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Sciopero degli attori: cancellato il picchettaggio per motivi di sicurezza


Lo sciopero degli attori di Hollywood continua, ma, per ragioni di sicurezza, sono stati interrotti i picchettaggi

Il sindacato SAG-AFTRA, che sta ancora portando avanti lo sciopero degli attori di Hollywood contro l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, ha annunciato nella giornata di giovedì 12 ottobre 2023 la sospensione di qualsiasi attività di picchettaggio prevista per oggi a Los Angeles e a New York per motivi legati alla sicurezza che “Non hanno alcuna relazione con lo sciopero in sé,” come si legge sulla testata Variety. Secondo la testata appena citata, il sindacato degli attori di Hollywood avrebbe rilasciato una dichiarazione in cui si legge:

“Rimanete al sicuro e ci vediamo alla linea di picchettaggio la prossima settimana.”

Sebbene la dichiarazione del SAG-AFTRA non faccia alcun riferimento alla causa che mini la sicurezza del picchettaggio a Los Angeles, è presumibile credere che questa minaccia derivi dall’attuale situazione della guerra tra Israele e Hamas. Nello specifico, a risvegliare un senso di preoccupazione potrebbe essere stata la dichiarazione di Hamas che ha richiesto dimostrazioni internazionali a favore della Palestina per la giornata di oggi. La preoccupazione, dunque, è legata alla possibilità che alcuni estremisti possano accogliere la richiesta di Hamas e creare situazioni di estremo pericolo. Tuttavia, come riporta la NBC, il sindaco di New York Eric Adams ha asserito, nel corso di una conferenza stampa, che al momento non ci sono minacce specifiche o credibili, che possano far intendere che la sicurezza degli abitanti della città sia in pericolo. Per quanto riguarda, invece, la città di Los Angeles, Variety riporta una dichiarazione del dipartimento della polizia della città in cui si legge:

“Siamo consapevoli delle recenti dichiarazioni che sono state fatte per delle call to action legate al conflitto in Medio Oriente. Non abbiamo informazioni su una specifica o credibile minaccia alla città di Los Angeles, ma stiamo continuando a monitorare la situazione per qualsiasi e potenziale impatto sulla nostra comunità. Abbiamo contatto le nostre comunità locali ebraiche e musulmane e offriremo maggior protezione durante questo momento quasi inimmaginabile.”

Va da sé, dunque, che il sindacato degli attori che sta ancora combattendo, dopo i risultati ottenuti dal sindacato degli sceneggiatori, non vuole correre alcun rischio. Non vuole, dunque, rischiare che i suoi membri finiscano in situazioni che possano mettere a repentaglio la loro sicurezza in questi tempi così difficili, dove vengono promosse e promesse azioni violente alla luce del conflitto che sta riempiendo i notiziari in questi giorni. Lo sciopero, però, continuerà, anche se questa settimana non ci saranno altre attività di picchettaggio. Il sindacato non vuole fare alcun passo indietro sulle proprie richieste e sulla salvaguardia dei propri diritti. Specie adesso che il comportamento dei rappresentanti della Alliance of Motion Picture and Television Producers (l’ormai nota AMPTP) è stato considerato dai partecipanti allo sciopero alla stregua di quello dei bulli.

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