Premio Oscar - MovieTele.it
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Sapete chi è stato l’italiano che ha ricevuto più Oscar? Chi è in vetta


C'è un attore che ricevuto più Oscar di tutti gli altri nella vita. Sapete chi è? Non lo direste mai.

Ci sono alcuni attori che hanno beneficiato di più premi lungo la loro carriera rispetto a tutti gli altri colleghi. A volte dipende dalla fortuna, altra volte è solo questione di indiscusso talento. Oggi vi sveleremo quale attore italiano che ha ricevuto più Oscar.

Chi è l’italiano che ha ricevuto più Oscar? Un regista famosissimo

Il talento paga sempre. Molti attori, infatti, scoprano il successo in tarda età, altri in giovanissima età. È difficile però fare di una stella un Sole: spesso di finisce per precipitare nel giro di qualche anno come iridescenti comete. Quando pensiamo agli attori più bravi del mondo non possiamo fare a meno di palesarci nella mente i divi americani di un tempo e attuali. Sono loro, infatti, a detenere i record maggiore di Oscar, il maggior riconoscimento per un attore.

Però, c’è da dire, che in alcune categorie c’è un vero e proprio primato dell’Italia. L’Oscar è ambito da tutti gli attori. C’è chi ci arriva al primo tentativo e chi, invece, necessita di fare molta strada prima di arrivare a prendere una riconoscimento considerevole come la nota statuetta.

Nel nostro paese, molti registi si sono avvicinati senza raggiungere però l’ambito premio cinematografico. Per il Miglior film straniero, c’è proprio un nostro connazionale a detenere il record di statuette. È, infatti, Federico Fellini il regista che ha ricevuto più Oscar dei suoi colleghi: il regista si è aggiudicato, nel corso della sua carriera, ben  5 statuette.

I premi oscar
I premi oscar

Al secondo posto, c’è Vittorio De Sica – padre di Christian – un altro grande del cinema che ha messo in cassaforte ben 4 statuette. Il suo Sciuscià, dell’anno 1946, ha fatto da spartiacque nella storia del Cinema. Si tratta di una pellicola storica per  l’Academy, che si è aggiudicata meritatamente l’Oscar nella categoria “Miglior film straniero”.

Dopo Fellini c’è un altro noto regista sul podio

C’è però un altro regista che ha conquistato l’Oscar proprio come “Miglior regista in Italia”. Se lo aggiudicò Bernardo Bertolucci nel 1988 per il kolossal – che sicuramente molti ricorderanno – L’ultimo imperatore. Più di recente è arrivato a casa un altro Oscar, quello del regista partenopeo Paolo Sorrentino.

Il regista ha riportato quindi – dopo tantissimi anni – la preziosa statuetta americana in Italia. Dopo ben 15 anni, infatti, nel 2014, con il film “La grande bellezza”, Sorrentino riesce a conquistare la critica dell’Academy e ovviamente anche il parere positivo di tantissimi spettatori. Il Bel Paese con il suo fascino ha lasciato il segno in questa pellicola.

L'attore italiano che ha ricevuto più Oscar
L'attore italiano che ha ricevuto più Oscar

C’è però un altro grande regista italiano che è riuscito ad aggiudicarsi ben 2 statuette con un film che ha fatto la storia. Stiamo parlando di Roberto Benigni: il film nel 1999 “La Vita è bella”, per la categoria “Miglior film straniero” e per il “Migliore attore protagonista”. In effetti, la bravura di Benigni in alcune scene è talmente evidente che era impossibile non premiarla con un Oscar.

Anche Elio Petri conquista l’Oscar al “Miglior film straniero” circa cinquant’anni fa con un film del 1971 dal titolo piuttosto lungo ma altrettanto indimenticabile “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. Anche Gabriele Salvatores, trent’anni fa, con Mediterraneo del 1991 è riuscito a conquistare la statuetta.

Non è impossibile quindi aggiudicarsi un premio prestigioso come questo. Bisogna solo proporre qualcosa che lascia la critica senza parole e che abbia un messaggio che possa lasciare un segno. Le pellicole che sono riuscite ad avere questo riconoscimento sono sicuramente di un certo valore critico, morale e talvolta storico.

Difficile non rimanere incantati dinanzi ad alcune scene tratte da una delle pellicole premiate, come La Vita è bella di Benigni che narra una storia tanto semplice quanto devastante perché pervasa da una inumana crudeltà che ha condizionato un periodo della storia che non potremmo mai cancellare e non dovremo mai scordare.

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