Sanguineti racconta il Charlie Chaplin italiano, Maurizio Nichetti


Maurizio Nichetti e il suo Ladri di saponette sono al centro del nuovo appuntamento con Storie di Cinema, commentato da Tatti Sanguineti.

Maurizio Nichetti e il suo Ladri di saponette sono al centro del nuovo appuntamento con Storie di Cinema: martedì 21 maggio, in seconda serata, su Iris. Tatti Sanguineti commenta e analizza assieme al regista milanese il film del 1989, opera appena restaurata per riportare alla brillantezza originale il bianco e nero d'ispirazione neorealista e i colori pop delle pubblicità Anni '80.

Secondo Sanguineti "Ci sono due modi per parlare di Ladri di saponette: uno, presentandolo come un film strano e diverso, che ha preceduto nel tempo La rosa purpurea del Cairo; l'altro, come una pellicola storica e attualissima per la sua epoca".

La trama vede una famiglia riunita davanti alla tv per vedere un film dal titolo Ladri di saponette, un melodramma in bianco e nero ispirato al Neorealismo del Dopoguerra. La storia viene continuamente interrotta della pubblicità, finché un black out crea un evento inspiegabile: la modella di uno spot viene catapultata nel film, mentre la protagonista del film si ritrova a reclamizzare detersivi. Sarà il regista del film, lo stesso Nichetti, a prendere in mano la situazione per ridare un senso all'accaduto…

"Il tema dei film in tv è stato toccato anche da Federico Fellini in Ginger e Fred" – spiega il critico savonese – "ma gli spot di Nichetti in Ladri di saponette sono evidentemente girati da uno che li ha fatti veramente, mentre quelli di Fellini in Ginger e Fred sono 'impossibili': marziani che mangiano la trippa, santoni che salvano il mondo dall'Apocalisse su collinette dove si può portare anche il cane e giochi di bravura del tipo rimettere il dentifricio nel tubetto".

Dopo aver rievocato l'anteprima del film al cinema Excelsior di Milano (che oggi non esiste più e che, secondo la stampa dell'epoca, vede presente Silvio Berlusconi) Sanguineti e Nichetti presentano alcuni protagonisti di Ladri di saponette. "Claudio G. Fava, imperturbabile, è bravissimo a prendersi in giro. Nichetti" – svela Sanguineti – "convinse Fava ad accettare la parte, dicendogli che se non l'avesse fatta lui, l'avrebbe fatta fare ad Enrico Ghezzi: a quel punto Fava accettò".

"Caterina Sylos Labini allora interpretava un personaggio di grande successo di Drive In: la moglie dell'onorevole Coccovace. Nel backstage la si vede schiacciare con noncuranza e da vera eroina neorealista, degli scarafaggi…", conclude Sanguineti.

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