunque sottolineato come l’utilizzo dell’immagine e dell’aspetto di una persona senza la loro consapevolezza e senza pagare i diritti sull’uso dell’immagine sia una “mancanza di moralità”. Qualcosa che, a ben guardare, somiglia pericolosamente a quello che si è visto nel primo episodio della nuova stagione di Black Mirror, dal titolo Joan è terribilein cui Salma Hayek interpreta non solo se stessa, ma anche la sua versione digitale. Una versione su cui lei non ha nessun diritto e nessuna voce in capitolo.

Sean Penn ha poi continuato asserendo che l’assurdità delle richieste dei grandi studios è simile alla sua provocazione e ha poi continuato dicendo:

“Non è una cosa che riguarda gli affari. È una proposta indecente. Il fatto che possano fare questa cosa e non essere rimproverati è offensivo.”

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